Scritto da Tony Bart
Foto da SKY SPORT

Dopo il caso Zaniolo e la cocente eliminazione in Coppa Italia ad opera della Cremonese, la Roma cerca di ritrovare la giusta condizione fisica e psicologica che sembrava aver riacquisito nelle prime uscite dell’anno.

I rumors intorno alla squadra sono ancora molto assordanti, ma Mourinho saprà trasmettere ai suoi giocatori le giuste parole volte a recuperare terreno almeno in Campionato e successivamente in Europa League. Le rivali per un posto in Champions League per la prossima stagione sono tutte lì. Inter e Atalanta sembrano avere un passo in più, La Roma se la dovrà giocare con Lazio e Milan, due resteranno fuori.

Nella ventunesima giornata del Campionato di Serie A, all’Olimpico si presenta l’Empoli di Paolo Zanetti, un allenatore molto preparato tecnicamente che sa ben mettere in campo le sue squadre. I toscani si trovano perfettamente posizionati a metà classifica e, al momento, non temono alcun rischio di retrocessione. In avanti schiera i suoi gioielli più preziosi Bandinelli, Caputo e Baldanzi, quest’ultimo in odore di Nazionale molto seguito da mister Mancini.

Mourinho schiera quella che si può definire la squadra titolare. Il mister ha ricevuto molte critiche dopo l’eliminazione in Coppa Italia proprio per non aver schierato sin dai primi minuti i suoi giocatori più titolati. Kumbulla e Celik siedono in panchina e in molti pensano che proprio loro hanno generato, con errori clamorosi, la sconfitta e la conseguente eliminazione della Roma in Coppa Italia, forse un segnale di Mourinho ai due giocatori?

Emozioni a mille nel corso dell’Inno giallorossi, molti tifosi dell’Empoli riprendono lo spettacolo con i propri telefonini, una tifoseria a cui nessuno farebbe a meno una volta giunti qui. L’Empoli non concede alla squadra di casa la abituale parte del campo, i giallorossi attaccano verso la Sud e forse è un buon auspicio perché dopo soli due minuti la Roma passa in vantaggio con Ibanez! Perfetto il calcio d’angolo di Dybala, il brasiliano incorna schiacciando il pallone a terra, niente da fare per Vicario. Passano soli pochi minuti e al 6’ stesso copione. Calcio d’angolo di Dybala, ma stavolta ad incornare di testa è Tammy Abraham! Roma 2 Empoli 0! Nei primi minuti del match la Roma sembra una squadra rigenerata, veloce, tecnica e pragmatica. L’Empoli reagisce bene allo shock iniziale e dimostra di voler recuperare la partita. I giallorossi sono però in giornata di grazia. Le loro geometrie disorientano i giocatori in maglia blu. Davanti, Dybala e Abraham sembrano incontenibili e la difesa empolese barcolla. Nella parte finale del tempo l’Empoli prende coraggio e si fa pericoloso dalle parti di Rui Patricio. Nel frattempo si scalda Solbakken, Dybala mostra segnali di affaticamento. 

La Roma inizia la ripresa con un’azione roboante. Bravo Vicario ad intercettare tre tiri consecutivi a distanza ravvicinata di Dybala, Mancini e Abraham. I ritmi si assestano e i giallorossi si limitano al controllo della partita senza mai tralasciare le ripartenze. Ma la Roma intorno alla metà del tempo passa dal controllo al contenimento. L’Empoli si fa più insidioso e fa girare bene la palla creando spazi per i suoi attaccanti nella trequarti romanista. Nei minuti finali si vedono due squadre stanche che si affidano alle giocate dei singoli. Mourinho non da corso a sostituzioni in avanti, Abraham resta un punto fermo della sua squadra. Belotti e Solbakken si scaldano fino alla fine. L’arbitro Dionisi, che ha ben diretto la gara, dopo quattro minuti di recupero, manda tutti negli spogliatoi.

Una Roma che ha voluto chiudere la partita con determinazione nei primi minuti di gioco. Una vittoria che fa bene al morale dopo la disfatta in Coppa. I tifosi escono contenti dallo stadio, ma l’amaro in bocca rimane e se ne accorge Mourinho che nel post partita, in modalità criptata come usa fare, parla di capire, di non capire e di far finta di non capire riferendosi un pò a tutti, dalla stampa ai tifosi. Ma il mister giallorosso "per capire" dovrebbe riferirsi alla storia di Roma, la Roma antica, quella dei gladiatori, degli imperatori e delle arene. Dovrebbe immaginare l'Olimpico come se fosse il Colosseo dove il pollice verso ha un significato preciso e facile "da capire" un gesto che ha assunto nella nostra cultura un significato chiaro e lapidario: condanna. Il gesto della mano usato dalle folle nell'antica Roma per decidere la sorte di un gladiatore sconfitto ecco, la chiave di volta "per capire" i fischi ai giocatori della propria squadra da parte dei tifosi, unici anche in questo perchè loro lo capiscono, ma sanno anche che non è facile "da capire" per chi non conosce la storia di Roma!

Roma-Empoli 2-0

Marcatori: 2′ Ibanez (R), 6′ Abraham (R)

Ammoniti: Zalewski (R), Bove (R), Mourinho (R), Henderson (E)

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, El Shaarawy; Dybala, Pellegrini; Abraham.
A disposizione: Svilar, Boer, Kumbulla, Llorente, Oliveras, Celik, Camara, Bove, Tahirovic, Belotti, Solbakken, Volpato.
Allenatore: Mourinho.

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Ebuhei, De Winter, Luperto, Parisi; Akpa Akpro, Marin, Bandinelli; Baldanzi; Caputo, Satriano.
A disposizione: Perisan, Ujkani, Walukiewicz, Stojanovic, Cacace, Degl’Innocenti, Haas, Henderson, Fazzini, Guarino, Vignato, Pjaca, Cambiaghi, Piccoli.
Allenatore: Zanetti.

ARBITRO: Dionisi. ASSISTENTI: Bresmes - C. Rossi. IV UOMO: Marinelli. VAR: Maresca. AVAR: Muto.

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