Scritto da Giovanni Sidoni

Analisi della Quindicesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A.

LOTTA PER IL TITOLO - Juventus FC: 36 Pts AS Roma: 35 Pts Continua il momento non del tutto positivo della Juventus, che torna a fermarsi in casa dopo una marcia infinita di vittorie; a far frenare i bianconeri sull'1-1 è la Sampdoria di quell'incredibile personaggio che è il Presidente Ferrero, fresco di squalifica di tre mesi per i suoi insulti a "quel filippino" di Thohir.

Dopo un primo tempo letteralmente dominato e concretizzato da un inaspettato gol di testa di Evra, la Juventus non riesce a raddoppiare nei secondi quarantacinque minuti, e si fa riprendere da un gran gol di Manolo Gabbiadini; nel finale, è addirittura un eroico Buffon a salvare dal clamoroso sorpasso degli ospiti. L'impressione è che, nella manovra bianconera, il piccolo periodo di astinenza di Carlos Tevez stia pesando in modo davvero decisivo, vista l'assenza di un altro finalizzatore di primissimo livello (Morata non lo è ancora, Llorente, rispetto alla scorsa stagione, non lo è più). La pausa della Juventus permette alla Roma di recuperare due punti preziosissimi contro l'altra squadra di Genova, il sorprendente Genoa di Gasperini. Su un campo ostico come non mai e con un rigore sprecato da Ljajic, la squadra di Garcia riesce a vincere solo con un gran gol di Nainggolan, lasciandosi alle spalle un mare di critiche per un arbitraggio un po' indeciso di Banti (che porterà a pesanti dichiarazioni del Presidente Preziosi a fine partita, comprendenti addirittura considerazioni collegate alla cronaca recente sulla mafia capitolina). La corsa al titolo, con la Juventus che anticiperà a Giovedì (per la finale di Supercoppa Italiana contro il Napoli) il suo incontro con il Cagliari, arriva dunque all'ultima Giornata del 2014 con il solito equilibrio tra i torinesi ed i romani, prospettando un duello di lettura decisamente sofferta anche in vista dell'avvio del prossimo 2015.

CORSA PER L'EUROPA - SS Lazio: 26 Pts UC Sampdoria: 26 Pts Genoa CFC: 26 Pts AC Milan: 24 Pts SSC Napoli: 24 Pts AC Fiorentina: 23 Pts In una corsa al Terzo Posto sempre più affollata, la Lazio riesce ad agganciare le due genovesi e si porta a 26 punti. Decisiva, per i capitolini, la vittoria nell'anticipo del Sabato contro l'Atalanta, tra le mura amiche dell'Olimpico: decide l'incontro una doppietta di capitan Mauri, assistito alla perfezione, in entrambe le occasioni, da un Felipe Anderson in crescita continua. Il terzo gol laziale è una splendida torsione di Lulic, sempre più jolly tuttofare dello scacchiere biancoceleste, presentatosi a Roma come terzino sinistro ed ora bravo anche ad inserirsi come un vero centravanti; i prossimi incontri del gruppo di Pioli saranno tutt'altro che agevoli (a Milano contro l'Inter, il derby, quindi la chiusura del girone a Napoli) ma, visto lo stato di forma decisamente positivo dei biancocelesti, l'impressione è che la Lazio possa davvero continuare a dire la sua per un posto in Champions League. Detto di Samp e Genoa, impegnate rispettivamente contro prima e seconda della classifica ed autrici, in ogni caso, di prestazioni degnissime, restano da spendere più di due parole sul Milan di Inzaghi, primo inseguitore del terzetto a 26 e sesto con 24 punti: i rossoneri, nello scontro diretto contro il Napoli, si rendono protagonisti di una partita brillante e si lasciano illuminare da un Menez in uno stato di forma strepitoso. Il talento francese realizza un gol di rara bellezza per l'uno a zero, prima di servire un assist al bacio per un altro asso nella manica di Inzaghi, quel Jack Bonaventura già al terzo centro stagionale. Il 2-0 finale è oltremodo legittimato dalla splendida prestazione del Milan, quasi mai in affanno contro un Napoli allo sbando ed incapace di trovare le trame del proprio gioco: l'aggancio a 24 punti, subito proprio dai rossoneri, mette più che in discussione la gestione di Benitez, mai davvero capace quest'anno di dare un gioco all'altezza ad una rosa di primissimo livello. Resta agganciata al treno europeo anche la Fiorentina di Montella. Nonostante il periodo-no infinito di bomber Mario Gomez, unico finalizzatore a disposizione del tecnico vista l'assenza di Babacar, la Viola passa facile sui resti derelitti del Cesena, vincendo per 1-4 su un campo ormai nemmeno più ostico come ad inizio stagione. Decidono l'incontro i gol di Borja Valero, El Hamdaoui e dei difensori bomber Rodriguez e Savic; è lo stesso Savic, complice un grosso errore del portiere Neto, a firmare il momentaneo pari per i romagnoli ad inizio ripresa. Con la bella vittoria esterna, i punti della Fiorentina diventano 23, permettendo a Montella di rimettere al centro degli obiettivi un Terzo Posto distante, ormai, appena tre lunghezze.

