Analisi della Quattordicesima Giornata del Campionato di Calcio di Serie A.

LOTTA PER IL TITOLO - Juventus FC: 35 Pts AS Roma: 32 Pts Quasi come se Juventus e Roma fossero d'accordo, da ormai innumerevoli giornate, di non variare il gap di tre punti esistente tra di loro, in cima alla classifica della Serie A la Quattordicesima Giornata presenta risultati praticamente speculari. I bianconeri si fermano a Firenze, su un campo difficile e contro un'avversaria in netta ripresa rispetto alla giornate iniziali di questo campionato, e non riescono ad andare oltre uno 0-0 con pochissime occasioni per parte; impossibile, tra cambi di formazione e pensiero fisso al match decisivo di Champions contro l'Atletico Madrid, non dare una piccola giustificazione al gruppo di Allegri, peraltro impegnato contro una Fiorentina assolutamente all'altezza delle concorrenti per un posto in Europa.

I giallorossi, in un match facile solo sulla carta contro il Sassuolo, all'Olimpico, vanno addirittura sotto di due reti, colpiti da un'indecisione del portiere De Sanctis più che da Zaza in occasione del primo gol neroverde ed ancora dal bomber della Nazionale Italiana nel clamoroso 0-2. La rimonta, spericolatamente firmata da Ljajic proprio a ridosso dello scadere, è figlia di un rigore molto dubbio e di un gol che rasenta il fuorigioco, due casi favorevoli che permettono all'attaccante serbo di firmare la sua prima doppietta con la maglia della Lupa. Anche qui, il discorso-Champions regge almeno in parte: il pensiero dello scontro diretto contro i giganti del Manchester City di Mercoledì non può non aver condizionato la prestazione dei giallorossi. Il distacco tra Juventus e Roma resta così di tre punti, e l'impressione è che il turno di Serie A appena passato abbia soddisfatto, se non del tutto, almeno un po' entrambe le formazioni: due feriti sono meglio di un morto, direbbe Buffon, e, con la testa alla Champions League, il paragone pare reggere davvero.

