Scritto da Alessandro Maria Savoia

Avvio difficile per i campioni in carica del Manchester City che racimolano 10 punti in cinque gare e distano già cinque lunghezze dalla vetta. In Liga primo il Siviglia di Lopetegui, in Bundes occhio al Lipsia di Nagelsmann.

NAGELSMANN IL TERRIBILE – All’Hoffenehim ha racimolato in quattro anni un terzo e un quarto posto, roba che in Baden-Württemberg è record assoluto. Il ragazzino terribile, trentaduenne tecnico tedesco, è partito già alla grande con il Lipsia, nuova compagine che ha accompagnato in testa alla Bundesliga dopo quattro giornate di campionato. Una sola lunghezza dal Dortmund e dal Friburgo, certo, ma intanto ha bloccato sull’1-1 il Bayern Monaco campione in carica e, neanche a doverlo specificare, favorito indiscusso per il titolo finale.

Un 3-4-3 quello messo in campo dal Lipsia che crea non pochi grattacapi a Kovac nonostante il gol all’avvio di Lewandowski. A pareggiare i conti è Forsberg, reinventato mezzala con spiccate caratteristiche offensive. Il Dortmund intanto strapazza 4-0 il Leverkusen e si riprende dopo lo scivolone in casa dell’Union Berlino (doppietta di Reus) mentre il Friburgo sornione si regala un’ottima terza posizione grazie al 3-0 sull’Hoffenheim.  

GUARDIOLA STECCA L’AVVIO – Il risultato più sorprendente del quinto turno di Premier League è senza dubbio la vittoria del Norwich City sul Manchester City di Guardiola: i Canarini chiudono i conti già al 50esimo con il 3-1 di Pukki. Rodri a pochi minuti dal termine ridà speranza ai Citizens ma la squadra di Guardiola non riesce nel ribaltone. City stanco, lento, con poche idee, che tira 25 volte ma prende la porta solo 8. Intanto il Liverpool ringrazia il secondo scivolone degli azzurri di Manchester, già bloccati dal Tottenham alla seconda giornata, e passeggiano sul Newcastle con un secco 3-1. I punti di vantaggio sono cinque dopo altrettante giornate: se i Reds riusciranno a mantenere il ritmo dello scorso anno le cose per Guardiola& co. si potrebbero mettere male. Trionfa 5-2 il Chelsea sul campo del Wolverhampton: a far notizia è soprattutto la prestazione di Abraham, attaccante inglese di ritorno dal prestito all’Aston Villa lanciato titolare da Lampdard nell’attacco blues. Il ragazzo, dopo un avvio tra le polemiche per il rigore sbagliato in Supercoppa Europea, si è preso la scena con sette reti in queste prime cinque gare. Insieme a lui un certo Sergio Aguero. Nel frattempo l’Arsenal inanella la terza gara senza vittorie sbattendo 2-2 sul Watford ultimo in classifica: con i due successi in avvio i Gunners mettono insieme otto punti. Le zone nobili sono lì ma urge un cambio di marcia. A parimerito troviamo anche il Tottenham, poi United e Leicester che si sono affrontati a Old Trafford: i Red Devils l’hanno spuntata non senza tribolare grazie ad un penalty di Rashford. Il Leicester di Rodgers però appare compagine rognosa che darà filo da torcere a molti nel corso della stagione. 

LOPETEGUI LANCIATO, LE BIG FATICANO – La Liga dopo quattro gare vede il Siviglia di Lopetegui, scelto da Monchi per il nuovo corso degli andalusi dopo la deludente esperienza a Madrid, in vetta con dieci lunghezze. Segue a -1 l’Atletico Madrid, a -2 Real Madrid e Bilbao, a -3 il Barcellona. Classifica varia, un classico delle prime gare di campionato, che può però far ben sperare su una lotta più accesa nelle posizioni di vertice rispetto alle ultime stagioni. Al di là del buon avvio del Siviglia, che ancora deve però incontrare avversari realmente temibili, è la fatica delle tre “big” a meravigliare gli esperti. Il Barcellona senza Messi sembra dipendere dalle giocate del sedicenne Faty, sorpresa a dir poco visti i due gol in altrettante gare e le potenzialità paurose messe in mostra: col Valencia i catalani vincono sì 5-2 ma mettono in mostra croci e delizie di una compagine che vive di un equilibrio fragile, soprattutto in difesa. Il Real Madrid di Zidane non è da meno anche se pare più chiaro che dalle parti di Valdebebas i problemi siano di spogliatoio: basti pensare che Bale, Rodriguez, Modric e Marcelo “tirano una carretta” da cui sarebbero scesi già da qualche mese volentieri. I Blancos vincono 3-2 con il Levante ma nelle precedenti due gare avevano lasciato punti sia con Villareal che con il Valladolid. L’Atletico Madrid è apparsa in forma nelle prime uscite, pur con qualche limite derivante dai molti volti nuovi, per poi schiantare 2-0 a sorpresa sul campo della Real Sociedad. La nota realmente positiva per i Colchoneros pare l’impatto di Joao Felix che si è confermato dotato di capacità tecniche rare.

NEYMAR OLTRE I FISCHI, MALE IL MONACO – La telenovela tra Neymar, Psg e Barcellona è riuscita a stuccare tutti, anche i non appassionati di calcio: tra accelerate, ricorsi, offerte e indiscrezioni alla fine l’asso brasiliano è rimasto nella propria prigione dorata a Parigi pur promettendo battaglia ai propri “aguzzini”. Tornato in campo con il Brasile dopo mesi di digiuno dalle parti della Torre Eiffel Neymar lo hanno rivisto a ridosso della sfida con lo Strasburgo (avversario non esattamente insuperabile) alla quale il Psg si è presentato senza Cavani e Mbappè. Neymar titolare quindi, ma solo per l’emergenza, e il pubblico francese ha giustamente accolto l’ex beniamino con bordate di fischi ad ogni tocco di palla. Uno di questi però, pregevole vista la rovesciata, ha regalato ai parigini il gol vittoria allo scadere dopo una gara brutta e bloccata. Insomma croce e delizia per i propri tifosi Neymar ha lasciato il segno proprio come ci si aspettava dopo un’assenza dai campi con la maglia rossoblu che durava ormai dall’11 maggio. La serata del Psg viene condita anche dall’esordio di Mauro Icardi, accolto invece dagli scroscianti applausi del Parco dei Principi: pochi minuti per l’ex Inter ma almeno due occasioni da rete e la consapevolezza di poter attendere con più calma il ritorno di Cavani. A seguire il Psg, a punteggio pieno con 12 punti, Nantes, Rennes e il Marsiglia di Villas Boas. I biancoazzurri guidati dal tecnico portoghese riescono ad imporsi con un rocambolesco 4-3 sul Monaco allo Stadio Louis II: un altro avvio da dimenticare per i monegaschi che rimangono a 2 soli punti dopo 4 giornate. E Jardim, richiamato lo scorso anno per salvare la compagine del Principato, già sento puzza di bruciato.

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