Scritto da Giorgio Giorgi

E’ tornato il numero uno. Nole Djokovic, dopo essere stato allontanato dal torneo, lo scorso anno, per la vicenda legata al coronavirus, non solo ha potuto gareggiare ma ha dominato e vinto il suo decimo trofeo degli Australian open, tornando numero uno nella classifica atp ed eguagliando il record di 22 slam insieme con Nadal.

In un sol colpo si è ripreso lo scettro e la sua personale rivincita. Per gli italiani un torneo di luci ed ombre. Sinner ha dimostrato di aver diminuito il gap con i top five, costringendo agli ottavi il finalista degli AO di quest’anno, Tsisipas, al quinto set, dopo che nella scorsa edizione il greco aveva lasciano a Jannik solo le briciole.

Berrettini, invece, è stato vittima di un sorteggio sfortunato, incontrando al primo turno un indiavolato Andy Murray, uno dei fab four, che lo ha eliminato in 5 set.

Musetti è stato sfortunato, perché ha giocato comprensibilmente distratto e sottotono, sapendo che il suo coach Tartarini era in ospedale per un malore avvenuto poco prima dell’inizio del suo match. Ma la stagione è all’inizio e i nostri portacolori avranno tempo per risalire in classifica e togliersi alcune soddisfazioni.

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