Trenta mesi, tanto è passato tra l’ultima coppa sollevata da Josè Mourinho. alla guida del Real Madrid, e quella che ha sollevato domenica alla guida del Chelsea: i Blues si aggiudicano il primo trofeo nazionale britannico, primo in ordine cronologico se si esclude il Charity Shield (la nostra Supercoppa Italiana per intenderci). La squadra dello SpecialOne s’impone per 2-0 sul Tottenham di Pochettino in un derby tutto londinese meritatamente conquistato dal Chelsea: marcatori John Terry e il solito Diego Costa.

La felicità dell’allenatore portoghese, da troppo a lungo a secco di vittorie, fa sorridere i tabloid e apre alla possibile conquista, per lo meno, di un interessantissimo “double”: si ferma infatti il Manchester City di Pellegrini che cade sotto i colpi del redivivo Liverpool di Brendan Rodgers, uscito tra l’altro anche dall’Europa League. Protagonista assoluto Philippe Coutinho autore di una rete e di molte giocate strabilianti: se troverà la continuità che ad Anfield molti sognano potrebbe davvero diventare un grandissimo giocatore. Rimangono cinque i punti di ritardo dal Chelsea quindi per il Manchester City con i blues che devono recuperare una partita e portarsi virtualmente a +8. Trionfa l’Arsenal dopo la figuraccia interna negli ottavi di Champions e si mantiene al terzo posto seguito dal Manchester United, vittoria per 2-0 sul Sunderland, e proprio dai Reds di Anfield.

Si ferma invece, contro ogni pronostico, il Real Madrid dopo un’ottima prova in Champions contro lo Schalke: a bloccare i madrileni ci pensa il “sottomarino giallo”, Villareal, che strappa un 1-1 al Bernabeu. Mattatore della serata Luciano Vietto, attaccante argentino dalle grandi aspettative, mentre sono in ombra le grandi star di Carlo Ancelotti. Si porta quindi a due punti di distanza il Barcellona di Luis Enrique grazie al 3-1 sul campo del Granada con l’ennesima rete di un Suarez in forma straripante. Pareggio anche per l’Atletico, ormai ben lontano dalla vetta, che non va oltre lo 0-0 in casa del Siviglia.

“Match point” mancato invece dalle parti di Parigi dove il Psg, orfano di Ibrahimovic, non riesce a superare il Monaco, che viene da una stupenda prova contro l’Arsenal in Champions, e rimane un punto dietro alla capolista Lione. Lione che incredibilmente scivola a Lille e dà la ghiotta occasione ai parigini di riprendersi un primo posto che manca da mesi. Senza Ibra però il Psg stenta a decollare anzi, molto spesso rimane a secco e l’occasione non è stata sfruttata. Cade anche il Marsiglia in casa contro il Caen mentre con i tre punti avrebbe potuto rientrare di prepotenza nella lotta al titolo: adesso i punti dalla prima posizione sono quattro, distanza assolutamente ancora non proibitiva.

Passiamo in Germania dove il copione della Bundesliga sembra  continuare senza grandi intoppi verso un finale che dire scontato sarebbe poco: Il Bayern di Guardiola, che professa amore e volontà di rimanere nel club bavarese, vince per ben 4-1 sul povero Colonia. Ancora sorprendente, a modo suo, il Wolsfburg che s’impone per 5-3 in casa del Werder Brema e rimane a otto punti dal Bayern Monaco. Segnaliamo la quarta vittoria consecutiva del Borussia Dortmund, ufficialmente uscito dal tunnel di risultati negativi che lo ancorava in una pericolosa zona retrocessione. I gialloneri, dopo una prova difficile in Champions contro la Juventus, s’impongono per 3-0 sullo Schalke 04 e si lanciano ad un folle inseguimento della zona Europa che adesso dista ancora ben dodici punti: sembra una cosa impossibile ma con Klopp mai dare niente per scontato.