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Roma - Ancora lui, il Capitano, la bandiera, il “ragazzino”, come lo chiama affettuosamente Zeman, salva la Roma e la città di Roma da un incubo che avrebbe mandato tutta la squadra e l’intera città in depressione e sconforto (specie dopo il risultato del posticipo Napoli – Juve 1-3)...

Il Derby di Roma è sempre uno spettacolo, ma mai come questa volta le curve si dipingono dei colori delle due squadre creando un colpo d’occhio fantastico, si fronteggiano con due splendide coreografie : un lato tutto giallorosso con l’omaggio a tutti i grandi capitani della Roma e la scritta: "Figli di Roma, capitani e bandiere, questo è il mio vanto che non potrai mai avere", dall’altro un mare biancoceleste sul quale comincia a navigare una barca con la citazione Dantesca di Caronte: "Non isperate mai veder lo cielo: i vegno per menarvi l'altra riva", chiaramente allusiva alla speranza dei giallorossi di vincere sia il derby che lo scudetto!

Il derby dunque si era messo male, dopo il primo tempo per i giallorossi, ma come detto, nel secondo tempo il Capitano come sempre sale in cattedra, prende per mano i suoi compagni e con due gol memorabili salva la situazione. Il primo un piattone da gran maestro e poi l’autocelebrazione col secondo goal, una grandiosa, superba acrobazia degna di un diciottenne e solo di un campione con la C maiuscola, una prodezza, una perla l’undicesimo goal nel derby e il record di tutti i tempi, superando Da Costa.

Questo il momento più bello! Dopo aver assistito alla magnificenza di un monumento del calcio, grandioso, forte, invincibile, granitico, ecco l’uomo, semplice ragazzone, umile, festoso che per ricordare questo meraviglioso momento della sua carriera calcistica, prende il telefonino e si fa un selfie con la sua curva, quasi a riprova di aver vissuto veramente un momento così magico, per poterselo riguardare in qualsiasi momento e custodirlo nella sua memoria virtuale oltre che nel suo cuore. C’è un pizzico di nostalgia in questo gesto del Capitano. Avrà pensato che certe emozioni è meglio cominciare a immortalarle pensando che prima o poi dovrà smettere. Questa è l’unica vena nostalgica che affiora dopo un’azione all’apparenza così spavalda e simpatica che ha fatto il giro del mondo!