Il Chelsea vince 1-0 in casa contro il Crystal Palace, nel derby forse meno sentito di Londra, e conquista aritmeticamente il titolo di Campione della Premier League.

Per i “blues” è il quinto titolo nazionale, il terzo sotto la guida di Josè Mourinho che entra di diritto nella storia di un club diventato vincente solo negli ultimi anni. Nell’era Abramovich,cominciata nel 2003, il club londinese ha conquistato in totale 14 trofei di cui 4 Premier League: il trionfo di domenica è il secondo stagionale contando la Coppa di Lega conquistata a Marzo nella finale contro il Tottenham.

Mourinho è tornato lo “Special One”, capace di monopolizzare forse il campionato più difficile del mondo già dalla partenza, senza mai lasciare alle inseguitrici grandi speranze di rimonta.

Una cavalcata trionfale, quella del Chelsea, che forse aiuta a dimenticare l’opaca prova in Champions dei Blues, usciti agli ottavi contro il Psg, e consente all’allenatore portoghese di strappare un contratto fino al 2019 con la “busta paga” più alta del mondo del calcio, sezione allenatori. Tredici punti dietro s’infiamma la lotta per il secondo posto tra Arsenal e Manchester City: gli uomini di Pellegrini vincono al White Hart Line 1-0 contro il Tottenham, i Gunners rispondono con un secco 3-1 in casa dell’Hull City. Le due squadre sono appaiate a settanta punti ma l’Arsenal deve recuperare un turno e ha la possibilità, a tre turni dalla fine, di ipotecare la seconda piazza dopo una stagione per gran parte deludente. Quarta piazza, ultima valida per l’ingresso in Champions, occupata dal Manchester United, sconfitto in casa dal West Bromwich Albion, con quattro punti di vantaggio da un redivivo Liverpool, salvato da un gol di Gerrard che vale tre punti in casa contro il Qpr, ormai condannato ad un mesto ritorno in Premiership. Serrata la lotta per non retrocedere che vede cinque squadre in piena lotta: il Sunderland, terz’ultimo, ha 33 punti e solamente due di distacco dall’Aston Villa, addirittura quattordicesimo. Rischiano, a parte Sunderland e Aston Villa, anche Newcastle, Leicester e Hull City.

Passiamo alla Liga dove un Barcellona esagerato punisce con 8 reti il povero Cordoba, fanalino di coda del campionato. I catalani, con quasi tutti i titolari nonostante l’incombente sfida di Champions contro il Bayern Monaco, danno spettacolo al Camp Nou grazie alle reti di Messi, due, Suarez, tripletta, Neymar, Rakitic e Piquè. La risposta del Real non tarda ad arrivare, sull’ostico campo del Siviglia, grazie ad un 3-2 targato Cristiano Ronaldo. La tripletta del portoghese permette ai “blancos” di rimanere a due lunghezze dalla vetta e a lui di tornare in cima alla classifica marcatori. Terza piazza per l’Atletico Madrid, ormai staccato di nove punti, che non va oltre allo 0-0 in casa contro l’Athletic Bilbao. Quarto il Valencia, che si avvicina ai “colchoneros”, vittorioso per 3-1 sull’Eibar.

Altra “corsa a due” quella tra Lione e Psg in Ligue 1. I Parigini rimangono con tre punti di distacco in vetta al campionato vincendo 2-0 sul campo del Nantes grazie all’ottima prestazione di Ibrahimovic e Cavani. Il Lione però non ha alcuna intenzione di mollare e vince con lo stesso risultato contro l’Evian: Lacazette e Grenier i marcatori. A tre turni dalla fine e con un calendario di sicuro non proibitivo sembra però complicato ipotizzare un tracollo della squadra allenata da Blanc.

Sempre più terzo il Monaco che trionfa 4-1 sul Tolosa nonostante il ritorno alla vittoria del Marsiglia di Bielsa, 2-0 sul campo del Metz, ora quarto a pari merito con il Saint Etienne.

Infine la Bundesliga dove il Bayern Monaco è già campione dalla settimana scorsa. Proprio gli uomini di Guardiola, in forte difficoltà viste le tante assenze, cadono contro il in casa del Bayer Leverkusen 2-0. Pareggia il Wolsfburg 2-2 contro l’Hannover e vede avvicinarsi pericolosamente, a soli due punti di distacco, il Borussia Monchengladbach, vittorioso in trasferta contro l’Herta Berlino.