Si parte dalla Bundesliga dove va in scena la 21esima giornata. Il campionato tedesco, ormai già virtualmente deciso (e anche qualcosa di più che “virtualmente”) , si riscopre anche divertente: 38 gol in nove partite, numeri che la Serie A purtroppo ,molto spesso, si sogna. Gran parte del merito lo diamo al Bayern di Guardiola che riprende in mano il proprio 2015 e rifila un imbarazzante 8-0 all’Amburgo con doppiette di Robben, Muller e Gotze, gol di Lewandowski e Ribery.

Definirla una gara a senso unico sarebbe quasi riduttivo, un pensiero va non solo ai poveri tifosi dell’Amburgo, invischiato nella lotta salvezza, ma anche a tutti i “fantallenatori” che avevano riposto le proprie speranze sul portiere Drobny. “Match of the week” Leverkusen-Wolsfburg, che si conferma seconda forza del campionato, finita 4-5 con un caso curioso: il coreano del Leverkusen Heung Son si scatena con una tripletta mentre per il Wolsfburg il tedesco Dost risponde addirittura con un poker. Vince ancora, segnando la propria rinascita definitiva, il Borussia Dortmund che s’impone 4-2 sul Mainz grazie ad una superba prestazione di Reus, diventato ormai idolo indiscusso dopo il rinnovo di contratto fino al 2019 nonostante le sirene straniere.

Manca il colpo del possibile k.o. al campionato il Lione che non approfitta dei passi falsi di Psg e Marsiglia.

Il club di Aulas non va oltre al pareggio contro il Lorient. Stesso risultato per il Marsiglia in casa contro il Reims e il Psg contro il Caen: il suicidio dei ragazzi di Blanc, in vantaggio di due gol fino all 89’, è clamoroso nonostante la sfortuna di rimanere in nove uomini per un doppio infortunio. Il Caen riesce a recuperare in tre minuti lo svantaggio e ferma il club di Parigi a -2 dalla vetta.

Niente Premier League nel fine settimana in Inghilterra, al centro dei riflettori la F.A. Cup. Il Liverpool di un redivivo Balotelli riesce ad accedere ai quarti di finale grazie alle reti di Lallana e Sturridge sull’ostico campo del Crystal Palace. Fuori dalla competizione, con un brutto tonfo e quattro reti incassate, lo Stoke City a discapito del Blackburn (che gioca in Championship). Avanti il West Bromwich Albion che riesce a battere la sorpresa dell’anno West Ham, in dieci gran parte della partita per il rosso ad Amalfitano. Passa anche il Reading in una sfida tutta di Championship contro il Derby County. Completano il tabellone l’Arsenal, 2- al Middlesbrough, l’Aston Villa, 2-1 al Leicester, il Manchester United che supera a fatica il Preston, e la favola Bradford. La squadra di League One dopo aver superato incredibilmente il Chelsea, capolista in Premier, trionfa sul Sunderland, altro club della massima competizione nazionale, con un secco 2-0: una fantastica favola che non vuole finire.

Infine la Spagna dove Ancelotti deve ricomporre i pezzi di un Real distrutto nel derby madrileno della scorsa giornata. La squadra del tecnico italiano riesce a superare di misura, 2-0, il Deportivo La Coruna in un clima surreale dove si sente ben più di qualche fischio. A decidere il match Isco e il solito Benzema. Più netta, come del resto il recente stato di forma portava a pronosticare, la vittoria del Barcellona: 5-0 sul malcapitato Levante, con un Messi a livelli stratosferici e un Suarez che torna decisivo con un gol fantastico in mezza rovesciata. Ad aprire le danze, neanche a farlo apposta, era stato il terzo tenore, Neymar. Male invece l’Atletico di Simeone, probabilmente appagato dalla netta vittoria del derby, che cade in casa del Celta Vigo 2-0. Rimane quindi in testa il Real Madrid, seguito ad un punto dal Barcellona, a sette punti di distanza invece i campioni in carica “colchoneros”, che tornano a perdere terreno e punti importanti.