Dodicimila abitanti che nella stagione estiva si moltiplicano per ammirare le meraviglie storico-culturali italiche regalate a chi ha il piacere di stanziare a Locri.

A pochi chilometri da una delle città più importanti della Magna Grecia. Uno dei comuni più caratteristici della zona ionica del reggino è stato il teatro del tornei di basket “DaBoss”. La cultura del gioco di strada, quel fattore emozionale che riesce ad intrattenere i più nostalgici sporiivi - e non - il tutto condito da stand gastronomici e musica. Un festival che è durato qualche giorno, con vista lungomare. L’evento è stato un ottimo esempio di collaborazione tra attività sportiva e istituzioni con un business to public che ha visto la sua massima espressione. Giovani e meno giovani che si sono uniti nel portare avanti un torneo che ha visto squadre giungere in Calabria da tutta Italia, con una compagine arrivata dagli Stati Uniti d’America (la patria della pallacanestro) precisamente da Long Island, New York. Una competizione che ha visto gli atleti sfidarsi in un tre contro tre, proprio come le pellicole dei film oltreoceano ci deliziano. Un sogno diventato realtà grazie all’eccelsa organizzazione.

Di seguito riportiamo con piacere il comunicato stampa degli organizzatori: “Il DaBoss Tournament è più di un semplice torneo di basket: è un’esplosione di sport, musica e street culture che ogni estate accende la città di Locri, nel cuore della Calabria. Per tre giorni, i campi si trasformano in un’arena di energia pura, dove si sfidano squadre da tutta Italia (e non solo), tra schiacciate spettacolari, passione e spirito di squadra. Il torneo accoglie atleti e atlete di ogni età e livello, promuovendo inclusione, divertimento e valorizzazione del territorio. Ma il DanBoss è anche un festival urbano: live music, stand gastronomici, merchandising esclusivo, ospiti speciali, arte e momenti di condivisione che coinvolgono tutta la comunità. Un’occasione per vivere il basket come linguaggio universale, e per scoprire un sud giovane, creativo e pieno di talento”. Da Milano a Roma, dalla Puglia alla Sicilia passando - come già detto - per gli Stati Uniti questo evento è riuscito ancora una volta a portare in alto i valori meridionali puntando sullo sport come mezzo di comunicazione. Una tre giorni che ha fatto innamorare chi è andato ad assistere all’evento sia del basket che della cultura street. Un’estate all’insegna dello sport e dell’inclusione, non si possono che ringraziare gli organizzatori e le istituzioni per aver messo in scena una manifestazione virtuosa.