Il cambio di proprietà della Roma ha modificato la mentalità e la propensione economica della compagine capitolina andando a modificare quello che fu della passata gestione della legislazione di James Pallotta.

Per prima cosa abbiamo assistito ad un cambio di rotta per ciò che concerne la sponsorizzazione tecnica passando da Nike a New Balance con un aumento delle vendite del merchandising della passata stagione (a prezzi scontati per ovvi motivi commerciali) aumentando la soddisfazione nel breve della tifoseria giallorossa che ha, sostanzialmente, spazzato via gli ultimi stock rimasti in magazzino. 

La NB verserà nelle casse dei Friedkin 4 milioni all'anno per tre stagioni, che significano 12 milioni netti a stagione (più, ovviamente, il materiale tecnico a chi appartiene alla società). Per quel che riguarda il main sponsor, ovvero l'azienda che mette il proprio nome su uno dei prodotti fondamentali per una squadra di calcio: la maglia da gioco.

La vecchia Qatar Airways è stata sostituita dalla Digitalbits (rete di blockchain) per un totale di 36 milioni di euro divisi in 12 milioni l'anno per il triennio che va dalla stagione 2021-2022 alla stagione 2023/2024. I capitolini sono quinti per quanto riguarda i profitti netti delle sponsorship front della maglietta da gara dietro solamente a: Sassuolo (Mapei 18 mln), Inter (Socios.com 20 mln), Fiorentina (Mediacom 25 mln) e Juventus (Jeep 45 mln). La Roma ha, inoltre, sottoscritto un contratto di back sponsor con la Hyundai per poco meno di 8 mln a stagione.

Ciò che risulta interessante è la nuova frontieri degli sponsor grazie ai nuovi investimenti sulle cryptovalute che vanno a coprire, in parte, le perdite dovute all'avvento della pandemia che ha accentuato ancora di più la situazione già buia prima della stagione 2018/2019. La diminuzione dei capitali che sarebbero dovuti arrivare dal ticketing nel giorno del match ha portato le società ad incentivare nuove proposte e nuovi modi per riuscire, quantomeno, a non crollare definitivamente. I tycoons, inoltre, stanno cercando di sottoscrivere un nuovo contratto con qualche società per occupare il terzo spazio disponibile, ovvero quello sulla manica (sleeve sponsor) occupato nella passata stagione da Iqoniq (sponsorizzazione momentaneamente sospesa con la piattaforma fan engagements). Un'altra piccola particolarità della divisa da gioco concerne la tecnologia adottata dalla New Balance: la NB Dry.

Quest'ultima riesce a mantenere freschi ed asciutti gli atleti grazie a dei fori situati ad hoc sulla maglietta. Tra sponsor e cryptovalute, quindi, i giallorossi hanno stretto accordi importantissimi e fondamentali per progredire dal punto di vita economico e per far questo la società californiana ha ideato per i capitolini quattro divise con altrettante motivazioni. La prima è quella di casa: rossa con i bordi giallo ocra; la maglia away è bianca con i bordi giallo e rossi; la terza è blu (colore che ha attratto lo scorso anno i tifosi) con strisce minuscole giallo e rosse con il ritorno del vecchio logo con l'acronimo ASR; infine la quarta completamente gialla con il lupetto Gratton sul petto ed una banda rossa e blu (in onore della Fortitudo, una delle tre società fondatrici).

Sponsor tecnico: New Balance (12 mln)

Main sponsor: Digitalbits (36 mln)

Sleeve Sponsor: Iqoniq (sospeso)

Fonte: KPMG Football Benchmark