Scritto da Martina Rella

Più che una settimana nera, un periodo nero per la Roma di Garcia.

I giallorossi hanno fallito anche il test contro l’Atalanta, regalando così altri tre punti preziosi alle squadre rivali in corsa per lo scudetto. L’allenatore non ha concesso abbassamenti di morale dopo la sconfitta e ha da subito convocato tutta la squadra per gli allenamenti. Il gruppo si è concentrato in un primo momento sullo studio della tattica per poi passare al vero e proprio lavoro fisico.

L’obbiettivo da non perdere di vista è, oltre alla vittoria contro il Torino, la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, per la quale sarà determinante la partita all’olimpico contro il Bate. Ospite, per valutare l’entità dei danni da solvere, sarà il presidente Pallotta in persona, che prenderà poi le proprie decisioni, soprattutto sulle sorti di Garcia.

In una situazione spinosa, buone nuove arrivano dal reparto infortuni: Gervinho ha finalmente recuperato e scenderà in campo già nell’insidiosa partita di trasferta contro il Torino. C’è ancora da attendere per Salah, che tornerà presumibilmente dopo la pausa natalizia, e per Totti, che sta affrontando un recupero più lento di quello che era stato previsto. Considerando anche la squalifica che sta scontando Maicon, probabilmente vedremo in campo un 4-3-3 con De Sanctis tra i pali, Torosidis, Manolas, Rudiger e Digne in difesa, il trio ormai collaudato Pjanic- De Rossi- Nainggolan al centrocampo, e in attacco il tridente Gervinho-Florenzi- Iago Falque.

Per ritrovare lo spirito di gruppo la squadra ha deciso di riunirsi per una cena prima di andare in ritiro contro il Torino. I calciatori si sono incontrati tutti insieme nel ristorante di cui è proprietario Alessandro Florenzi, l’unico a disertare è stato il capitano Francesco Totti, Garcia si è invece unito al gruppo solo a fine serata. In conferenza stampa l’allenatore si è detto contento dell’iniziativa presa dai suoi ragazzi, che hanno mostrato la voglia di ritrovare un punto di incontro, ha però anche chiarito che, oltre a ritrovare l’unione, l’unico modo per uscire dalla situazione di crisi è rientrare nell’ottica del duro lavoro e dello spirito di sacrificio nei confronti della squadra.

Proprio la necessità di impegnarsi al massimo, e lo scarso impegno portato in campo, spesso sono stati un motivo di accusa da parte dei tifosi ai giocatori, sia di oggi che del passato. Proprio in merito a questo si è espresso l’ex Nicholas Burdisso, che ha notato come la mentalità verso la fatica sia diversa tra l’ambiente di Trigoria, dove spesso scarseggia, e quello di Appiano Gentile, dove ai giocatori viene messa tutta la pressione necessaria al conseguimento della vittoria. L’argentino si è espresso anche in merito a Francesco Totti, che ha definito come un grande campione, ma che secondo lui non è mai stato un vero leader, capace di trascinare i compagni in campo.

Su queste ultime affermazioni riguardanti il Capitano molte sono state le critiche mosse dai tifosi, che non sono d’accordo con quanto espresso da Burdisso, quello su cui invece sono tutti d’accordo è la necessità di ripartire e di farlo proprio dal ritrovamento di uno spirito del lavoro, per non buttare la possibilità di raggiungere risultati che si stanno allontanando troppo, partita dopo partita.            

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