CORSA PER L'EUROPA -  Genoa CFC: 26 Pts UC Sampdoria: 25 Pts SSC Napoli: 24 Pts SS Lazio: 23 Pts AC Milan: 21 Pts Udinese Calcio: 21 Pts ACF Fiorentina: 20 Pts La lotta per il Terzo Posto continua ad essere del tutto indecifrabile, regalando, nella Quattordicesima Giornata, il mezzo passo falso del Napoli in casa contro l'Empoli. I partenopei, esattamente come la Roma, vanno sotto contro un avversario decisamente meno quotato addirittura per 0-2, con Verdi e Rugani che sembrano mettere ko gli azzurri, prima di realizzare un clamoroso ritorno di fiamma con l'ormai solito Zapata ed il nuovo acquisto De Guzman. A ventitre secondi dalla fine, dopo un match che l'ha visto produrre calcio in dosi clamorosamente massicce, l'Empoli rischia addirittura di perdere la partita, dovendosi affidare ad un autentico miracolo del portiere Sepe per non tornare a casa con addirittura zero punti. La delusone, però, non può essere tutta del Napoli: il gruppo di Benitez, dopo un buon periodo, sembra aver perso di nuovo la verve che permetteva di restare in scia delle prime due, e si ritrova ora costretto a lottare con un numero sconfinato di formazioni per l'ambitissimo Terzo Posto. Proprio il Terzo Posto è, attualmente, di proprietà del Genoa di Gasperini. Con 26 punti (due in più del Napoli, uno in più dei cugini della Sampdoria), il Grifone si conferma la prima forza dopo la coppia di testa e batte, in uno scontro diretto vibrante e molto agonistico, il Milan di Pippo Inzaghi. Decide la partita il terzo gol in campionato del terzino Antonelli, mentre un paio di occasioni clamorose sprecate dai rossoneri gridano vendetta davanti alla porta di Perin. La Samp dell'esuberante Presidente Ferrero continua a seguire la scia dei cugini e, battendo nel Monday Night l'Hellas Verona, si sistema ad appena un punto dal Terzo Posto. La partita del Bentegodi, contro una formazione a cui, da un paio di mesi, non ne va davvero dritta una, vede i blucerchiati imporsi per 1-3, con i gol del sempre positivo Eder su rigore, il pareggio di Luca Toni e poi il doppio vantaggio ospite firmato da Okaka e Gabbiadini. L'intero reparto offensivo doriano, dunque, si conferma all'altezza delle aspettative di Mihajilovic ed approfitta dell'espulsione di Rafa Marquez già nel primo tempo, in occasione di un fallo che causa il rigore che poi Eder realizzerà. La Quattordicesima Giornata segna anche la resurrezione della Lazio di Pioli: dopo due sconfitte ed un pareggio piuttosto sfortunato (quello sul campo del Chievo Verona), i biancocelesti si riescono ad imporre su un campo inaspettatamente insidioso, quello del fanalino di coda Parma. Dopo il vantaggio dei padroni di casa, firmato da un Palladino al secondo gol consecutivo con una splendida torsione di testa, i capitolini pareggiano grazie ad un gol di rapina di Mauri (che toglie all'ottimo Biglia il pallone dell'1-1 praticamente sulla linea di porta), prima di passare in vantaggio, approfittando di una indecisione clamorosa del portiere Iacobucci, con uno straripante Felipe Anderson. L'infortunio subito da Candreva nel match di Coppa Italia contro il Varese pareva una tegola di una pesantezza infinita per il gruppo di Pioli, ma, se Anderson dovesse confermare questi livelli di gioco e maturità (la classe in discussione non c'è stata mai), le ultime due partite del 2014 senza l'asso della Nazionale Italiana potrebbero avere comunque un degnissimo sostituto. Milan battuto e scontento, come anticipato prima, e Fiorentina avanti di coraggio contro la Juventus: i rispettivi 21 e 20 punti lasciano speranze europee per entrambe le formazioni, anche se i momenti sembrano davvero agli antipodi, con i rossoneri perennemente in cerca di loro stessi e la Viola in netto recupero rispetto ad un inizio poco positivo. Sale a 21 punti, con un gran colpo esterno, anche l'Udinese di Stramaccioni. L'1-2 rifilato all'Inter nel posticipo domenicale, figlio di una rimonta iniziata da Bruno Fernandes e completata da Thereau, dopo il gol iniziale di Icardi, iniettano di una bella dose di autostima ai friulani, perennemente vicini a lasciare il gruppo in corsa per l'Europa eppure ancora ancorati, dopo ben 14 giornate, alle contendenti per le competizioni continentali.

META' CLASSIFICA - US Sassuolo: 19 Pts Città di Palermo: 18 Pts Internazionale FC: 17 Pts Empoli FC: 15 Pts A metà classifica il gruppo è guidato dal Sassuolo: la doppietta di Zaza, come detto precedentemente, conferma il momento magico dei neroverdi e rischia di mietere una vittima decisamente eccellente: la Roma, addirittura nella sua casa dell'Olimpico. Il rocambolesco recupero dei giallorossi toglie due punti di grande importanze per la corsa europea del Sassuolo, ma non cancella di certo la netta crescita degli uomini di Di Francesco. Continuando su questa strada, visto l'enorme equilibrio del campionato, risultati inaspettati potrebbero davvero avvicinarsi al Mapei Stadium. Sotto i 19 punti del Sassuolo si assesta il Palermo, che pareggia a Torino e sale a 18 lunghezze. In un 2-2 divertente e rocambolesco, i siciliani passano due volte in vantaggio, prima con Rigoni e poi col solito, infinito Dybala, salvo farsi riprendere dal grande cuore dei granata: decidono, alla fine, Martinez e Capitan Glik, attestando un punto per parte e portando gli isolani in una posizione di classifica quantomai tranquilla. Chi crolla, senza nemmeno un'attenuante, è l'Inter di Mancini: la squadra nerazzura resta ferma a 17, sconfitta in casa dall'Udinese dell'ex Stramaccioni pur dopo essere andata in vantaggio con Mauro Icardi, e vede il treno europeo sempre più lontano. Il bellissimo gol di Bruno Fernandes ed il folle retropassaggio di Palacio, autore di un assist dalla parte sbagliata a vantaggio di Thereau, permettono ai friulani di passare a San Siro e di prendere, in sostanza, il posto dei nerazzurri nel gruppo in corsa per l'Europa. Chiude il raggruppamento di metà classifica l'Empoli di Sarri: come detto in occasione dell'analisi della partita del Napoli, i toscani producono una gran mole di gioco e vanno avanti al San Paolo per 0-2, subendo il ritorno dei padroni di casa per le marcature di Zapata e De Guzman. Sarri stesso, nel corso di un incontro tanto convulso quanto divertente, si fa espellere per proteste, ed il portierino Sepe (proveniente proprio dal settore giovanile napoletano) risulta decisivo nel finale per la conservazione del pari. L'Empoli non sarà una squadra esperta, e forse nemmeno particolarmente cattiva, ma la combinazione di giovani di talento con un autentico maestro di gioco come Maurizio Sarri (equilibrato, però, e non follemente dedicato al solo attacco come Zeman) sta regalando ai toscani più risultati di quanto il più ottimista dei tifosi potesse immaginare.

