E’ ufficiale, Luciano Spalletti è il nuovo allenatore della Roma, esonerato Rudi Garcia.

Per il tecnico di Certaldo, ex Zenit, si tratta di un gradito ritorno per come ha accolto la notizia la tifoseria romanista. Più che definire la nuova era “Spallettiana” una “minestra riscaldata” è il caso di definirla “Spalletti 2.0” come se si trattasse di un aggiornamento software completo dei dovuti miglioramenti.

Rudi Garcia quindi se ne va. La sua uscita ha suscitato consensi, ma anche dispiaceri in quanto la sua permanenza nella Capitale ha sicuramente lasciato il segno.

Sono in molti ad averlo definito un gentleman del calcio e la sua classe è stata sempre molto apprezzata, anche dagli avversari. Francamente lasciarlo dirigere l’ultimo allenamento di ieri non è stato un atto molto elegante da parte della Società in quanto il suo destino era già segnato, è più che comprensibile immaginare l’imbarazzo provato sia da lui che dalla squadra che già immaginava l’epilogo reso noto nella giornata odierna.

Ora Spalletti dovrà condurre le dinamiche di mercato e verificare le necessità della squadra insieme al DS Walter Sabatini. Immaginando i suoi pensieri, per aver accettato un incarico “in corsa”, non si accontenterà di giocatori di medio valore, le sue richieste saranno sicuramente molto azzardate e soprattutto mirate a migliorare una squadra già forte sulla carta. Ora il suo compito è quello di dimostrare che la Roma è forte anche sul campo.