Era terminata da cinque anni la seconda Guerra mondiale e l'Europa era ancora lacera ed affamata quando Francisco Ferreira, allenatore portoghese del Benfica, riuscì ad ottenere in omaggio una partita di calcio con il Grande Torino, di cui era Capitano il leggendario Valentino Mazzola.

La partita si svolse a Lisbona il 3 maggio 1949 con alta temperatura e con 40 mila spettatori, che furono felici di vedere e di ammirare nello stadio Nazionale di Jamor la loro buona squadra giocare con la squadra eccellente Torino, che spesso non solo vinceva, ma stravinceva. Una volta addirittura vinse l'incontro con Alessandria battendola per 10 a 0.

In quell'epoca in Portogallo vigeva la dittatura di Salazar, che somigliava un po' a quella che aveva avuto l'Italia con il fascismo di Benito Mussolini.

Il grande Torino sconfisse il Benfica per 4 a 3, ma per essere precisi il Torino, quando stava stravincendo, per simpatia verso Ferreira e i tifosi portoghesi non volle umiliare il Benfica ed i suoi tifosi. I portoghesi capirono il generoso comportamento degli ottimi ed umani giocatori del Grande Torino e rimasero anche abbagliati dal modo energico di giocare dei campioni italiani.

Purtroppo il 4 maggio 1949, durante il viaggio di ritorno a Torino, l'aereo precipitò sulla collina della Basilica di Superga, dove morirono 31persone tra giocatori, dirigenti, accompagnatori, piloti, giornalisti. Il Portogallo, Benfica e i suoi tifosi non hanno mai dimenticato i bravissimi campioni di calcio del Grande Torino, infatti spesso si recano a Superga, dove sono i resti dell'aereo, per pregare per loro, ricordando il modo di giocare e vincere le partite, che entusiasmavano tifosi ed avversari.

Vanno a Superga anche moltissimi giovani portoghesi, che, pur non essendo allora nati, sono rimasti entusiasti nell'apprendere e nel vedere tramite film le gesta del Grande ed indimenticabile Torino.