Scritto da Bruno Bertucci

Il Mondiale in Qatar è alle porte e - nonostante le numerose polemiche - è atteso da migliaia di tifosi sparsi per il globo terrestre. La passione per il calcio supera qualsivoglia tipologia di problematica ma quanto costa ai Paesi organizzatori la preparazione all'evento? Questo torneo sarà il più costoso della storia ma non solo è anche la coppa in cui gireranno i maggiori capitali provenienti da diritti televisivi e sponsorship.

Qatar 2022 è costato al Paese ospitante ben 229 miliardi di euro superando ampiamente Brasile 2014 - che ha avuto costi per 15.6 miliardi di euro. Come mai questa nazione ha deciso di investire nel calcio? Da dove ha inizio questa storia? Il tutto ha inizio nel 2015 quando un certo Xavi ha deciso di concludere la sua carriera nell'Al-Saad; da quel momento ci si è appassionati al calcio e ad un modus operandi completamente diverso. La scuola catalana ha messo piede in Asia ed ha esportato il proprio credo. In Qatar è nata una delle accademie più prolifiche e nel 2019 Xavi è diventato allenatore dell'Al-Saad. Paradossalmente è proprio la squadra di casa ad essere più preparata rispetto alle altre compagini perchè il proprio commissario tecnico (catalano anche lui) ha deciso di programmare delle amichevoli via via sempre più complesse. Felix Sanchez ha vinto la Coppa d'Asia e successivamente ha partecipato alla Copa America, non solo, durante le qualificazioni Mondiali ha deciso di disputare numerose amichevoli con squadre europee che in quei determinati giorni riposavano per esigenze di calendario. Colpo da maestro. Tornando ai meri calcoli economici il terzo Mondiale ad essere costato maggiormente è Russia 2018 (12 miliardi di euro) seguito da Korea/Giappone 2002 (7.3 miliardi di euro) e Germania 2006 (4.5 miliardi di euro). Un prospetto economico che rispecchia il mercato economico e che cerca di battere il ferro finchè è caldo in un settore che sta vivendo numerose polemiche, soprattutto da parte degli ultras. 

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