Scritto da Bruno Bertucci

Quando la redazione di MatchNews ha avuto il piacere di parlare con il patron del Crotone Vrenna, ha confermato come Simy sia l'anima del Crotone.

"Puntiamo su di lui e ripartiamo su di lui", con queste parole vedeva l'alba la Serie A dei calabresi con grande carattere ed attestati di stima per il centravanti. Siamo andati ad analizzare la sua stagione, fino a questo momento, per confermare la tesi del presidente e dei tifosi dei leoni.

L'unico luogo del campo su cui riesce ad agire il nigeriano è come terminale offensivo; tra i suoi punti di forza annoveriamo la finalizzazione ed il senso tattico. Difficile per un giocatore della sua stazza, invece, sono il controllo di palla (poca tecnica e poca classe) ed i contrasti, soprattutto, quelli da terra. In 5 partite di campionato ha giocato tutte le volte segnando 2 reti, un gol ogni 224 minuti. In tutto ciò, il classe 92 ha fallito 2 grandi occasioni e tocca il pallone, in media, 33 volte a match. Il dato che risalta all'occhio è quello che concerne la heatmap (ovvero la mappa che illustra quante volte e dove un determinato calciatore agisce maggiormente), il ventottenne predilige giocare a centrocampo e sul fronte offensivo, sul lato sinistro, questo a dimostrazione che il Crotone non riesce ad offendere più di tanto durante le proprie partite. Simy è anche un regista avanzato e riesce a smistare il pallone con una precisione dell'85% e dribbla il giocatore con l'89% di riuscita. Giocatore indispensabile per i rossoblu, secondo per rendimento solo a Riviere e Cigarini. 2 gol su 5 dell'intera compagine meridionale arrivano dai suoi piedi. I tifosi e la società si aggrappano alle sue giocate per tentare una salvezza, che si rivela sempre di più una chimera.

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