Dopo l'ennesima prestazione esaltante della Dea, questa volta con risvolti europei, ci siamo chiesti quali siano le radici di un progetto tanto ambizioso quanto esaltante. La risposta ha un nome ed un cognome: Antonio Percassi.

Il patron degli orobici ha regalato gioie ai suoi tifosi prima sul terreno di gioco e, dopo, dietro la scrivania. Con la maglia nerazzurra ha collezionato più di 100 presenze nel pacchetto arretrato, facendosi notare sin da subito per la sua ferocia con cui difendeva i colori e per la passione che metteva in campo. Non è stato uno di quelli che ha sperperato il suo capitale, anzi... a poco più di vent'anni appende gli scarpini al chiodo per aprire nella città Bergamasca un negozio “Benetton”.

Gli affari proseguono in maniera eccelsa e per quasi trent'anni ha idee innovative e commerciali pazzesche tra le quali bisogna annoverare l'introduzione nel mercato italiano del noto brand “Zara”. E' stato, inoltre, il promotore ed il responsabile della vendita diretta in tutto lo Stivale di marchi importantissimi come Gucci, Ferrari, Nike e Ralph Lauren, non per ultimi ha espanso il commercio di Levi's e di Victoria's Secret. Dieci anni prima acquista l'Atalanta ma dopo 4 anni è costretto a venderla, vista la retrocessione non gradita dalla tifoseria. Nel 2010 riacquista il club, portando capitali e progetti all'avanguardia. Pochi credono nel lavoro meticoloso del patron, eppure 7 anni acquista dal comune di Bergamo l'impianto sportivo per una cifra che si aggira sui 9 milioni di euro. La Dea macina ed oltre a fare un ottimo trading di giocatori riesce a stabilizzarsi nelle prime posizioni del campionato.

Non si può più parlare di “miracolo” perché non lo è mai stato; è un lavoro che parte dall'alto con delle idee che convergono alla coerenza ed al successo. Con l'arrivo di Gasperini si è potuto redigere un libro fantastico che a questo punto merita di essere letto in tutto il globo, la trasformazioni di alcuni giocatori considerati a fine ciclo è pazzesca (Ilicic e Gomez su tutti). Chi lotta per la città non può dimenticarlo e non è un caso che atleti come De Roon e Caldara, una volta abbandonata la nave, hanno espresso il desiderio (soddisfatto) di poter tornare a bordo. Come ciligiena sulla torta Percassi, due anni fa, è diventato l'unico ad avere la licenza per aprire gli “Starbucks” in Italia. Successo sia in campo che fuori, dunque, per un popolo che meritava questi piazzamenti anche solamente per la passione che hanno per questo sport. Atalanta e Bergamo sono collegate da un unico filo conduttore.