All’Olimpico, dopo la brillante quanto convincente performance contro l’Atalanta che ha lasciato strascichi di polemiche roventi, arriva la Sampdoria.

Una squadra, quella blucerchiata, con un andamento molto altalenante e discontinuo nei risultati, ma proprio per questo un team a cui bisogna dedicare la dovuta attenzione. Mourinho è il primo ad avere tale convinzione e mette in campo una squadra aggressiva, ma nello stesso tempo molta attenta nel reparto difensivo. I giallorossi si presentano nella formazione che può definirsi titolare, a parte l’indisponibilità di capitan Pellegrini ancora fermo per infortunio. Dall’altra sponda mister D’Aversa, consapevole del buon momento della Roma, si copre, ma poi non così tanto.

La partita inizia con la Roma determinata e decisa ad aggredire gli ospiti sin dai primi minuti. Un'improvvisa incursione di Zaniolo fa capire subito agli avversari lo stato di forma del gioiello giallorosso. La Samp però reagisce e cerca di fare la partita. La Roma è padrona del campo, ma appare molto imprecisa nei passaggi. Nel primo quarto d’ora, dopo un inizio di grande energia, non riesce ad impensierire la squadra genovese e non si annota nessun tiro nello specchio della porta difesa da Falcone. Neanche la Samp fa registrare pensieri per Rui Patricio. La partita si gioca stranamente a centrocampo dove sbagliano tutti continuamente. La prima azione pericolosa degna di nota dei giallorossi si presenta al 30’ quando, grazie ad una velocissima ripartenza, arriva con tre uomini davanti a Falcone, ma l’azione perde forza e non viene finalizzata da Zaniolo dopo una buona triangolazione avviata da Veretout. Il primo tiro in porta è della Samp al 36’ con un tiro da fuori di Gabbiadini, occasione scaturita da un errore di Vina. Un minuto dopo la Roma si rende pericolosa con Abraham che sfrutta un cross dalla destra di Karsdorp, la palla viene colpita male dal britannico e vola alta sopra la traversa. La Roma entra con difficoltà nell’area doriana, non riesce a trovare i varchi giusti e si espone alle ripartenze della Samp. Il primo tempo termina, dopo tre minuti di recupero, a reti inviolate, ma la Samp di D’Aversa probabilmente capisce che nel secondo tempo potrà usare di più.

Per la Roma la seconda fazione di gioco inizia con una sostituzione, Felix al posto di Abraham che ha risentito del colpo subito nei primi minuti del primo tempo, niente cambi per gli ospiti che al 53’ si rendono subito pericolosi con Augello che effettua un cross nell’area giallorossa dove trova pronto Candreva che colpisce il palo e per poco non realizza il goal del vantaggio. Al 62’ doppio miracolo di Falcone nella stessa azione. Si accentra Zaniolo e sferra un fendente che l’estremo difensore blucerchiato respinge al centro dell’area dove c’è Felix che batte a botta sicura, ma il doriano respinge ancora e sventa un forte pericolo per la sua porta. Al 67’ due sostituzioni per i giallorossi, entrano El Shaarawy e Shomurodov rispettivamente per Vina e Veretout. L’effetto dei cambi si vede al 72’ quando la Roma va in goal con il n. 14 Eldor Shomurodov! Azione battente dei giallorossi, la palla vaga al centro dell’area blucerchiata, l’attaccante uzbeko risulta il più lucido di tutti mettendo la palla in rete con un delizioso diagonale. Roma in vantaggio! Al 76’ doppio cambio anche per la Samp, in campo Quagliarella e Ciervo per Caputo e Bereszynski. La festa dei tifosi giallorossi dura solo qualche minuto, all’80’ la Samp pareggia i conti con Gabbiadini grazie ad una azione molto confusa davanti agli occhi di Rui Patricio. Un calo di attenzione che costa molto caro ai giallorossi. Il contraccolpo psicologico per i ragazzi di Mourinho è forte. Doppia sostituzione al 89’ per la Samp, esce Candreva ed entra Depaoli, esce Askildsen ed entra Gerard Yepes. Dopo 5 minuti di recupero decretati dall’arbitro Di Gioia, che ha ben condotto la gara, la partita termina con il punteggio di 1 a 1.

Una partita storta per la Roma. I tifosi si aspettavano qualcosa di diverso. Un Natale amaro per i giallorossi che non approfittano di un turno che sulla carta li avrebbe potuti portare a ridosso delle prime posizioni.  Nel nuovo anno subito due grandi sfide, il 6 gennaio tutte le feste si porta via, ma al Meazza ci sarà Milan - Roma, mentre il 9/1, all'Olimpico arriverà la Juventus.