Scritto da Antonio Bartalotta
Foto: Matchnews

Una disfatta annunciata, ma nessuno si aspettava tanto!

Roma - La Roma in una serata dal clima primaverile è messa di fronte ad una prova che si presenta molto ardua dopo la netta sconfitta subìta lunedì in campionato contro la Sampdoria. L’umore è a terra, ma i tifosi romanisti non tradiscono mai e si presentano al loro posto!

In Europa il risultato acquisito all’andata (1 a 1) può determinare un vantaggio, considerando le due possibilità a disposizione dei giallorossi (vittoria e pareggio con il punteggio di 0 a 0).

All’Olimpico però si presenta una Fiorentina gasata e al completo. I viola sono reduci da una bella vittoria in campionato contro il Milan, maturata negli ultimi dieci minuti del match in rimonta.

Chi passerà stasera accederà ai quarti di finale, un risultato a cui entrambe le squadre ambiscono. I viola si presentano con un inconsueto 3-5-2 con Babacar e Salah schierati come punte. Gomez è totalmente recuperato, ma mister Montella preferisce non schierarlo dal primo minuto.  La Roma si presenta invece con il solito 4-3-3, ma senza Totti al centro dell’attacco e con il tridente formato da Florenzi-Ljajic-Gervinho. A centrocampo torna Capitan Futuro dopo il lieve infortunio subito proprio contro i viola nella partita di andata. In difesa torna Manolas.

Inizia la partita. Anche stavolta la Roma parte veloce, ma il primo tiro pericoloso è della Fiorentina al 4° con Matias Fernandez, la palla sfiora la traversa, Skorupski da però l’impressione di controllare la situazione. Al 7° Holebas commette un fallo ingenuo in area di rigore su Matias Fernandez, l’arbitro turco non ha dubbi, è calcio di rigore! Gonzalo Rodriguez deve tirare due volte per farsi omologare il goal da Cakir. Fiorentina in vantaggio. La Roma va sotto ancora una volta e perde la possibilità di poter anche pareggiare la partita e si vede costretta a vincere. Al 17° grande occasione per la Roma. A seguito di un calcio d’angolo, Torosidis colpisce di testa indisturbato al centro dell’area, ma la palla sfiora di pochissimo il palo. Un minuto dopo la Roma sprofonda letteralmente nel baratro. Subisce il secondo goal dopo una grave errore di Skorupski. Il portiere polacco per sventare un corner serve Marcos Alonso che insacca in rete facilmente a porta vuota. La Fiorentina in campo fa quello che vuole mentre la Roma resta a guardare. I tifosi sono sconcertati. Al 22° i viola siglano il terzo goal con Josè Maria Basanta, è la disfatta per i giallorossi. Nello stadio l’atmosfera è surreale, molti tifosi lasciano gli spalti e i giocatori vengono fischiati sonoramente. In curva si notano evidenti contestazioni. Per i romanisti allo stadio la partita non ha più alcun senso e si teme il peggio. Il primo tempo termina con la Fiorentina in vantaggio per 0 a 3. In Curva Sud vengono esposti due striscioni eloquenti: "Mercenari cambiate mestiere" e "Roma s'è rotta er xxxx, a presto!” Quest’ultimo suona inequivocabilmente come una minaccia. Contemporaneamente all'esposizione dei due striscioni, il settore dei tifosi più accesi, che fino a quel momento avevano comunque incitato la squadra, si svuota completamente. Nessuno, all’interno dello stadio, ricorda un precedente simile.

In apertura della seconda frazione di gioco Salah per poco non realizza la quarta rete. Il forte attaccante egiziano s’invola sulla fascia destra seminando tutti i difensori giallorossi, stavolta è la traversa a salvare la porta di Skorupski. Le occasioni per i viola si susseguono a ritmo incessante e la Roma rischia continuamente di aumentare il passivo già molto pesante. La partita scivola stancamente verso l'epilogo e la Fiorentina sembra non voler infierire più di tanto sui giallorossi, ma al 77° due episodi da segnalare: il secondo palo di Salah e il rientro nello stadio di tutta la Curva Sud. La contestazione è fortissima.

La partita termina senza emozioni con lo stesso punteggio del primo tempo. La Roma ormai è alla resa dei conti con i suoi tifosi che pretendono di sapere la verità. A fine partita costringono i calciatori ad andare sotto la curva, il clima è da alta tensione. Non si escludono nei prossimi giorni scenari che all’inizio dell’anno erano impensabili. Tutti gli addetti ai lavori attendono con curiosità le dichiarazioni del post partita di mister Garcia, ma è Sabatini a parlare e ad assumersi tutte le responsabilità affermando "ora non scappo, ma dopo gli errori fatti a gennaio, nei prossimi mesi rifletterò sul mio futuro". E' il preludio alla fine di un ciclo?

 

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