Il Bayern Monaco si laurea campione di Germania con quattro turni d’anticipo, una vittoria divenuta scontata già dalle prime battute della Bundesliga che è stata dominata dai bavaresi dall’inizio alla fine, con qualche piccola sbavatura.

I numeri della squadra di Guardiola, arrivati alla trentesima giornata di campionato, sono impressionanti: 24 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte (ovvero le piccole sbavature) con 77 gol fatti e 13 subiti. Per il club di Monaco è il terzo campionato vinto di fila, cosa già successa in altre tre occasioni: dal 1972 al ’74, dal 1985 al 1987 e dal 1999 al 2001.

Nessuno però è riuscito mai a vincerne quattro di fila nel campionato tedesco, prossimo obiettivo di Guardiola&co. Sabato la vittoria contro l’Herta Berlino grazie al gol di Schweinsteiger ( ottavo titolo per il centrocampista tedesco su 13 disputati con i bavaresi) che è divenuta fatidica grazie alla sconfitta del Wolsfburg, secondo in classifica, ai danni del Borussia Monchengladbach. Intanto ai tifosi delle altre compagini della Bundesliga non rimane che affidarsi a qualche sfottò sul web legati alle foto di Marienplatz, piazza dove i tifosi del Bayern sono soliti festeggiare le proprie vittorie, completamente vuota nonostante il traguardo raggiunto. Qualcuno spiega che la tifoseria ha deciso di scatenarsi solo quando il campionato sarà chiuso, così da lasciare i giocatori concentrati sulla Champions League. Qualcuno, anche dalle nostre parti, storce il naso: troppa abitudine a vincere.

 

Passiamo in Premier dove il Chelsea invece fallisce la possibilità di festeggiare in anticipo un titolo ormai scontato. Nel big match di giornata Mourinho sfida l’Arsenal secondo, del “nemico” Wenger, ma non va oltre lo 0-0. Sono 10 le lunghezze tra la capolista e l’Arsenal e il City appaiati a quattro giornate dalla fine ma con i Gunners che dovranno recuperare un turno in settimana. Anche se vincesse sarebbe difficile ipotizzare una riapertura dei giochi comunque i Blues dovranno rimandare i festeggiamenti di una o due partite. Ormai nel ghiaccio il quartetto di testa, chiuso dal Manchester United che gode di un vantaggio di ben 8 punti dal Liverpool quinto (anche i Reds dovranno recuperare una partita). Van Gaal perde sonoramente a Liverpool, sul campo dell’Everton, per 3-0 mentre il City di Pellegrini supera 3-2 l’Aston Villa con qualche difficoltà.

 

Si passa in Francia dove Psg e Lione continuano a correre a braccetto in testa alla classifica. Una situazione di stallo che è destinata a durare molto poco visto l’impegno infrasettimanale dei parigini in casa contro il Metz, penultimo in classifica, che potrebbe significare un +3 fondamentale. Proprio il Psg nell’ultimo turno è riuscito a demolire con un sonoro 6-1 il Lille, ormai lontano dalle zone “europee”. Di tutta risposta il Lione è uscito dallo stadio del Reims con un rocambolesco 4-2. Sempre più terzo in solitaria il Monaco che batte 3-0 il Lens in trasferta e si porta a 62 punti, sei dal vertice e quattro sopra il Saint Etienne. In caduta libera invece il Marsiglia che inizia a mal sopportare i lati negativi del “Loco” Bielsa e si vede superarare per 5-3 dal Lorient al Velodrome.Per i bianco blu quinto posto in classifica a due sole lunghezze dal Bordeaux sesto.

 

In Spagna la lotta al vertice tra Barcellona e Real Madrid passa in secondo piano davanti ad un caso bizzarro e quanto mai intricato: l’Almeria. La squadra andalusa, tra l’altro vittoriosa la sua ultima partita contro l’Eibar in casa, è al centro di un disguido che ha i connotati dell’assurdo, visto il livello di professionalità della Liga, e che rischia di falsare il campionato intero: secondo la Liga de Futbol Profesional, Lfp, i punti dell’Almeria sarebbero 31 , in zona salvezza a due sole lunghezze dalla zona retrocessione, mentre per la Rfef, federcalcio spagnola, i suoi punti sarebbero 28, in piena zona retrocessione. Il problema deriva da una lotta tra i due organi che va avanti da mesi e non accenna a placarsi: secondo la federcalcio il club sarebbe reo di non aver pagato in tempo i diritti di formazione di un calciatore preso in prestito nel 2010 dall’Aalborg, formazione danese, facendosi denunciare da quest’ultima e ricevendo quindi una penalità di punti che la Liga però non riconosce trovando la sanzione esagerata. Si parla in effetti di qualche migliaio di euro, cifre minime per il mondo del calcio, e il club andaluso si fa forte dell’appoggio della Liga per non avere alcuna penalità nel punteggio sfruttando i rapporti quanto mai tesi con la Federcalcio. E’ un caso che però potrebbe falsare l’intero campionato: la Liga ha già fatto sapere che se il club dovesse retrocedere, a causa dei 3 punti in meno che la Federcalcio conta, iscriverebbe comunque la squadra alla massima competizione nazionale sentendosi rispondere che in quel caso la Federazione bloccherebbe i cartellini dei suoi calciatori. Una situazione quanto meno complicata a sole cinque giornate dalla fine del campionato.

 

Intanto in vetta trionfa il Barcellona nella stracittadina contro l’Espanyol con un 2-0 facile facile. Pronta la risposta del Real Madrid che batte 4-2 il Celta Vigo ancora grazie ad un ottimo Hernandez. Con tutte e due le contendenti occupate in Champions League e solo cinque partite rimaste sarà un forcing finale da brividi.