Scritto da Luigi Cirimele
Foto: ANSA

Lewis Hamilton, autore di una gara senza sbavature, senza mai essere impensierito dal suo compagno di squadra, Nico Rosberg, sale di nuovo sul gradino alto del podio: a Montréal, dove vinse il suo primo Gran Premio di Formula 1 nell'ormai lontano 2007, ha ottenuto infatti la trentasettesima vittoria in carriera.

Montrèal (CAN) - Unica nota stonata per la Mercedes è quella dell’essere arrivati, quasi al termine della gara, al limite del consumo di carburante, ed aver dovuto quindi regolarsi di conseguenza.

Su un circuito dai lunghi, veloci rettilinei e dalle curve lente, che sollecita molto i freni - tallone d'Achille della W06 Hybrid - i due alfieri della scuderia di Brackley sono riusciti a gestire la criticità, concludendo in parata.

Il Canada segna anche il primo podio stagionale per il finlandese della Williams, Valtteri Bottas: la FW37 ben si sposa con le caratteristiche di questo circuito, e la Power Unit Mercedes ha fatto il resto.

Ma un aiuto per arrivare a questo risultato gli è stato dato dal connazionale Kimi Raikkonen, che ha concluso la gara al quarto posto a causa di un errore grossolano: il campione del mondo 2007 ha infatti perso il posteriore della sua SF15-T al tornantino, finendo in testacoda. Il ritardo accumulato a causa di questo sbaglio, fotocopia di quello commesso lo scorso anno, ha impedito a Raikkonen di andare, seppure sul gradino più basso, a podio.

Grandissima rimonta, invece, quella di Sebastian Vettel: il pilota tedesco, partito dal fondo dello schieramento, vittima di un problema alla centralina della sua SF15-T durante le prove, ed in più retrocesso di cinque posizioni in griglia dai commissari per aver sorpassato Roberto Merhi in regime di bandiere rosse durante la terza sessione di prove libere, si è subito dato da fare, effettuando diversi sorpassi nei primi giri, prima di rientrare ai box. Il quattro volte campione del mondo ha perso del tempo durante questa sosta, e ha dovuto ricominciare la scalata della classifica di nuovo. Coriaceo come sempre, non si è certamente perso d'animo, ha continuato a recuperare posizioni ed ha ottenuto un quinto posto decisamente ragguardevole. 

Vettel non è stato l'unico autore di un'ottima rimonta: Felipe Massa, infatti, che come il tedesco partiva dalle retrovie, si è fatto strada a colpi di sorpassi decisi, riuscendo a cogliere un ottimo sesto posto. Segue Pastor Maldonado, settimo al volante della sua Lotus E23 Hybrid. Il pilota venezuelano ha preceduto l'alfiere della Force India, Nico Hulkenberg, finito in testacoda dopo aver toccato il cordolo per evitare Vettel durante la loro lotta serrata. 

Chiudono la top ten il pilota della Red Bull, Daniil Kvyat, a punti a differenza del compagno di squadra Ricciardo, e l'alfiere della Lotus, Romain Grosjean. Il pilota francese ha toccato l'incolpevole Will Stevens nell'ultima fase di gara, rimediando una foratura ed una penalità di cinque secondi, che verrà aggiunta al suo tempo. 

Undicesimo posto per l'altro pilota della Force India, il messicano Sergio Perez. Gara difficile per le due Toro Rosso di Carlos Sainz e Max Verstappen, giunti dodicesimo e quindicesimo al traguardo, rispettivamente. Il rookie olandese, che partiva dalle retrovie a causa delle due penalità comminategli in griglia, non è stato agevolato nella rimonta da una STR10 decisamente meno competitiva del solito.

Non è andata meglio a  Daniel Ricciardo, che qui lo scorso anno colse la prima vittoria in carriera: l'australiano non è riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione. Le due Sauber di Marcus Ericsson e Felipe Nasr, invece, hanno colto il quattordicesimo ed il sedicesimo posto, rispettivamente. Fanalino di coda della classifica la Manor di Will Stevens. 

