Scritto da Bruno Bertucci

Paulo Dybala è sceso in campo - per la prima volta dopo l'infortunio - nella gara contro il Torino ed ha acceso una speranza negli animi dei tifosi giallorossi. L'ennesimo sold out da parte della tifoseria romanista non è stato ripagato dalla squadra che ha mancato l'appuntamento con i tanto agognati tre punti; la botta psicologica rimediata nel derby non sembra essersi acuita più di tanto. Per fortuna, a 20 minuti dal termine, la Joya ha calcato il terreno di gioco come fosse un sensei delle terre asiatiche. Colpi di genio e talento smisurato hanno permesso al numero 21 di rientrare sul prato verde prima del fischio di inizio del campionato del mondo.

L'Argentina ha aspettato Paulo, consapevoli che insieme a lui Scaloni ha altrettanti campioni (un certo Messi su tutti). I sostenitori della Roma assisteranno con molto interesse all'albiceleste sapendo che può essere un'arma a doppio taglio; uno stop anticipato della squadra sudamericana potrebbe giovare ai giallorossi ma nuocere al morale del ragazzo, troppo spesso sensibile alle vicende con la rappresentative del suo Paese. Gli argentini, d'altronde, hanno la stessa saudade che si respira in Brasile, forse, anche con un briciolo di passione in più. La squadra diretta dall'ex calciatore della Lazio rientra tra le quattro squadre favorite per la vittoria finale, quindi è altamente probabile che il ragazzo rimanga in Qatar per molto tempo. Contestualmente si intersecano gli interessi di molti club ma con Dybala il discorso cambia perchè al momento è l'unico in grado di poter dare una scossa all'intera squadra. Mourinho ci ha tenuto a sottolineare come la Roma ha bisogno del suo gioiello e lo Special One è consapevole di avere in mano uno dei calciatori più devastanti dell'intera Serie A. Come tornerà dal Mondiale? Anche qui le risposte possono essere vaghe e non precise, perchè se da una parte si avrà la consapevolezza di aver accumulato partite aggiuntive dall'altra potrebbe avere ancora fame per il raggiungimento di obiettivi non centrati con la propria Nazionale. In Patria la concorrenza è elevata, la stessa che ha sofferto in casa Juventus con l'arrivo di Cristiano Ronaldo - che ha di fatto deteriorato i rapporti tra l'ex Palermo e la società di Vinovo. A Trigoria - invece- è lui l'uomo da seguire, l'influencer in grado di spostare gli equilibri di un gruppo intero. Famiglia ripetono spesso i tifosi della squadra capitolina e Josè Mourinho, con il fratello più talentuoso in grado di trainare tutta la compagine. L'invidia viene lasciata da parte perchè quando è in fiducia nessuno può fare a meno di Paulo. L'Argentina ha diversi talenti ma nessuno - eccezion fatta per Leo Messi - ha la tecnica della Joya. Nessuna imitazione di alcun tipo, zero stereotipi. Dybala è tornato: tra un mate e una carbonara.

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