Fuori anche l'ultima italiana rimasta nelle Coppe: 0-3 per lo Sparta Praga all'Olimpico

Roma - Finisce male, anzi malissimo, l'Europa League della Lazio. Nel match sulla carta più abbordabile tra quelli giocati all'Olimpico in questa campagna europea, la squadra di Stefano Pioli esce sconfitta con uno 0-3 clamoroso ad opera del modesto Sparta Praga. A poco serve una pressione costante sulla difesa dei cechi: Mauri e compagni non riescono a concretizzare nemmeno una delle numerose occasioni costruite, subendo invece tre gol dalle sporadiche ribattute dello Sparta.

Confermando il mai troppo certo 4-2-3-1 e con il bomber d'Europa Alessandro Matri in panchina (Klose il titolare), Pioli vede i suoi partire subito forte: è Antonio Candreva a rischiare di trovare subito l'1-0, sparando addosso a Bicik dopo un errato disimpegno della difesa ceca. Intorno al decimo, invece, lo Sparta passa clamorosamente in vantaggio: un'incomprensione tra Mauri e Hoedt, in fase di disimpegno, regala a Dockal il pallone dello 0-1. Sulla conclusione al volo del centrocampista ceco, infatti, Marchetti riesce appena a toccare, facendosi piegare le mani in un tuffo tanto disperato quanto inutile.

Nemmeno il tempo di razionalizzare l'accaduto che la Lazio subisce lo 0-2: l'ennesimo bel palleggio sulla fascia destra dello Sparta permette a Julis di servire Krejci, bravissimo a calibrare un sinistro rasoterra precisissimo che batte ancora Marchetti. Lo 0-2 rappresenta già di fatto una sorta di condanna per la Lazo, che dovrebbe addirittura segnare 3 gol per qualificarsi, ma il gruppo di Pioli non si smonta e cinge d'assedio gli avversari per tutto il resto del primo tempo. La più grande palla gol dei biancocelesti capita a Mauri al 24', ma Bicik è a dir poco superlativo nel mandargli in angolo un piattone sinistro.

Il pressing dei biancocelesti si va facendo furibondo, e lo Sparta Praga sembra sempre più sul punto di capitolare, regalando almeno al secondo tempo un qualche significato; a prima frazione praticamente finita, però, i cechi chiudono il match, con un fortunoso tocco al volo di Julis su cross di Frydek.

La ripresa racconta così poco o nulla: sprecate ancora un paio di occasioni di Klose e Mauri, Pioli vede negli inserimenti di Felipe Anderson e Matri le ultime carte rimaste da giocare. Ma non serve davvero a nulla: la Lazio perde 0-3 in casa e, sotto una pioggia di fischi (Capitan Biglia parlerà poco dopo di "prestazione vergognosa"), saluta l'Europa.