Scritto da Giovanni Sidoni

Analisi della Ventinovesima Giornata del Campionato di Serie A Italiana

PRIMA POSIZIONE Juventus FC: 70 Pts

Col discorso relativo allo Scudetto che non interessa quasi più a nessuno, vista la netta supremazia della Juventus in una Serie A per il resto decisamente equilibrata, la Ventinovesima Giornata non presenta sorprese in testa.

I bianconeri passano anche contro l’Empoli, nel posticipo casalingo, forti di un netto 2-0 firmato da Tevez e Pereyra, raggiungendo la già sorprendente quota di 70 punti e rimettendo il proprio interesse a Tim Cup e Champions League; per la Serie A, inutile sottolinearlo ancora, i giochi sono già chiusi da tempo.

CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE AS Roma: 56 Pts SS Lazio:  55 Pts AC Fiorentina: 49 Pts UC Sampdoria:  48 Pts SSC Napoli: 47 Pts

Lo scontro delle 12.30 tra Roma e Napoli, nel Sabato di Pasqua, prometteva più di qualcosa da raccontare in chiave Champions League. A spuntarla è la rinata formazione di Garcia: segna Pjianic, nel primo tempo, e conserva Morgan De Sanctis, nel secondo, per l’1-0 finale dell’Olimpico; un Napoli ancora in convalescenza dopo un momento piuttosto negativo ed una Roma solida (come poche altre volte in questo 2015) regalano una bella partita, il cui esito conferma il Secondo Posto della Lupa (56) ed il progressivo distacco dei partenopei anche dal Terzo Posto, a soli 47 punti.

Terzo Posto che resta saldamente nelle mani della Lazio (55): nonostante la pausa per le Nazionali, arrivata proprio nel momento di forma migliore dei biancocelesti, la ripresa regala la settima vittoria consecutiva al gruppo di Pioli, confermando tutto il buono mostrato in questo 2015. Vittima di giornata è il Cagliari di Zeman, non abbastanza solido per fermare gli assalti di Anderson e compagnia e battuto in casa con un secco 1-3. Al gol di Klose, innescato proprio da un’accelerazione del brasiliano, fa eco il pari di Marco Sau, prima del one-man show di Keita, subentrato e capace di procurarsi un paio di rigori (uno realizzato ed uno sbagliato da Biglia), e della punizione di Marco Parolo sul fischio finale. E’ presto per avere la certezza di un duello esclusivamente fra romane per il Secondo Posto, ma l’impressione, vista la condizione della Lazio, è decisamente quella.

Ancora in ballo per qualificarsi alla prossima Champions, dopo un impegnativo scontro diretto pomeridiano, la Fiorentina: la squadra di Montella fa probabilmente fuori dalla corsa la Sampdoria in una partita tesissima, decisa per 2-0 dagli acuti di due uomini arrivati dal mercato invernale (Diamanti e Salah), e si regala un posto al sole a 49 punti. Resta invece a 48 la macchina da gioco di Mihajilovic, non del tutto all’altezza nell’imporre il proprio gioco nel corso degli scontri diretti: per questa stagione, probabilmente, un posto in Europa League resta il risultato più consono alla costruzione espressa.

CORSA PER L’EUROPA LEAGUE Torino FC: 42 Pts AC Milan: 41 Pts

Toro e Milan restano alla porta, scendendo a parlare di una possibile qualificazione alla prossima Europa League, in vista di un difficilmente pronosticabile crollo delle altre nel Finale di Stagione. A 42, dopo la vittoria contro un’Atalanta mai così brutta per 1-2, la squadra granata: segnano Quagliarella e l’infinito Capitan Glik, prima che Pinilla possa riaprire, regalando un finale arrembante ma poco produttivo per la Dea.

Il Milan, dalla sua, supera il Palermo alla Favorita con lo stesso risultato. Finalmente privo di pressioni e con gli obiettivi stagionali ormai quasi del tutto compromessi, il gruppo di Inzaghi gioca spensierato e vede arrivare al gol addirittura Alessio Cerci, subendo il pari di bomber Dybala su rigore e tornando avanti, nel finale, grazie al super Menez di questa stagione.

I punti di distacco dal gruppo che si qualificherebbe per l’Europa restano tanti e la caratura delle formazioni da raggiungere pare davvero superiore ma, con l’imprevedibilità che i Finali di Stagione possono regalare, Toro e Milan restano osservati speciali per una rimonta che potrebbe essere tanto rocambolesca quanto vincente.