Ennesimo ritiro per Fernando Alonso: il pilota asturiano è stato nuovamente abbandonato dalla sua MP4-30, dopo aver sostituito il quarto propulsore in questa stagione. Alonso, dopo sette gare, è ancora a quota zero punti in classifica. Non è andata certo meglio al compagno di squadra dello spagnolo, Jenson Button, richiamato ai box nel corso del cinquantasettesimo giro dal suo ingegnere. Out anche Roberto Merhi, abbandonato anzitempo dalla sua Manor.  

Due le note a margine del GP corso nel circuito intitolato all’indimenticabile Gilles Villeneuve. La prima è relativa alle modifiche apportate al comparto combustione della Power Unit Ferrari che sembrano essere efficaci se si analizza la corsa di Vettel: il tedesco, durante la sua incredibile rimonta, ha fatto segnare tempi ragguardevoli, girando spesso sull’1.17, tempi che solo in alcuni giri sono stati toccati dai portacolori Mercedes. Le dichiarazioni di fine gara dello stesso Vettel confermano la positiva impressione sulle prestazioni della rossa, e lasciano sperare sempre più in un futuro in cui i bolidi di Maranello possano giocare ad armi pari con le frecce d’argento per la vittoria in gara. Un po’ più difficile per le prove: la supremazia Mercedes sul giro unico, grazie alla "prestazionalità" assicurata dal minor carico di benzina e dalla capacità di portare in brevissimo tempo a temperatura ottimale gli pneumatici, garantisce alle monoposto della scuderia di Brackley un primato difficile da contrastare. La seconda è legata ai primi segni di scoraggiamento sulla situazione della McLaren-Honda visibili sul volto del pluricampione Alonso: nelle dichiarazioni ufficiali si dichiara ancora speranzoso di miglioramenti, ma le espressioni che le onnipresenti telecamere sono riuscite a catturare, ancora questa volta, al suo ennesimo ritiro, ci fanno pensare che il suo umore comincia a non essere corrispondente a quanto dichiara. E purtroppo, anche questa volta, nelle interviste di fine gara, non risparmia frecciatine alla sua ex squadra, specialmente quando afferma di esser sempre più convinto del ritorno in McLaren perché si era ‘stancato di correre e lottare per la quarta, la quinta o la sesta posizione’.

A noi, che comunque non dimentichiamo i bei momenti che Alonso ha fatto vivere ai tifosi di Maranello, a questo punto viene naturale una domanda: ma non era meglio lottare per queste posizioni, piuttosto che non finire per nulla le gare come più volte è già successo quest’anno e ritrovarsi dopo sette GP a zero punti…?

 

Classifica Mondiale Piloti F1 dopo il Gran Premio del Canada 2015

1

Lewis Hamilton

151

2

Nico Rosberg

134

3

Sebastian Vettel

108

4

Kimi Raikkonen

72

5

Valtteri Bottas

57

6

Felipe Massa

47

7

Daniel Ricciardo

35

8

Daniil Kvyat

19

9

Romain Grosjean

17

10

Felipe Nasr

16

11

Sergio Perez

11

12

Nico Hulkenberg

10

13

Carlos Sainz JR.

9

14

Max Verstappen

6

15

Pastor Maldonado

6

16

Marcus Ericsson

5

17

Jenson Button

4

18

Fernando Alonso

0

19

Roberto Mehri

0

20

Will Stevens

0

21

Kevin Magnussen

0

 

Classifica Mondiale Costruttori F1 dopo il Gran Premio del Canada 2015 

1

Mercedes

285

2

Ferrari

180

3

Williams

104

4

Red Bull

54

5

Lotus

23

6

Sauber

21

7

Force India

21

8

Toro Rosso

15

9

McLaren

4

10

Manor

0

 

powered by social2s