Scritto da Marco Bartalotta
Foto: da web

All’Olimpico si presenta la squadra che ambisce al titolo di Campione d’inverno, la squadra più titolata d’Italia, una delle due rivali più acerrime per i tifosi giallorossi, la Juventus.

Mister Fonseca fa scendere in campo i giocatori a disposizione, ormai una costante del campionato della Roma. Ancora molti gli infortunati. In panchina si rivedono Cristante e Peres, quest’ultimo rientrato da un prestito tra il San Paolo ed il Recife. Mister Sarri, al contrario, ha solo l’imbarazzo della scelta. Davanti la Juve si presenta con Ronaldo e Dybala e con un centrocampo foltissimo e impenetrabile formato da Rabiot, Pjanic, Matuidi e Ramsey. Molto fischiati i due ex giallorossi Pjanic e Szczesny. La Roma in casacca totalmente blu, la Juve in completo bianco.

La partita inizia subito a 100 all’ora. Sia la Roma che la Juventus appaiono vogliosi di raggiungere quanto prima il vantaggio. La Juve ci riesce subito al 3’, grazie ad una punizione dalla trequarti calciata da Pjanic. Il bosniaco mette la palla in area dove trova il piattone di Demiral per porta in vantaggio i bianconeri. Doccia fredda per i tifosi giallorossi accorsi in massa allo stadio facendo registrare il tutto esaurito (60.513 gli spettatori paganti). Ma la doccia diventa ghiacciata quando al 9’ viene concesso alla Juve un calcio di rigore per atterramento di Dybala da parte di Veretout. Il VAR non interviene per l’evidenza del fallo. Dal dischetto Ronaldo non sbaglia, 0 - 2 per la Juventus. In meno di dieci minuti, un doppio colpo che spezza i reni alla squadra giallorossa che non riesce a trovare la forza per reagire. I bianconeri invece mostrano molta fisicità e, sfruttando velocissime ripartenze, mettono in seria difficoltà la squadra giallorossa. La partita sembra nelle mani degli ospiti che guidano i tempi del match. La squadra di Sarri gioca sul velluto. Fa girare la palla in modo ordinato e veloce. Azioni che le consenteno di trovare spazi per portare con facilità le due punte davanti alla porta di Lopez. Al 32’ grande azione di forza di Zaniolo che si fa tutto il campo dribblando ad uno ad uno tutti i giocatori avversari, ma prima di calciare a rete, viene atterrato al limite dell’area da Rabiot che viene ammonito. Zaniolo non ce la fa, piange dal dolore ed è costretto ad uscire dal campo addirittura con la barella. Una grande perdita per la squadra giallorossa. Al suo posto Under. Nei minuti di recupero punizione da ottima posizione per la Roma, ma Kolarov non è in giornata di grazia e la palla viene deviata in calcio d’angolo dalla barriera.

La seconda frazione di gioco inizia senza sostituzioni da entrambe le parti. La partita non cambia, ma i giallorossi entrano in campo più determinati. La Juve si dispone tutta in difesa, ma con l’atteggiamento a molla pronta a ripartire. Col passare dei minuti i bianconeri si affacciano con più frequenza nella metà campo giallorossa. Dzeko è blindato dalla difesa bianconera ed i suoi compagni non riescono a servirlo a dovere. Dopo la sfuriata di inizio ripresa, i giallorossi perdono il bandolo della matassa e cercano di ritrovare con difficoltà i tempi di una organizzazione di gioco che li consenta almeno di dimezzare lo svantaggio. Al 65’ si vede finalmente Dzeko che servito da Florenzi con un diagonale centra il palo. Successivamente, azione confusa nell’area piccola bianconera, l’arbitro consulta il VAR ed assegna il calcio di rigore per la Roma per fallo di mano di Alex Sandro. Al 68’ dal dischetto si presenta lo specialista Perotti che realizza ed accorcia le distanze. La Roma spinge ancora più forte sull’acceleratore per agguantare il pareggio, soprattutto con Mancini, Pellegrini e Diawara, che sembrano i più determinati. Ma con la Juve non basta solo la determinazione ed il novantesimo arriva troppo in fretta. Dopo cinque minuti di recupero l'arbitro Guida, che ha ben condotto la gara, decreta la fine delle ostilità omologando la vittoria della Juventus per 1 a 2.

Doppia sconfitta con le torinesi. Le due partite in casa contro Torino e Juventus dovevano rappresentare una sorta di salto di qualità per i giallorossi, ma così non è stato. Pur giocando alla pari contro la Juve il risultato non è arrivato. La Roma resta ferma a 35 punti, ormai lontano dalla vetta della classifica ed in compagnia dell'Atalanta, dovrà fino alla fine lottare contro la squadra bergamasca per il quarto posto. 

  

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