META' CLASSIFICA - Udinese Calcio: 21 Pts Città di Palermo: 21 Pts Internazionale FC: 20 Pts US Sassuolo: 19 Pts Hellas Verona: 17 Pts Empoli FC: 16 Pts Mentre la pattuglia che corre per l'Europa non perde quasi nessun colpo, iniziano a staccarsi in modo netto quelle che non riusciranno a concorrere per le competizioni europee della prossima stagione, rimpolpando il gruppo di metà classifica. L'unica che probabilmente riuscirà a risollevarsi in modo deciso, vuoi per qualità tecniche vuoi per blasone, è tra queste l'Inter di Mancini: la squadra nerazzurra conquista una bella vittoria sul campo del Chievo Verona e porta a casa uno 0-2 prezioso, emblematicamente firmato dall'uomo che più di tutti rappresenta il nuovo corso milanese, Kovacic, e dal solito, affidabilissimo Capitan Ranocchia. La vittoria di Verona proietta i milanesi a quota venti, in attesa di scoprire, nel prossimo scontro-diretto con la Lazio, quale sia il valore effettivo della rosa a disposizione dell'ex tecnico proprio dei capitolini. Un punto sopra, a 21, si blocca l' Udinese: i friulani riescono nell'impresa di revitalizzare l'Hellas Verona, facendo tornare gli scaligeri alla vittoria dopo una serie negativa che era iniziata i primi di Ottobre. Al Friuli, in un match che pareva essersi messo subito in discesa per il gruppo di Stramaccioni col gol dell'infinito Totò Di Natale, Luca Toni trova il suo trecentesimo gol tra i professionisti proprio sul gong del primo tempo, mentre è del greco Lazaros il sorpasso decisivo per la truppa di Mandorlini. L'incapacità di reazione da parte dell'Udinese mostra in modo plateale i limiti di una formazione sì buona e tranquillamente allestita per condurre un campionato positivo , ma che difficilmente riuscirà a ritagliarsi un posto tra le prime sei/sette della nostra Serie A. Un discorso non molto diverso si può fare per Palermo e Sassuolo: nello scontro diretto del Sabato, gli isolani superano per 2-1 gli emiliani, pescando il settimo risultato utile consecutivo (numero che non compariva, sulla ruota di Palermo, addirittura dal 2010). Dopo un avvio marcato rosanero e sbloccato dal gol di Rigoni, l'espulsione del portiere Consigli fa tremare più volte il Sassuolo, fino all'inatteso pareggio di Pavoletti. Al 94', però, il giovane Belotti trova il 2-1 decisivo e manda in estasi il Barbera: la squadra di casa scavalca così gli ospiti e trova il ventunesimo punto della stagione, lasciando gli emiliani fermi a 19. Chiudono il gruppo di metà classifica il già citato Hellas, a 17 punti, e l'Empoli. I toscani continuano la loro marcia e pareggiano, nel posticipo pomeridiano del Lunedì, contro il Torino per 0-0; in una gara tutt'altro che spettacolare, il pallino della partita resta per larghi tratti in mano agli azzurri, incapaci però di finalizzare adeguatamente la mole di gioco costruita, mentre i granata riescono a dare continuità al bel risultato ottenuto in Europa League ed a portare a casa un punto che, in questa precaria situazione di classifica, sa di bicchiere decisamente mezzo pieno.

BAGARRE SALVEZZA - Torino FC: 14 Pts Atalanta BSC: 14 Pts AC Chievo Verona: 13 Pts Cagliari Calcio: 12 Pts AC Cesena: 8 Pts Parma FC: 6 Pts In una zona retrocessione già ampiamente descritta attraverso la partita delle "altre", la situazione inizia a farsi sempre più chiara. Mentre Parma e Cesena restano, disperate, rispettivamente a 6 e 8 punti, in fondo alla classifica, l'ultima a scendere sarà una del combattuto gruppo appena seguente. Il Cagliari, autore di una prova tutt'altro che impressionante proprio a Parma, porta a casa uno 0-0 che permette una piccola ripresa della rotta, salendo a 12 punti e portandosi ad una sola lunghezza dal Chievo, fermo a 13 e sconfitto, come già anticipato sopra, dall'Inter a domicilio. Toro ed Atalanta continuano ad avere qualcosa in più delle altre, ma non riescono a staccarsi in modo deciso: il pareggio dei granata a Empoli e la sconfitta dei bergamaschi a Roma non permettono alle due storiche società di superare la soglia dei 14 punti, appena due lunghezze sopra il terzultimo posto occupato dal Cagliari di Zeman. Va detto, a onor del vero, che l'Empoli e lo stesso Hellas potrebbero tornare da un momento all'altro in ballo per la salvezza, ma l'attuale relegation-battle pare ristretta alle formazioni citate appena sopra: a meno di riprese clamorose di Parma e Cesena (e di questi tempi sembrerebbe più probabile una ripresa dei ducali che dei romagnoli, il che è tutto dire), l'ultima a retrocedere sarà una tra Cagliari, Chievo, Atalanta e Torino. Le dinamiche di queste battaglia, però, sono talmente labili che fare una previsione oggi pare davvero un'impresa impossibile.

powered by social2s