Alessandro Florenzi nel giorno del suo compleanno, è intervenuto alla radio ufficiale dell'AS Roma.

Queste le sue parole: Il bilancio a 25 anni è positivo sia per il percorso che ho intrapreso che per la dedizione che ho messo nel lavoro. Penso di aver fatto abbastanza bene anche se si può sempre migliorare, che è quello che voglio fare da qui in poi. Auguri anche a Elio Capradossi che oggi compie gli anni.

Il Real Madrid? Siamo arrabbiati, questa rabbia dovremmo metterla in campo a Udine, solo così potremmo rifarci. Vincere contro il Real sarebbe stato come vincere 40 partite di campionato: è la strada più corta per essere considerato un grande club, noi a partire da Udine dobbiamo intraprendere la strada più lunga.

Come stai? La Roma è come una seconda casa, qui è praticamente una famiglia, dagli steward ai baristi. Sto benissimo qui.

Le domande sul ruolo? Ormai ci ho fatto il callo, credo di riuscire a dare il mio contributo in qualunque ruolo. Spero solo di colmare le mie lacune e migliorarmi sempre di più.

La fascia di capitano? Una bella sensazione. Sono il terzo o il quarto, davanti a me ho due mostri sacri come Daniele o Francesco che hanno dato la vita per questa maglia.

Ilenia? Ci conosciamo da quando eravamo bambini, faccio quasi fatica a parlare di lei, abbiamo un rapporto che va al di là di molte cose. Abbiamo passato tanti momenti e superato tanti ostacoli, come quando ero a Crotone e avevamo 600 km di distanza tra di noi. Abbiamo condiviso tutto insieme. 

Rivali come Neymar, Bale o Cristiano Ronaldo? Confrontarsi  con loro e sfidarli ti fa capire quanto siano forti e quanto si possa migliorare nel calcio. Dai miei avversari apprendo sempre qualcosa, cerco di rubare con gli occhi. Sono forti ma ogni tanto abbiamo anche fatto vedere le nostre qualità.

Il gol più brutto? Quello contro il Bologna nella stagione 2013/14, una ribattuta su punizione di Totti.

L'esultanza col baffo? È dedicata a mio padre, una persona fantastica che con mia madre mi ha reso quello che sono.

Il 24? È il giorno in cui mi sono fidanzato con mia moglie.

La Nazionale? È una cosa importante per me, oltre che difendere i colori di Roma dobbiamo difendere anche quelli dell'Italia. Il calcio, con tutte le sue difficoltà, riesce ancora ad avvicinare le persone. 

Il Crotone? Ho sentito il presidente, gli ho fatto i complimenti per questa stagione meravigliosa"