“Fra un po’ avrai dimenticato tutto; fra un po’ tutto ti avrà dimenticato” Marco Aurelio
“Il fato conduce dolcemente chi lo segue e trascina chi gli resiste” Watzlawick, 1987
In queste due massime si potrebbe riassumere il senso della transitorietà, del fluire del tempo e degli avvenimenti con un invito a concentrarci sull’unica cosa che possediamo: il presente. Allentare quindi la rincorsa verso la progettualità per recuperare il fascino discreto, sottile, semplice che l’esistenza ci dona nel suo dipanarsi quotidiano.
In fondo, allentare la logica della programmazione che ci condiziona, lasciandoci nella costante ricerca della costruzione del futuro da progettare, é un esercizio alquanto logorante...Dimenticando quanto, spesso, il nostro contributo nell’architettura della vita dipenda anche da un mulinare di vicende indipendenti dalla nostra capacità di azione. Lasciarsi andare e seguire la corrente, in molti casi può procure piccole, piacevoli, inaspettate sorprese, magari con il potente mezzo dell’arte. E’ questo che é emerso nel colloquio con il critico d’arte Monica Ferrarini. Ella ci ha comunicato che verrà inaugurata sabato 7 giugno alle ore 17:30 la mostra collettiva di arte contemporanea “Floating Worlds” presso il Museo e Fondazione Venanzo Crocetti in Via Cassia 492 -Roma.
L’evento è curato dal critico d’arte Monica Ferrarini con la collaborazione di Alice Di Piero. Il giorno dell’inaugurazione ci sarà una performance musicale dell’artista-musicista Siryo Black e del soprano Ilde Consales.
“Floating Worlds” propone un viaggio visivo attraverso paesaggi interiori, spazi sospesi tra istinto e ragione, e dimensioni che mutano continuamente secondo la nostra personale soggettività. Ogni opera racconta l’impermanenza, il sentimento e l’emozione come principi ispiratori di una creatività che si distingue per la propria unicità comunicativa. In un’epoca dominata dall’instabilità, “Floating Worlds” ci invita a sostare nell’incertezza e a contemplare la bellezza del transitorio, a lasciarci trasportare senza resistenza.
L’arte ci permette, infatti, di oltrepassare i confini del normale e di addentrarci in una realtà più profonda, ci insegna a cogliere l’essenza di una bellezza che altrimenti rischierebbe di essere dimenticata nel nostro tempo, e aiuta a dare un nuovo significato al consueto, permettendoci di entrare in contatto, con lo straordinario che ci circonda.
La mostra vede coinvolti trentuno artisti internazionali provenienti da diciannove diversi paesi.
Artisti partecipanti: Leon Amemiya Ph.D., Lucia Boaghe, Elke Bügler, Beki Cowey, Brigitte Debarnardi, Stefania Del Papa, Bettina Eicher, Mar Enriquez, Maria Evseeva, Petra Forman, Camilla Fransrud, Marussa Giovinazzo, Tina Hellblom Thibblin, Violeta Hristova Mointcheva, Zhanna, Hurkina Sysina, Joyce Ling, Christina Mitterhuber, Stefania Nicolini, Fritz Oberleitner, Ann Pelanne, Natalya Radünz, Pari Ravan, Victoria Rotaru, Anja Smolarz, Kayo Sato, Maria Stamati, Aranka Székely, Fredericha Taccari, Laura Tijsterman, Kari Veastad, Rebecca Volkmann.
Dal 7 al 18 giugno 2025. Inaugurazione sabato 7 giugno ore 17:30
Dal lunedì al venerdì 11:00/13:00 e 15:00 / 19:00. Sabato 11:00/19:00 domenica chiuso