META’ CLASSIFICA Internazionale FC : 38 Pts Genoa CFC: 38 Pts (una partita da recuperare) Città di Palermo: 35 Pts US Sassuolo: 35 Pts Udinese Calcio: 34 Pts (una partita da recuperare)  Empoli FC: 33 Pts  Hellas Verona: 33 Pts  AC Chievo Verona: 32 Pts

Chi dovrebbe smetterla di paventare rimonte e possibilità concrete di Europa, invece, siede sull’altra panchina di San Siro. Il “60 % di possibilità di andare in Europa League” dell’Inter, infatti, che Mancini aveva sottolineato nella conferenza stampa precedente all’incontro col Parma, finisce, se mai ci fosse stato davvero, polverizzato sotto un mare di fischi dopo l’1-1 racimolato contro il fanalino di coda della Serie A. Un tiro deviato di Guarin ed un inserimento di Lila, entrambi nel primo tempo, materializzano i peggiori incubi del popolo nerazzurro, ormai rassegnato ad una prossima Stagione lontana dalla competizioni europee: dopo l’impegnativo e dispendioso mercato di Gennaio, parlare di fallimento è addirittura riduttivo, ed il tecnico della formazione in questione non può davvero ritenersi escluso da un pesante giudizio negativo finale.

Insieme all’Inter, a 38 punti e pur con una partita ancora da recuperare, il Genoa: la formazione di Gasperini passa in vantaggio contro l’Udinese(34) con De Maio e si fa riprendere da Thereau, confermando il buon momento dei friulani e mostrandosi, ancora una volta, non ancora pronta per il salto di qualità in questa Serie A.

Tra le altre ormai tranquille, il Sassuolo(35) batte il Chievo(32) con un gol di Berardi, e l’Hellas (33) si fa riprendere in uno spettacolare 3-3 da un Cesena mai domo, mentre l’Empoli(33), come anticipato sopra, si fa superare dalla Juventus allo Stadium; ma questo, in fondo in fondo, Sarri, nella sua precisissima tabella di marcia da ex ragioniere, l’aveva già ampiamente preventivato.

BAGARRE-SALVEZZA Atalanta BSC: 26 Pts AC Cesena: 22 Pts Cagliari Calcio: 21 Pts Parma FC: 10 Pts (3 punti di penalizzazione e due partite da recuperare)

Non accenna a cambiare, se non di pochissimo, la situazione in relegation-battle: il Parma resta staccatissimo, pur riuscendo a fermare di nuovo l’Inter (stavolta addirittura a domicilio, raccogliendo il quarto punto sui suoi dieci totali contro la formazione del Presidente Thohir), mentre il Cagliari, malauguratamente sballottolato tra Zola e Zeman, perde ancora, facendosi battere al Sant’Elia dalla Lazio.

Restano in ballo per l’ultimo posto buono per salvare capra e cavoli, non vedendo segnali di ripresa da parte dei sardi, probabilmente solo Cesena(22) ed Atalanta(26): i demeriti dei bergamaschi superano i meriti della mezza rimonta del 2015 romagnolo, con la Dea capace di farsi battere in casa da un Toro non proprio trascendentale. L’1-2 dell’Atleti Azzurri, oltre che a sottolineare i limiti della gestione-Reja, mostra l’eccesso di nervosismo dell’Atalanta stessa, materializzatosi nell’espulsione finale di Pinilla (che costerà al miglior acquisto del mercato invernale atalantino ben 3 giornate di squalifica).

Il cuore del Cesena, invece, supera i limiti tecnici di una squadra che non accetta di mollare e continua a tenersi appigliata ad un briciolo di speranza: a Verona, contro un Hellas ben messo in campo ed a tratti spumeggiante, il 3-3 finale è figlio di una grande rimonta bianconera. Dopo il triplo vantaggio scaligero, firmato nel primo tempo da una doppietta di Luca Toni e da un gol di Gomez, la ripresa vede il monologo della formazione di Di Carlo: prima Carbonero, quindi Brienza e Succi battono il portiere veronese Benussi, tenendo in vita (seppur in una forse irrimediabile situazione comatosa) la speranza romagnola di non abbandonare una soffertissima Serie A.

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