Scritto da Bruno Bertucci

La domanda che in molti si sono posti, in seguito alle parole del tecnico della Roma, è perchè Josè Mourinho utilizzi l'asset a tre invece che il suo modulo preferito; la risposta risiede nei meri risultati agonistici.

Come confermato dal tecnico di Setubal, i giallorossi sono costruiti, al momento, per giocare con con il 3-5-2 (vista anche la mano di Fonseca in questi ultimi anni). Appena giunto nella capitale, lo Special One, ha tentato di schierare il suo 4-2-3-1 con cui ha vinto il triplete nel 2010, sedendosi sulla panchina dell'Inter; con questo schieramento tattico la Roma ha tirato 193 volte segnando appena 20 gol, con un expected gol di 22.60, molti tiri ma una media realizzativa del 10 % (un tiro su dieci va a destinazione), oltre questo ci si è accorti che il terminale offensivo, Tammy Abraham, non riesce a spostare gli equilibri da solo in avanti; nonostante i suoi 11 centri in Serie A l'xG di 13.66 ci racconta di un inizio di campionato con il freno a mano tirato, non solo per il suo core business ma anche per l'altruismo: 3 assist ed un xA di 3.24. Cambiando schieramento tattico, pur non avendo neanche i braccetti laterali in grado di alimentare la manovra di impostazione e quella offensiva, si è passati al 3-5-2 con un miglioramento delle prestazioni non solo del numero 9 ma anche dell'intera compagine.

La media realizzativa aumenta del 17.28 % passando ad un 27.28% che fa ben sperare per il futuro. Mourinho, con questo schieramento, dati alla mano, ha fatto meglio del suo predecessore che non è riuscito a fare nessun gol (avendo però giocato un numero esiguo di match con questo asset tattico). Con la retroguardia a tre Fonseca ha avuto una media realizzativa, circa, del 16 % certificando la poca propensione offensiva dei giallorossi anche nella passata stagione. Nessun confronto con il tecnico precedente ma una miglioria con la difesa a tre si è avuta, soprattutto in fase offensiva. Per quanto riguarda le prestazioni dei singoli, oltre al già citato Abraham, non possiamo che parlare di: Pellegrini (6 gol con un xG di 5.15 e 4 assist con un xA di 4.82), Veretout (4 gol xG di 3.72, 7 assist ed un xA di 4.54) e Mkhitaryan (3 gol e 5 assist con xG di 2.44 e xA di 3.91). Unico neo statistico per Nicolò Zaniolo che in 20 presenze ha segnato 2 reti (xG di 4.12) ed 1 assist (xA di 1.07) ma è il secondo calciatore per chilometri percorsi dell'intera squadra capitolina. Il lavoro di JM per il reparto offensivo si vede, soprattutto, in fase di impostazione con Mancini ed Ibanez primi per quanto riguarda i passaggi riusciti a partita, rispettivamente 49 e 48.

Gli allenamenti intensivi, per questo reparto, dunque stanno ottenendo buoni risultati ma potrebbero e dovrebbero migliorare per ciò che concerne la fase di interdizione, ancora troppo frivola in alcuni frangenti. La manovra di ripiego comincia a vacillare, soprattutto, da quei giocatori offensivi che dovrebbero regalare qualche sorriso in più al tecnico e che non dovrebbero costringere i colleghi più arretrati a sopperire a tali defezioni; è il caso di Zaniolo che perde circa 4 palloni a partita subendo solo (in media) 2 contrasti a gara o Tammy Abraham che ne perde, circa, 2.6 ad incontro. La qualità degli interpreti, come dichiarato dall'allenatore stesso, deve far riflettere ed il dato del giocatore incaricato di essere il penultimo difendente è eloquente: Mancini, che è un marcatore ruvido, provoca 0.9 offside a partita, quindi circa due a partita; segue Ibanez con 0.8 mentre un leader come Chris Smalling appena 0.3, ergo per vedere l'inglese fare l'ultimo uomo in un frangente fondamentale bisogna aspettare in media 4 partite ma il britannico è anche il primo per palle spazzate (3.2) seguono Ibanez (3.1) e Mancini (2.3). Dati alla mano, infine, certificano una Roma con un atteggiamento troppo remissivo per poter lottare per le posizioni che contano, i capitolini sono infatti la quart'ultima squadra per tiri effettuati a partita (10.4) peggio di lei hanno fatto solo Napoli (che però ha una emdia realizzativa molto più alta), Torino e Fiorentina mentre è al nono posto per falli concessi (terza se si considerano le squadre del vertice dietro a Juventus ed Atalanta) e quindicesima per falli subiti. 

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