Scritto da Sofia Bartalotta

Una realtà lontana, e a molti sconosciuta, è quella di cui parleremo: La Sape. Vengono chiamati Sapeurs coloro che vi aderiscono. La Sape è La società delle persone creatrici di atmosfera ed eleganti, è un movimento sociale nato a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo.

Il movimento abbraccia l'eleganza nello stile e nelle maniere dei dandy dell'era coloniale, come mezzo di resistenza al colonialismo belga. Per capire le origini di questo fenomeno, è necessario guardare alla passata storia del Congo.  La società congolese è caratterizzata da una grande differenziazione sociale, esercitata soprattutto attraverso gli abiti. L’introduzione di merci europee, porta nel tempo ad ulteriori distinzioni.

I coloni francesi non fanno che supportare questo modello culturale, in cui i congolesi spendono gran parte delle loro ricchezze  in abiti. Negli anni ’50, nascono dei club giovanili, legati alle istituzioni francesi, dai quali ha origine il movimento degli esistenzialisti. Sempre di più si diffonde l’idea di riferirsi a Parigi, come luogo a cui si aspira e in cui si vuole vivere. Questi club, di ispirazione occidentale, competono tra di loro in eleganza e fanno della moda un progetto personale. Solo con l’inizio degli anni ’60, si arriva ad un declino di questi locali, considerando il fatto che i portavoce dei vari movimenti socialisti, attaccano il culto dell’abbigliamento poiché ritenuto offensivo.

Nel ’68 il governo viene soppiantato  da un colpo di stato militare, ad opera dei gruppi provenienti dal nord del paese, che corrisponde quasi ad un invasione barbarica. Alla fine degli anni ’60, fa irruzione una nuova ondata alla moda, all’interno dei gruppi  Bocongo del sud, che sono ora privi di  posizione politica: nasce così la SAPE. I sapeurs sono  giovani scapoli disoccupati, che considerano i locali come il primo gradino della scala sociale e si costruiscono una rete di conoscenze nell’ambiente dei club notturni. Ma qual è l’obiettivo della SAPE?  Si tratta di un programma spirituale per la trasformazione di questi giovani privi di rango in “uomini grandiosi”.

Questo processo di trasformazione inizia e finisce a Bakungo ma ha una fase intermedia a Parigi, durante la quale avviene una progressiva  accumulazione di un guardaroba firmato, che deve poi essere oggetto di un esibizione rituale durante le feste, appositamente organizzate nei locali da ballo.  Questo viaggio a Parigi viene chiamato l'aventure, solo dopo questa esperienza il sapeur diventa un vero e proprio parisienne. Per i Sapeurs l’eleganza non riguarda solamente  l’avere un aspetto elegante, ma anche indossare capi autentici ed essere autentici. In questo percorso, sono previste  una serie di pratiche, come lo sbiancamento della pelle,  da sempre associato alla possibilità di diventare più ricchi e potenti. La Sape spinge all’idea della traversata, del viaggio in Europa e del ritorno trionfale in patria, accompagnato da una piena metamorfosi esteriore.

È necessario pensare, però, che il fenomeno di questi giovani che  vestono con lusso ostentato, non riguardi solamente un’estetica del corpo, ma è anche una rivendicazione sociale nei confronti dei colonizzatori bianchi, come si legge nell’articolo dell’Internazionale: “Il sapeur, proprio come lo scrittore della negritudine, si pone in competizione con il colono: se l’europeo non è in grado di portare gli abiti che fabbrica, il sapeur saprà metterne in luce il valore. In questo senso, l’eleganza è negra”.  Molto spesso, l’assumere lo stesso aspetto del colono può essere considerato un modo di esorcizzare l’oppressione  e la paura dell’oppressore,   dunque  di porsi alla pari di quello stesso.

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