Scritto da Redazione (Fonte: Roma Radio)

Alexander Doni, portiere della Roma dal 2005 al 2011, è intervenuto alla radio ufficiale del club. Queste le sue parole:

Cosa fai oggi?

Lavoro in campi diversi dal calcio, ma non l'ho abbandonato perché è stato tutta la mia vita. Sono riuscito ad aprire una scuola calcio della Roma in Brasile insieme alla società. Sta andando benissimo. Ho portato anche un ragazzo che ha giocato al torneo di Arco di Trento con gli Allievi ed è andato molto bene. Sono contento perché resto vicino al calcio e alla Roma.

La scuola di portieri brasiliana.

Per tanto tempo non abbiamo avuto buoni portieri. Poi da Taffarel in poi le cose sono cambiate. Lui è arrivato in Italia, poi sono usciti fuori anche Dida, Julio Cesar e altri. Da Taffarel in poi è cambiata la visione del ruolo. OggiAggiungi un appuntamento per oggi in Brasile ci sono tanti ragazzi che vogliono fare i portieri. 

Tu quando hai deciso?

A 6 anni ero già portiere della squadra della scuola. Mi è sempre piaciuto, non c'entrava il fatto che fossi alto. A 10-11 anni ho cambiato scuola calcio e ho provato a fare l'attaccante, ma poco prima di iniziare un ragazzino che mi conosceva ha detto all'allenatore: "Guarda che questo è un bravo portiere!" Allora sono tornato in porta e non ne sono più uscito. 

Hai occhio anche per altri ruoli.

Sì, per tutti. Come per questo ragazzo degli Allievi che ho portato a Roma, ho visto subito le sue qualità. Ma vederle nei portieri è un po' più difficile, anche perché ci sono tante scuole di pensiero diverse. I ragazzini devono imparare molte cose, tanti ancora saltano all'indietro ad esempio. Nella mia scuola calcio ho un allenatore che cerco di far girare il più possibile affinché apprenda anche da altre scuole. Io ho preso molto dalla scuola italiana e anche a Liverpool, dove avevamo un preparatore olandese. E mi sono completato.

La solitudine del portiere.

E' più difficile giocare in squadre forti, come la Roma. Devi mantenere la concentrazione anche restando fermo tutta la partita. E' più facile giocare in una squadra piccola dove subisci tanti tiri in porta e sei sempre dentro la partita. Ci sono tanti portieri che paravano tutto in una squadra piccola ma poi sono andati in una grande e non sono andati bene. Magari ti capita un tiro solo a fine partita, sei freddo e non ti fai trovare pronto. 

Tu che tipo di portiere preferisci?

Non c'è una regola. Uno dei più forti che ho visto era Peruzzi, che non era molto alto e non aveva nel fisico la sua dote migliore. Poi vedi Neuer che è grande, reattivo, con grande tecnica. E' difficilissimo fargli gol. In generale, comunque, se c'è l'altezza è meglio.

Porto un bel ricordo degli anni passati qui con lui e della Roma. Sono arrivato in nottata, non ho neanche dormito e sono subito venuto qui per salutare i ragazzi. De Rossi, Totti, Maicon, Castan, Lobont, i ragazzi che lavorano a Trigoria. Non ho visto ancora il mister ma mi fa molto piacere che sia tornato con il suo staff. Sono stati sei anni molto intensi, non sempre tutto è andato al meglio, ma conservo solo i ricordi belli.

Giudicare un portiere giovane non è facile. Ma secondo me sarà il portiere del Brasile ai prossimi Mondiali e in futuro. Non ho dubbi. Certo, deve giocare, se riuscirà a farlo bene alla Roma diventerà il titolare del Brasile. La Roma ha fatto benissimo a prenderlo. E' giovane, ha personalità e qualità. Deve abituarsi presto a una pressione cui forse non è abituato, ma penso sia già pronto. Sono molto contento perché sarà un giocatore da Roma per tanti anni.

Ci mette tanto un portiere brasiliano a completare la sua crescita tecnica?

Credo che la scuola italiana sia la migliore. In Brasile si punta più su velocità e agilità, ma qui si insegna la tecnica. In Inghilterra invece si lavora più sull'uno contro uno o sull'uso dei piedi.  Quando riesci a unire tutte le tecniche sei completo. Se ci metti la testa, ci metti poco a capire e riesci già ad apprendere tante cose. Penso che Allison farà presto.

Sta facendo bene. Ha esperienza. Ha disputato una ottima stagione. Tutta la squadra è migliorata ed è positivo averlo in squadra.

Non l'ho visto molto. Allison lo conosco meglio perché è un portiere. Di Gerson si dicono solo cose belle, questo è sicuro.

Cosa mangi a pranzo?

Ho già fatto una lista di posti dove andare e mia moglie mi ha fatto notare che però stiamo qui solo 4 giorni...

 

powered by social2s