Quello che ho scritto é apparentemente semplice e contradittorio. In realtà è difficile da capire, perché con raccontini superficiali e ingenui, vorrei far intendere cose più profonde, come, per esempio, Dio o, per chi non crede, la Natura aveva già predisposto tutto: bastava raccogliere i frutti e vivere…

L'uomo, invece, con la sua insita arroganza e prepotenza, ha complicato la vita. Scambiando spesso la furbizia per intelligenza, senza nemmeno rendersi conto di complicare l'esistenza a sé stesso e soprattutto ai più deboli, ai psicolabili, agli ingenui.

Tuttavia, la vita sulla Terra é  come un cerchio che sta per chiudersi e, dentro, ci stiamo tutti.

Quello che vorrei far comprendere é che se il cerchio ancora non si é chiuso, lo é per merito di quelli che hanno fatto di meno o di coloro che da sempre hanno subìto l'arroganza, la prepotenza e la furbizia: masse enormi che subivano il dominio di pochi, basta pensare agli antichi romani che erano pochissimi in proporzione ai popoli e territori che dominavano con le loro spade. Poi, man mano che altri furbi hanno inventato armi sempre più potenti e sofisticate, si sono ripresi il loro e quello degli altri.

E così via, per secoli.

Purtroppo l'uomo non ha creato soltanto armi, ma un'infinità di oggetti che ci dovrebbero consentire una vita migliore ma, al contrario, quotidianamente fanno più vittime delle potentissime e sofisticatissime armi. Di questo passo, dove andremo a finire? Ecco perché dico che il cerchio sta per chiudersi e se ancora non è successo, è solo per merito di chi non ha mai fatto niente e di chi ha saputo sopportare con intelligenza l'arroganza, la prepotenza e la maligna furbizia dei più forti.

Tutto ciò può apparire paradossale, ma è così.