Tralasciamo per un attimo, il tempo di leggere queste poche righe, che viviamo nell'epoca di due fenomeni che riescono a trasformare in arte il tocca del pallone: Messi e Ronaldo sono due alieni ed i loro record ne testimoniano la veridicità di queste parole.

Detto ciò cerchiamo di uniformare tutto quello che avviene dietro di loro e si rischia di confondere i buoni giocatori, i campioni ed i fuoriclasse. Nell'attesa di trovare i loro eredi siamo spesso, forse sempre, costretti ad alzare ed abbassare l'asticella inconsapevolmente. Vengono oscurati top player come Ibrahimovic e classificati come puri fenomeni altri atleti che possono tranquillamente classificarsi nella norma di questo sport.

È il caso, ad esempio, di Falcao (giocatore mai esploso lontano da casa sua) o come Leali (promesso sposo bianconero sempre in cerca di fissa dimora). Scuffet è uno dei casi più eclatanti, con le sue parate era diventato una promessa tra i pali, scomodando Zoff e Buffon. El Kun Aguero e Rooney, troppo spesso sottovalutati sono due degli attaccanti più prolifici dei giorni nostri. Foden, pupillo di un certo Guardiola, viene già categorizzato come top player mondiale ma la verità la dará il campo. In questo gioco, più economico che sportivo, ecco qua che le tecniche di persuasione sono all'ordine del giorno. Perché Messi e Ronaldo sono una fortuna, ma non devono essere il metro di paragone.