In un'atmosfera decisamente invernale con temperatura vicina allo zero i giallorossi affrontano l’Hellas Verona squadra che occupa l’ultima posizione in classifica.

La temperatura rigida è sicuramente adatta per quello che è stato definito, per aver allenato lo Zenit di San Pietroburgo, lo Zar di Russia, Luciano Spalletti. Il fatto nuovo, dopo l’esonero di mister Garcia avvenuto nel corso della settimana, è sicuramente questo, il ritorno alla Roma del tecnico di Certaldo.

A condurre tecnicamente la Roma torna quindi Spalletti dopo 6 anni e 4 mesi.

Qualcuno ha storto un po’ la bocca su questo ritorno definendolo “una minestra riscaldata”, ma mai come in questo momento alla Roma occorreva una persona che conoscesse l’ambiente, già di per sé tanto difficile, ancor più da qualche tempo. La Curva Sud si presenta ancora spoglia per via della questione irrisolta delle barriere. I tifosi sono in rotta con la Società e neanche il cambio dell’allenatore ha riavvicinato le parti. All’ingresso in campo Spalletti viene applaudito dai “suoi” tifosi. Il tecnico di Certaldo propone in campo uno schema diverso da quello di Garcia, il 4-2-3-1 con Dzeko al centro dell’attacco a fare il vero centravanti. Lascia in panchina Rudiger preferendo Castan. Poi fa salire Florenzi e a terzino, mette in campo un terzino, cioè Torosidis. Anche De Rossi lascia la parte di campo che con Garcia lo poneva appena dopo la difesa e sale a centrocampo. Per il resto tutto invariato. L’Hellas Verona guidato da Delneri (un ex) si presenta con un 3-4-3 molto azzardato.

Inizia la partita e la Roma appare molto tonica e decisa. Gli ospiti assumono un atteggiamento tutt’altro che remissivo mantenendo alto il baricentro della squadra. Nei primi 10 minuti di gioco, molta velocità in campo, ma poca concretezza da ambo le parti. Al 18’ un rischio per la Roma. Wszolek s’invola sulla fascia di sua competenza rientra con il destro e sferra un gran sinistro, Szczesny è pronto e sventa il pericolo respingendo in calcio d’angolo. I nuovi schemi dei giallorossi appaiono un po’ confusi e i giocatori in campo perdono gli abituali riferimenti. Mister Spalletti ha avuto la squadra solo tre giorni fa ed in campo si vede ancora “l’impostazione Garcia”. Il Verona si rende pericoloso con giocate molto veloci favorito dall’attacco a tre punte che tiene in apprensione la difesa romanista. I giallorossi non riescono a penetrare invece la difesa gialloblu che si chiude molto bene quando i padroni di casa si portano in avanti. Al 41’ il primo goal della nuova era Spalletti! Nello stesso minuto: prima palo di Dzeko e nel proseguimento dell’azione, De Rossi ben pescato da Florenzi serve di tacco Nainggolan che non sbaglia e porta in vantaggio i giallorossi! Al 43’ buona possibilità per raddoppiare per i giallorossi, ma Salah stacca di testa e sbaglia bersaglio di pochissimo. Nel minuto di recupero anche Dzeko spreca una grande occasione, da pochi metri, tira altissimo.

La ripresa inizia con due sostituzioni per il Verona. Halfredsson e Fares per Bianchetti ed Emanuelson. Spalletti invece conferma gli 11 del primo tempo. Al 48’ subito un’occasionissima per il Verona. Dal centro dell’area è ancora Wszolek a battere a rete, ma Szczesny sventa con una gran parata la minaccia. I gialloblu sin dalle prime battute si mostrano decisi a raggiungere il pareggio e i giallorossi subiscono la veemenza degli avversari. I gialloblu mostrano una grande freschezza atletica e le loro giocate sono molto veloci. Al 55’ calcio d’angolo di Pjanic e gran tiro al volo di Salah, ma la palla termina sul palo! Al 58’ Salah sciupa una grande occasione per raddoppiare, non vede Dzeko libero al centro dell’area, tira in porta e Gollini respinge senza fatica. Al 60’ calcio di rigore per il Verona per fallo di Castan su un velocissimo Wszolek. Trasforma Pazzini e porta in parità la partita. I giallorossi accusano il colpo, ma dopo qualche minuto si portano con insistenza nella metà campo avversaria. Le occasioni però tardano ad arrivare e Dzeko appare sempre più fuori dal gioco. Al 66’ Castan viene sostituito da Rudiger. Sembra che i gialloblu arrivino prima sul pallone denotando una ottima condizione atletica. Al 73’ per il Verona entra Gomez al posto di Wszolek e per la Roma Iago Falque per Torosidis, Florenzi torna terzino destro, come nel modulo Garcia. Al 75’ cross di Nainggolan al centro dell’area, ma Dzeko arriva ancora in ritardo. Il bosniaco è in grave difficoltà. Un minuto dopo Pjanic gli serve un pallone al bacio al centro dell’area, ma il centravanti giallorosso sbaglia ancora! La Roma non riesce a trovare il bandolo della matassa ed il goal del vantaggio non arriva. Dagli altri campi arriva la notizia della goleada della Juventus, per i giallorossi stare al passo di Napoli e Juventus è un pensiero davvero molto azzardato.

Negli ultimi minuti la Roma opera un vero e proprio forcing, ma non si rende pericolosa con quei giocatori che dovrebbero essere determinanti al fine della realizzazione di un goal. Dopo 4 minuti di recupero decretati dall’arbitro Massa, la partita termina con il risultato di parità: 1 – 1.

Una Roma molto confusa non riesce a vincere nemmeno contro l’ultima in classifica. Nel prossimo turno dovrà affrontare una Juventus scatenata che si sta ormai proponendo come la vera antagonista del Napoli. Juve e Napoli, sono due squadre molto in salute sia come condizione fisica che come espressione di gioco. Al momento la Roma non può competere con tali squadre e Spalletti dovrà lavorare molto per riportare la Roma a livelli di competizione accettabili. I tifosi sono stanchi, neanche Spalletti è riuscito, seppur con pochissime ore a disposizione, a dare entusiasmo ad una piazza che probabilmente è ormai completamente da rigenerare.