Scritto da Bruno Bertucci

Mauro Icardi ha sempre avuto un rapporto speciale con la porta avversaria fin dai tempi della cantera del Barcellona; lo ricordiamo tutti segnare una doppietta con la maglietta della Doria allo Juventus Stadium ancora imbattuto.

All'Inter ha trascinato un intero reparto da solo, salvo per amore della sua famiglia litigare con compagni e tifosi. Il Paris Saint Germain è una meta ambiziosa ma lui, Maurito, vuole più spazio per poter stampare in maiuscolo il suo nome nella storia del calcio.

Dati alla mano si ha la prova che sia il più forte nel breve, dentro l'area di rigore non c'è un calciatore più efficacie di lui (escluso un Leo Messi al termine della sua gloriosa carriera). In questa stagione ha giocato appena 266 minuti segnando due gol, stracciando anche gli expected gol che si attestano sull'1.41, andando ad analizzare i tiri in the box si può notare come il 50% dei tentativi ha gonfiato la rete. Un tiro su due, quindi, va dritto alla destianzione desiderata. Se andiamo ad osservare, invece, i dati dell'intera carriera fino adesso possiamo sottolineare come ha segnato 85 gol su 384 tiri dentro l'area di rigore.

La percentuale di realizzazione nel breve passa dal 50% al 22 % circa. I confronti con i più grandi centravanti, e non solo, appaiono quanto mai scontati e tolti Leo Messi (con il 24%) ed il giovane Haaland (con il 23%) è davanti a tutti quanti. Lewandoski ha una media realizzativa nel corto del 21%, così come Cristiano Ronaldo ed ancora più bassa è quella di Aguero che si attesta sul 19%. Un altro dato interessante riguarda la continuità, maggiori sono il minutaggio e le presenze più aumenta il numero dei gol. In questi anni il numero 9 dei transalpini ha diminuito i tiri a partita, aumentando l'efficienza. Nel 2014 aveva un Sh90 di 3.76 mentre quest'anno si attesta sui 2.03, tradotto in questa stagione tora circa 2 volte a partita.

All'attivo ha un xG dentro l'area di 76.53 contro gli 85 centri citati poc'anzi. L'argentino è un attaccante che di moderno ha solo la carta d'identità, perché è in grado di segnare indistintamente con qualsiasi parte del corpo anche se predilige il piede destro. Icardi è secondo nel ranking interno per xG e per reti segnate dietro solo a Kylian Mbappè-Lottin che, però, tira molto di più in porta (ha, infatti un Sh90 di 4.09). Ha il 67% di conversione in gol le grandi occasioni, numero che aumenta se si considera solo l'area di rigore (questo dato, secondo il portale one versus one, arriva fino al 100%). La verità è che, a volte, la volontà e la dedizione superano il talento. Mauro Icardi coltiva in allenamento la voglia di segnare e di scrivere il proprio nome ovunque: in ogni stadio, in città, tutte le squadre devono tremare solo nel vederlo scendere in campo.

La rete segnata come l'odore della carne per lo squalo, il gol come un sogno da realizzare e da coltivare perché un sogno esaudito smette di esserlo. Maurito continua ad essere devastante, soprattutto nel breve

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