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- Written by: Bruno Bertucci
Al Millenium di Cardiff, nonostante la copertura sopra l'impianto (per motivi di sicurezza), abbiamo potuto assistere ad una sfilata di stelle che si contendevano la coppa delle grandi orecchie.
I bianconeri col coltello tra i denti pronti a vendicare la finale persa di due anni fa contro i blaugrana ed i blancos con il veleno in corpo dovendo difendere il loro trofeo È subito un dominio spagnolo e dopo appena 20 minuti Cristiano Ronaldo porta in vantaggio i suoi grazie ad un'azione corale. Mandzukic non ci sta e regala un gol da cineteca al 27esimo. Il primo tempo si chiude con i piemontesi costretti ad indietreggiare all'armata di Zidane.

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- Written by: Bruno Bertucci
Ci sono match infuocati che valgono una stagione e danno l’accesso diretto nell’Olimpo del calcio, quella tra Juventus e Real Madrid a Cardiff è una di queste.
I bianconeri cercano di tornare sul tetto più alto d’Europa dopo più di vent’anni andando ad implementare il già ricchissimo palmares. Il triplete era l’obiettivo stagionale dichiarato da Allegri e da Marotta, proprio quest’ultimo ha dato carta bianca al tecnico toscano ribadendo che il suo futuro potrà essere ancora a Torino qualora lo volesse. Il tecnico ha rinviato tutto a fine stagione, segno di maturità e concentrazione in vista della gara più importante del vecchio continente.

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- Written by: Marco Bartalotta
Una partita particolare l’ultima di campionato per la Roma. Anche l’ultima in carriera per Francesco Totti a meno che con succeda qualcosa di incredibile.
All’annuncio delle formazioni tanti applausi per tutti, un vero e proprio tripudio per Francesco Totti e tanti, ma tanti fischi per mister Spalletti. All’ingresso delle squadre in campo la Curva Sud emoziona il mondo! Un saluto al Capitano che fa scendere le lacrime a molti: “TOTTI E’ LA ROMA” con lo sfondo giallorosso. La partita con il Genoa sembra essere da contorno a quello che rappresenta il vero motivo di un afflusso come mai prima in questa stagione, per vedere uno stadio tanto pieno bisogna andare indietro nel tempo di parecchi anni.

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- Written by: Bruno Bertucci
Tre papi e sei sindaci si sono susseguiti da quel lontano 1992, ovvero da quando Francesco Totti calcò per la prima volta un campo di Serie A.
Oggi in uno stadio stracolmo la Roma si giocava una partita fondamentale per la prossima stagione, ma le telecamere ed il cuore dei presenti erano tutti rivolti verso il numero 10 dei giallorossi. Che l’aria era di quelle speciali lo si intuisce fin da subito, neanche inizia la partita e la Curva Sud imbastisce una splendida coreografia con su scritto “Totti è la Roma”, il capitano preso dall’emozione si alza dalla panchina e visibilmente commosso va ad omaggiare i suoi tifosi inchinandosi. I giocatori in campo sembrano distratti, come affascinati da cotanta atmosfera surreale, talmente sono imbambolati che il giovane Pellegri (classe 2001) supera agilmente Manolas e firma il vantaggio del grifone.

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- Written by: Bruno Bertucci
Oggi assisteremo all’ultima gara da giocatore della Roma di Francesco Totti, uno dei pochi a rimanere atleta di un solo vessillo per ben 25 anni.
Certo non è rimasto gratis o al minimo sindacale, ma è il suo lavoro e da professionista è stato giusto pagarlo a dovere per i colpi artistici che ha regalato al mondo del calcio. Cosa comporta tutto questo però? Si ripartirà veramente dall’anno zero per la squadra capitolina? Dubitiamo, purtroppo, sia così. L’alone e la presenza del ragazzo di Porta Metronia (ormai diventato uomo) continuerà a farsi sentire all’interno di Trigoria e sul terreno di gioco. Esatto…terreno di gioco, perché se non si era capito il calcio è un gioco ed andrebbe vissuto con leggerezza.
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