Il “Cholo” Simeone è l’unico problema serio per la Juventus; Roma alle prese con Guardiola e i “Citizens”; le quattro in Europa League tirano un sospiro di sollievo.

Due giorni di sorteggi, due giorni di fiato sospeso e speranze infrante o rinvigorite. A Montecarlo i grandi ex del calcio europeo si alternano nel comporre, estrazione dopo estrazione, il tabellone delle due maggiori competizioni europee a livello di club. Così se in casa Roma qualcuno se la dovrà prendere col buon Gento, reo di aver inserito la squadra di Garcia in un vero girone di ferro, a Torino di certo non si lamenta nessuno dell’operato delle stelle di Madrid che si sono alternate dietro l’urna. Solo due le italiane che si sono presentate al sorteggio di Montecarlo, il Napoli infatti è stato estromesso dall’Athletic Bilbao durante le qualificazioni.

 

Estrazioni che dicono Gruppo A per i campioni d’Italia della Juventus: Atletico Madrid, Olympiacos e Malmoe saranno le avversarie.

L’unico vero problema, avversario al livello, è di sicuro l’Atletico di Simeone. La squadra del tecnico argentino viene da un’annata esaltante in cui è riuscita a spezzare lo strapotere di Real Madrid e Barcellona nella Liga. E’ la finalista dello scorso anno, uscita sconfitta dalla sfida di Lisbona contro gli odiati cugini “blancos” dopo un cammino difficile, lungo e affrontato con tutta la sicurezza e la decisione di cui dispone il gruppo “colchonero”.

L’Atletico non è di sicuro lo stesso dell’anno scorso, ha perso pezzi importanti come Diego Costa, vera rivelazione, Filipe Luis e il portierone Courtois, ma ha investito i soldi incassati dalle varie cessioni con estrema intelligenza: Oblak, portiere ex Benfica, Griezmann, gioiello della Real Sociedad, e Mandzukic, punta seguita da mezza Europa, rappresentano investimenti importanti ma oculati. La Supercoppa di Spagna è già in bacheca, piccola rivincita ai danni di CR7& co. : attenzione.

L’Olympiacos è probabilmente l’altra che potrebbe infastidire l’undici torinese nella lotta alla qualificazione: la formazione del Pireo è senza dubbio la compagine greca più famosa e anche quella con più sostenitori in patria.Detentrice della Superlega greca che ha vinto, record assoluto, solo quarantuno volte, la squadra di Michel è abituata alla vittoria per tradizione.In Champions è arrivata due volte ai quarti, nel 1998-99 e nel 1992-93: l’ironia della sorte vuole che sia stata eliminata una volta dalla Juventus e l’altra dall’Atletico Madrid. Al di là dei calciatori, tra cui i noti Abidal e Saviola, l’arma in più dei biancorossi sembra essere il Karaiskasis Stadium: l’atmosfera, grazie ai sostenitori greci, si scalda parecchio.

Gli svedesi del Malmoe si affacciano alla competizione col ruolo già scritto di squadra cuscinetto, un ruolo che forse potrebbe stargli stretto. La squadra di Hareide, una vita ad allenare nei paesi scandinavi, accede in Champions superando nettamente il Salisburgo nei play-off. Non saranno più gli anni ’80, in cui i terribili svedesi di Hodgson riuscivano ad eliminare l’Inter di Trapattoni proprio dalla Coppa Campioni, ma qualche individualità interessante, tra esperti e giovani, c’è. E poi mai sottovalutare chi vince il proprio campionato nazionale.

Passiamo alla Roma, inserita nel Gruppo E: Bayern Monaco, Manchester City e CSKA Mosca le avversarie.

E’ scontato partire dal Bayern “spagnolo” di Pep Guardiola, combinazione che fa spesso riflettere i tifosi sull’immancabile senso dell’umorismo che può avere il destino: a pochi giorni dalla fine della trattativa che ha portato Benatia, difensore marocchino ex giallorosso, in Baviera ecco che le urne di Monaco danno la loro immancabile sentenza facendo incontrare di nuovo le due parti.

Al di là del romanticismo, o meno, della situazione la squadra tedesca è di sicuro tra i top-club europei:  il palmares dei bavaresi dice cinque Coppe Campioni/Champions League, di cui l’ultima è datata 2012-13, una Coppa Uefa, due Coppe Intercontinentali, una Supercoppa Europea, un Mondiale per Club e anche una Coppa delle Coppe, per non farci mancare nulla. A livello nazionale sono ventiquattro i titoli conquistati, l’ultimo nella scorsa stagione in cui Guardiola& co. hanno vinto il campionato con circa un mese e mezzo di anticipo e un distacco abissale dalle altre. Il Bayern Monaco non è solamente, per tradizione e blasone, un club abituato a vincere: è una formazione piena di grandi giocatori, da Ribery a Robben passando per Muller e Schweinsteiger, Neuer o Alcantara tanto per citarne qualcun altro. I nuovi acquisti, a parte Benatia, vedono l’arrivo di una punta di livello internazionale come Lewandowski, strappato ai rivali del Dortmund come Gotze, e il fresco Xabi Alonso dal Real Madrid. Una formazione guidata da un tecnico assolutamente eccellente, un gruppo in cui lo zoccolo duro compone la nazionale tedesca campione del Mondo. Un avversario sicuramente difficile da affrontare.

