Scritto da Bruno Bertucci

Nel 2012 il Chelsea di Abramovich investe ben 35 milioni di euro su un giovane belga che tanto delizia i transalpini con la maglia del Lille. Eden Hazard passerà quasi una decade nella Londra per bene, passando da colpi di genio a verticalizzazioni incredibili.

Inutile dire che il numero 10, lui, lo incarna con naturalezza. Il Banski calcistico è l'essenza della classe e della tecnica e se uno ha queste doti non può non finire nei desideri dei galacticos. Il Real Madrid non ci mette molto ad acquistarlo ed a convincerlo, i 100 milioni ai blues sononil biglietto da visita di chi ha deciso di dare un'altra svolta alla sua carriera: scrivere la storia dove sono passate le leggende. Qui il numero 10 è l'espressione del mito ma se si vuole salire sull'Olimpo bisogna vestire la camiseta 7.

Quella maglia fu di Raul e di Cristiano Ronaldo e per onorare l'ingente capitale investito è il minimo. Il 7, però, non garantisce sicurezza e brio; infortuni e debacle mentali fanno sì che Hazard non dimostri il suo vero valore. La condizione non è delle migliori ed il fisico non è quello di uno dei ventinovenni più forti tecnicamente. Appena 10 partite in Liga con una sola rete ed un assist all'attivo, in Champions la musica non cambia: 5 apparizioni ed 1 solo assist. Di estimatori ne ha tanti, ancora, sparsi per il mondo. Si è parlato di Inter per un eventuale trattativa per Lautaro (smontata sul nascere) e della Juventus (per un maxi scambio, in cui rientrerebbe anche Marcelo, comprendenti 60 milioni più Alex Sandro). Probabilmente rimarrà nella capitale spagnola per tentare di lasciare quel segno che madridisti si aspettano. 

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