L'arrivo di Leonel Messi al Paris Saint Germain ha scosso tutta la compagine parigina e, mentre Mbappè ha fatto tremare la Torre Eiffel, c'è chi rimane saldo oltr'Alpe.

Neymar ed Al Khelaifi trovarono l'accordo nel 2017 con ben 222 milioni di euro che hanno rimpinguato le casse blaugrana. Ingenti capitali a parte ci siamo chiesti come mai O'Ney non ha fatto le valige rischiando di rimanere in penombra tra Mbappè e Messi?

L'aspetto tecnico è senza dubbio secondario, perché il numero 10 è considerato una pedina fondamentale anche più della Pulce e del francese e la sua piena maturità calcistica (nè troppo giovane nè troppo avanti con l'età) lo pone come leader in avanti. Neymar gode del privilegio del top player tra top players, di essere colui che per primo ha firmato il nuovo progetto vincente ed ambizioso. Però, non di solo calcio vive l'uomo ma anche di soldi, perché per i calciatori questo è un lavoro. Dodici pagine di contratto in cui viene sviscerata qualsivoglia tipologia di casistica, con clause e postille determinanti per il progetto parigino. 45 milioni lordi a stagione più altri 50 milioni in caso di permanenza del diez fino al 2023 con l'aggiunta di 3.5 milioni al mese per l'acquisto di parte dei diritti di immagine. Neymar a Parigi, quindi, è più che una storia d'amore perché l'ex Santos in totale percepirà dal Paris Saint Germain 185 milioni netti. Per fare un paragone è più alto quanto percepisce il verdeoro in Francia che il valore economico di alcune squadre di Serie A: Torino, Cagliari, Bologna, Sampdoria, Hellas Verona, Udinese, Genoa, Empoli, Spezia, Venezia e Salernitana. Con queste cifra si è riscritto non solo il calciomercato ma l'intero sistema, con Neymar preso come uomo immagine dei prossimi mondiali in Qatar e la "guerra economica" tra qatarioti ed arabi sempre più aspra. Un accordo incredibile e fuori da ogni logica sostenibile, la nuova era del mercato è targata PSG-Neymar.