Una squadra senza spina dorsale! Questa è sembrata la Roma al Camp Nou.

Barcellona - C’è da premettere che i giallorossi si sono trovati ad affrontare la squadra più forte del mondo, ma c'è anche da dire che una resa totale del genere nessuno se la sarebbe aspettata. Sin dai primi minuti il Barça ha spinto forte sull’acceleratore tanto è vero che i padroni di casa al 18’ si sono trovati in vantaggio già per 2 reti a 0.

Mentre segnavano, i catalani sghignazzavano tra loro e, in panchina, anche il loro allenatore (nascondendosi la bocca con la mano per evitare il labiale) faceva lo stesso. Luis Enrique godeva a vedere la disfatta della sua ex squadra.

Quella squadra che lo ha amato lo stesso nonostante gli sfaceli che gli ha provocato. Come lo hanno amato i tifosi che nell’incontro dell’andata gli riservarono un accoglienza molto calorosa, tutti concordi nell’affermare “ma lui è ancora romanista, ha la Roma nel cuore…”. “Se, vabbè”, ci sarebbe da rispondere

Invece lui che fa per ricambiare questo affetto? Umilia la sua ex squadra e la fa deridere da tutti! Nel calcio c’è una regola non dettata, quando una squadra è palesemente superiore all’altra, bene, quella squadra dovrebbe avere la nobiltà ed il rispetto di fermarsi e non di rifilare goal dopo goal all’altra che li incassa senza alcuna reazione.

Luis Enrique non è romanista, come non lo è Ancelotti, Spalletti o altri… i tifosi non s’illudano, non c’è più cuore nel calcio. Luis Enrique ha umiliato la Roma, non esistono romanisti del genere, che nessuno provi a dire che ha la Roma nel cuore perché quello che ha fatto ieri non dovrà essere dimenticato, perché lo sport è soprattutto rispetto per l'avversario!