Roma - Non capita spesso, alla fine di una partita vinta dalla propria squadra, accompagnare i giocatori verso l’uscita dal campo con una bordata di fischi. E’ successo ieri sera all’Olimpico in occasione della partita di Coppa Italia tra Roma ed Empoli. Alla Roma ci sono voluti ben 120 minuti per avere la meglio sulla squadra toscana che, francamente, meritava di passare il turno per quanto espresso nel corso di tutta la durata del match. La Roma è riuscita a qualificarsi ai quarti di finale del torneo grazie ad un calcio di rigore concesso bonariamente dall’arbitro Di Bello.

Molti dei tifosi giallorossi che hanno assistito alla partita, sia allo stadio che per televisione, avranno sicuramente riconosciuto che la propria squadra non meritava di andare avanti nel torneo per quello che ha (o forse non ha…) mostrato in campo, ma soprattutto per la concessione di un calcio di rigore che non c’era. Noi tifosi della Roma siamo diversi per questo! Non vogliamo che il mister della nostra squadra o un dirigente della società si presenti alle interviste di fine partita e non si esprima chiaramente su un fatto che è stato talmente eclatante che non si può certamente interpretare diversamente. Come ci capita di criticare “fatti strani”, quando giochiamo contro la Juventus, dobbiamo essere anche autocritici quando capita a noi, questo è il tifoso della Roma ed è questo quello che vuole sentire! Tutti abbiamo pensato che l’Empoli meritava di passare il turno e che il rigore non c’era! Chi non l’ha fatto non è un tifoso della Roma! A tal proposito, non posso non citare uno striscione, di un gruppo che si è sciolto nel 2006, che ogni domenica veniva esposto in Curva Sud: "Tradizione e Distinzione", i tifosi della Roma appartengono a questa categoria ed anche per questo hanno fischiato i giocatori a fine partita. 

Per quanto riguarda lo stato di forma dei giallorossi è evidente che la Roma sta attraversando un periodo molto difficile. Nelle ultime sei partite in campionato la squadra capitolina ha vinto solo due volte pareggiando le altre quattro. Non è certo un ruolino di marcia per una compagine che ambisce a conquistare lo scudetto. I problemi sono sotto gli occhi di tutti. Gioco inesistente, non più brillante come inizio campionato (e soprattutto come lo scorso anno), estrema lentezza dei movimenti in campo e chiari dissapori di alcuni giocatori con il mister.

Una situazione difficile da sbloccare perché sono coinvolti tutti. Ora a Firenze, domenica sera, probabilmente ai giallorossi si presenterà l’ultima occasione per rimanere in corsa e per mantenere il distacco dal Napoli che incalza alle spalle. Dov’è finita la Roma? E’ la domanda che si pongono in molti!

Roma-Empoli 2-1 d.t.s (primo tempo 1-0, 1-1 al 90')

ROMA (4-3-3): Skorupski; Maicon, Yanga-Mbiwa, Astori, Cole (dal 24' p.t. Holebas); Pjanic (dal 36' s.t. Paredes), De Rossi, Nainggolan; Iturbe, Destro, Totti (dal 21' s.t. Ljajic). (De Sanctis, Lobont, Manolas, Calabresi, Somma, Uçan, Florenzi, Verde, Borriello. All. Garcia

EMPOLI (4-3-1-2): Bassi; Laurini (dal 7' s.t. Hysaj), Bianchetti, Barba, Mario Rui; Vecino, Signorelli, Laxalt; Saponara (dal 16' s.t. Zielinski); Tavano, Maccarone (dal 23' s.t. Verdi). (Sepe, Pugliesi; Perticone, Rugani, Tonelli, Valdifiori, Croce, Diousse, Pucciarelli, Mchedlidze). All. Sarri

ARBITRO: Di Bello di Brindisi MARCATORI: Iturbe al 5' p.t.; Verdi (E) al 35' s.t.; De Rossi (R) su rigore al 9' s.t.s. NOTE: ammoniti Bianchetti (E), Yanga-Mbiwa (R) e Zielinski (E) per gioco scorretto, Vecino (E) per proteste