Lo abbiamo scritto anni fa, la camiseta numero 10 dei bianco-celesti sembra essere una maledizione o meglio sembrava.

Quel numero che incarna l'essenza della tecnica e del calcio dava non poca pressione a chi, all'ombra del Colosseo, era costretto a gestire palloni ed emozioni. Era dai tempi di Mancini che dalle parti di Formello non si assisteva ad un atleta in grado di reggere tutto quel peso. Zarate e il Pipe Felipe Anderson non furono così costanti come Luis Alberto. Gran parte del merito è del tecnico Simone Inzaghi, che ha implementato la sua creatività e la sua fisicità. Supera, più della metà delle volta, il suo avversario in dribbling e non perde quasi mai il pallone dopo un passaggio (97% di riuscita).

Ha già siglato 3 reti in Serie A e timbrato il cartellino nella partita di Ryad contro la Juve che è valsa la Supercoppa Italiana. Agendo come regista alto regala più imprevedibilità alla Lazio ed ai suoi tifosi. La Nord cercava da tempo un leader calcistico in grado di parlare con i piedi, anzi che con le parole. Il valore si aggira sui 40 milioni ma per meno di 60 Lotito non si mette seduto al tavolo delle trattative. Il suo contratto è in scadenza nel 2022 e la società ha già annunciato che non ascolterà offerte per lui in questa fase di stagione. Un giocatore di questo calibro può far comodo a molte compagini ma lontano dal suo mentore "Inzaghino" può garantire lo stesso rendimento? La storia precedente potrebbe indurre a rispondere in maniera negativa, viste le esperienze non floride con Liverpool, Malaga e Deportivo però non bisogna sottovalutare la crescita del classe 92 in questi anni.

Luis Alberto
valore: 40 milioni €
palmares: 2 Supercoppe Italiane (Lazio); 1 Coppa Italia (Lazio)