E non è da meno il City di Pellegrini, anch’esso campione in carica della Premier League.La squadra di Pellegrini l’anno scorso, comenell’inizio di questa stagione, ha fatto vedere come il proprio punto di forza sia nella facilità realizzativa della propria squadra: Aguero,Dzeko, uno ritrovato Jovetic, Negredo e una sfilza di rifinitori da far venire l’acquolina in bocca (Silva,Navas,Nasri,Toure ecc. ecc.) vanno a comporre un reparto offensivo incredibile. A livello internazionale i “citizens” non hanno l’esperienza delle “grandi” ma ormai, dopo l’insediamento della famiglia Mansour in cima alle gerarchie societarie, si qualificano stabilmente alla massima competizione europea da quattro stagioni. L’obiettivo è crearsi quest’esperienza europea a suon di vittorie.

E arriviamo ai russi del CSKA Mosca, ritenuti forse troppo frettolosamente, i più deboli di questo girone di ferro. Sluckij e i suoi ragazzi sono campioni di Russia, cosa comune a tutte le avversarie della Roma. Vantano la conquista di una Coppa Uefa, a livello internazionale, e quella di cinque titoli nazionali russi più sette titoli sovietici. L’attaccante Musa e il nuovo acquisto Eremenko, più molti elementi della nazionale russa di Fabio Capello compreso il portiere Akinfeev, sono gli elementi di spicco. Da non sottovalutare le situazioni climatiche che dovranno affrontare gli ospiti dei rossoblu visto anche il calendario della competizione.

Inter, Fiorentina,Torino e Napoli saranno invece le compagini che difenderanno i colori, ma soprattutto il ranking,  nazionali in Europa League. Tutte e quattro le squadre possono ritenersi soddisfatte di un sorteggio che è stato benevolo.

Gruppo B per il Torino di Ventura: Copenaghen, Bruges e Helsinki le avversarie. Al di là del Copenaghen, l’anno scorso avversario ostico per la Juventus di Conte in Champions, le altre formazioni dovrebbero creare ben pochi grattacapi ai “granata”. Il Bruges ha un passato non troppo lontano ad alti livelli, apparizioni sia in Coppa Campioni che in Champiosn e una semifinale in Coppa Uefa negli anni ’90, l’Helsinki sembra aver poco da dire nonostante l’importanza a livello nazionale.

Gruppo F per l’Inter di Mazzarri: Dnipro, Saint-Etienne e Qarabag le avversarie. La formazione più ostica è di sicuro il Saint-Etienne, compagine francese che viene da un’ottima stagione.A livello nazionale i bianco verdi vantano ben dieci titoli mentre in Europa hanno raggiunto una finale di Coppa Campioni nel 1975-76, persa contro il Bayern Monaco. Dnipro e Qarabag preoccupano soprattutto per le situazioni politiche di Ucraina e Azerbaigian in cui dovranno giocare i nerazzurri.

Gruppo I per il Napoli, escluso dalla Champions dopo i preliminari: Sparta Praga, Young Boys e Slovan Bratislava le avversarie.

Squadra abituata alle competizioni europee lo Sparta Praga di Lavicka: negli anni novanta comincia a partecipare con frequenza alla Coppa Campioni per poi conoscere un nuovo periodo di oblio a livello internazionale. Molta fama nazionale per gli svizzeri dello Young Boys ma poca conoscenza, nonostante le reiterate partecipazioni in Europa League, nella scena internazionale. Una Coppa delle Coppe per lo Slovan Bratislava in un Palmares che annovera molti più successi nell’era cecoslovacca che in quella slovacca.

Gruppo K infine per i viola di Montella: Paok, Guingamp e Dinamo Minsk le avversarie.

Paok molto più famoso in Europa e nel Mondo per i calore, e a volte non solo, dei propri sostenitori, spesso protagonisti di coreografie mozzafiato nello Stadio Toumba di Salonicco.La squadra greca ha partecipato diciannove volte all’Europa League/Coppa Uefa. L’En Avant Guingamp invece ottiene la sua prima qualificazione conquistando, per la seconda volta nella propria storia, la Coppa di Francia. Sembra che la Dinamo Minsk sia la formazione più svantaggiata del gruppo.