La stagione conclusasi lo scorso anno, in fretta e furia a causa della pandemia mondiale, ha lasciato in eredità alla squadra biancoceleste dei problemi in fase offensiva.

Tutta la forza che Simone Inzaghi ha trasmesso ai suoi ragazzi sembra essere in netta decrescita, anche andando a studiare le statistiche più consone. In 22 giornate la Lazio ha siglato 37 reti e solo 25 vengono da azioni corali. la percentuale di gol realizzati si aggira sul 18%, vuol dire che ogni 100 azioni i capitolini ne portano a compimento meno di 20.

La media di reti a match è di 1,7 e solo 31 su 180 sono arrivati da dentro l'area di rigore. Questo dato fa riflettere se pensiamo che gli altri centri sono divisi tra i tiri da fuori area e da calci piazzati. 9 tiri a partita e, solamente, 4 colpiscono lo specchio della porta ergo solo il 25% dei calci dal "the box" gonfia la rete avversaria. Il capocannoniere della squadra non può che essere Ciro Immobile con 14 gol, seguito da Luis Alberto e Felipe Caicedo (entrambi a 6 centri).

Il buon lavoro del tecnico, però, è avvalorato dal numero degli assist: 6 per Milinkovic-Savic (che sul taccuino ha anche 5 gol all'attivo), Lazzari (4 assist) e Immobile (3 assist). Il dato preoccupante è quello inerente agli "expected gol" ovvero le reti che ci si aspetta da quella determinata squadra ed i biancocelesti si trovano al decimo posto dopo Bologna, Sassuolo ed Udinese. La stagione scorsa la Lazio ha segnato 2,08 gol a match e da come abbiamo visto c'è stata un'involuzione, forse dovuto al calo di concentrazione in Serie A visti gli impegni europei. Da non sottovalutare la frequenza reti dei punti cardine della squadra con Immobile primo ad un gol ogni 115 minuti, seguito da Caicedo (1 ogni 128 minuti) e Luis Alberto (1 ogni 249 minuti).

La defaiance dipende, inoltre, dal possesso palla perso per il 52% delle volte e per i contrasti persi (circa il 50%). Il 3-5-2 di Inzaghi funziona però, forse, ha bisogno di qualche accortezza in più; la difesa troppo ballerina non consente alle ali di attaccare a dovere relegando Marusic e Lazzari a compiti più di copertura che di offesa così come l'intervento del mediano in fase di ripiego. Luis Alberto e Milinkovic-Savic supportano a dovere i due attaccanti facendosi trovare pronti in avanti ma questo sbilancia e non di poco la compagine di Formello. La Lazio è attualmente settima e fuori dall'Europa League con il numero di gol fatti nettamente inferiore alle prime sei della classifica. In Europa, invece, la faccenda cambia leggermente con una media gol a partita di 1.8 r con una percentuale di realizzazione che si aggira sul 20%.

ssStagione da rivedere, dunque, da questo punto di vista e statistiche che dovrebbero far accendere un lumicino a Lotito e Tare per ottemperare a queste mancanze nella prossima sessione di mercato. Muriqi (1 gol in 13 presenze) e Correa (2 reti in 15 apparizioni) non hanno svolto adeguatamente i propri compiti per ora.