Scritto da Bruno Bertucci

Fino all'era degli investimenti extra-continentali, Parigi non aveva un grande peso speciifico nel panorama calcistico.

Ronaldinho è stato uno dei pionieri del PSG, portando brio e lustro alla compagine parigina. La Qatar Sport Investiments ha deciso di portare in auge “les parisiens” acquistando fior fior di campioni per annientare i competitors, prima in campo nazionale e poi in campo europeo. Il viaggio arriva fino ai giorni nostri, quando un certo Mauro Icardi decide di abbandonare la sua Milano (per i motivi che tutti consociamo) per approdare sulle rive della Senna. In avanti la concorrenza è molta ma, a suon di gol, sta risucendo a dimostrare il suo reale valore.

Tra Champions e Ligue 1 segna 9 reti in 10 partite, dispensando un assist. Il 33 % dei gol della squadra capitolina d'oltralpe porta la sua firma. Il problema, in questo momento, è la convivenza con un altro top player: Cavani. L'ex matador partenopeo, all'attivo ha timbrato il cartellino solamente 2 volte giocando 7 partite. Il suo contratto è in scadenza ma, economicamente, non è conveniente mandarlo in scadenza di contratto (rischiando di perdere circa 40 milioni). Al contempo, però, bisognerebbe trovare un modo per far coesistere i due centravanti. Come se non bastasse, il tridente offensivo è composto da altri due atleti che si trovano al vertice del calcio mondiale: Mbappè e Neymar. Problemi che vorrebbero avere tutti gli allenatori ma che per Tuchel rischia di diventare un'arma a doppio taglio. Unica certezza: la fame di Icardi.

Ipotesi di 4-1-3-2 per far coesistere Icardi e Cavani

Navas
Kurzawa, Marquinhos, Silva, Meunier

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Di Maria, Neymar, Mbappè

Icardi, Cavani

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