Foto: ANSA

La Roma stravince il derby (1 – 4) e con la sconfitta del Napoli ad Udine (3 -1) si avvicina alla seconda posizione, ora è a -4 dai partenopei.

Roma - Non c’è stata mai partita tra Lazio e Roma nel derby della Capitale se non nei dieci minuti che hanno seguito l’unico goal siglato dai biancocelesti. La Roma attraverso un gran possesso palla, ma soprattutto con la qualità dei suoi giocatori, ha fatto facilmente sua la partita. Dopo solo quindici minuti è stato “il faraone” a portare in vantaggio i giallorossi grazie ad un perfetto cross di Digne.

El Shaarawy, che sembra essere rinato con la Roma, è volato in alto e, grazie anche alla sua “cresta”, ha indirizzato di testa la palla in rete dove Marchetti non è riuscito ad arrivare. Nel resto del primo tempo i ragazzi di Spalletti hanno avuto più volte l’occasione di raddoppiare, l’occasione più clamorosa è stata quella di Pjanic che con un tiro a giro ha centrato il palo della porta difesa da Marchetti. Risultato che sta stretto ai giallorossi nella prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo la partita, inizialmente, appare più equilibrata, ma è solo una sensazione. La Roma ricomincia a macinare gioco e dopo una minima reazione biancoceleste, Dzeko porta la sua squadra sullo 0 – 2. Il bosniaco, subentrato ad uno stanco El Shaarawy impegnato in settimana con la Nazionale, sfrutta un tiro di Perotti che impatta il palo e va a finire al centro dell’area, con Marchetti a terra, è poco più di un gioco per l’ex Manchester City mettere la palla in rete. A questo punto, la Lazio gioca per dieci minuti e riesce ad accorciare le distanze. Prima del goal per i biancocelesti due “legni” colpiti da Hoedt e Parolo, quest’ultimo riesce a dimezzare lo svantaggio grazie ad una torre di Klose mettendo in rete da due passi. La Roma però è decisamente più forte e nel finale dilaga. Florenzi, a seguito di un calcio d’angolo battuto da Pjanic, batte al volo a rete mettendo la palla nell’angolino lontano da Marchetti e poi, Perotti, migliore in campo insieme a Nainggolan, che con facilità arriva al limite dell’area biancoceleste e, completamente indisturbato da una difesa a dir poco abulica, batte a rete quasi a porta vuota con un Marchetti fortemente distratto o forse sorpreso dalla mancata reazione dei suoi difensori nei confronti dell’azione dell’argentino. Gli ultimi due goal sconcertano sia i giocatori che i tifosi della Lazio. Fino alla fine della partita non succede più nulla, per fortuna dei biancocelesti, e, dopo sei minuti di recupero, decisamente ingiustificati e inappropriati visto il risultato, l’arbitro Banti pone fine alle ostilità.

Nel post partita, Pioli viene indicato dalla SS Lazio come il colpevole della sconfitta e viene esonerato dall'incarico, al suo posto Simone Inzaghi, attuale mister della primavera.

Una Roma super quella gestita da Spalletti che su 12 partite ne vince nove. Dal suo arrivo la Roma ha conquistato 29 punti, meno solo della Juventus (34). Ora la Roma ha il miglior attacco del campionato con 66 goal (+3 sul Napoli e +10 sulla Juventus), con i 4 goal rifilati alla Lazio, la Roma è arrivata a 30 goal nelle 12 partite con Spalletti in panchina, 28 goal sono stati realizzati nelle ultime 10 partite con una media di 2,8 goal a partita! Sono certamente numeri importanti che fanno emergere il cambio di passo della squadra dall’arrivo di mister Spalletti. Qualcuno ha detto che il mister di Certaldo non sta allenando bene solo i calciatori, ma anche tutto l’ambiente che gira intorno alla squadra, compresi i giornalisti ed i mass media che sembrano aver acquisito le indicazioni di un mister che opera a tutto tondo e che non trascura mai i dettagli.