BAGARRE SALVEZZA - Atalanta BSC: 14 Pts Hellas Verona: 14 Pts AC Chievo Verona: 13 Pts Torino FC: 13 Pts Cagliari Calcio: 11 Pts AC Cesena: 8 Pts Parma FC: 5 Pts (1 Pen.) Piange tutta la zona retrocessione, ad eccezione dell'Atalanta e del Chievo. Il consorzio bergamasco rischia da pazzi nello scontro diretto casalingo contro il Cesena, andando addirittura sotto di due reti, per una doppietta di Defrel, e riesce a recuperare grazie ai suoi difensori: Benalouane e Stendardo guidano una rimonta che verrà poi completata da Maxi Moralez, con un pirotecnico 3-2 finale che vede, per la prima volta in stagione, i bergamaschi con le polveri tutt'altro che bagnate. La squadra di Colantuono sale quindi a 14 punti, lasciando il Cesena a piangere ad 8 e costringendolo ad esonerare Bisoli: toccherà a Di Carlo l'impresa di provare a salvare i bianconeri, dopo i clamorosi "no" di Ballardini e Reja. Continua il momento nerissimo dell'Hellas Verona: lo scontro del Monday Night contro la Sampdoria era ad elevatissimo coefficiente di difficoltà, e giocare sin dal primo tempo con il rosso di Rafa Marquez sul groppone ha influenzato sicuramente in modo decisivo le dinamiche di una partita terminata poi 1-3 per gli ospiti, nonostante il ritorno al gol di Luca Toni; tanto premesso, però, è dal 4 Ottobre che il club scaligero non riesce a vincere una partita (si parla di un buon 1-0 contro il Cagliari), ed il distacco dal terzultimo posto, ora, è di appena tre punti: Mandorlini deve muoversi a trovare le alchimie per riportare tranquillità e risultati al Bentegodi, o si rischia davvero di giocare una stagione con un epilogo disgraziato. L'altro scontro diretto di giornata vedeva il Chievo sul campo del Cagliari: dopo la buona mole di gioco dimostrata contro la Fiorentina (al di là del clamoroso 0-4 finale), era decisamente lecito attendersi una buona reazione da parte della squadra di Zeman. Reazione che, a giudicare dal risultato finale (un rotondo 0-2 per gli ospiti), non c'è stata mai: il Chievo ha chiuso l'incontro già nel corso del primo tempo, grazie ai gol di Meggiorini e Paloschi, ed i padroni di casa non sono riusciti nemmeno a riaprire la partita nel corso dei secondi quarantacinque minuti. Col Cagliari che rimane a 11 e rappresenta l'ultima squadra che saluterebbe la Serie A, finisse oggi la stagione, si fa sempre più nera la situazione del Torino. Il club di Ventura non va oltre il pari per 2-2 nemmeno contro il Palermo ed arriva appena a 13 punti, staccando di sole due lunghezze i sardi. Con il match decisivo di Europa League ancora da giocare, nel gelo di Copenhagen, i granata avranno più di una difficoltà a concentrarsi esclusivamente su una Serie A che vede la loro permanenza sempre più a rischio. Solita, triste conferma per l'ultimo posto in classifica del Parma. Penalizzato anche di un punto per inadempienze economiche e fresco di cessione, da parte del delusissimo Presidente Ghirardi, ad una cordata russo-cipriota, il club emiliano si fa battere in casa dalla Lazio con una prestazione pur coraggiosa: dopo l'1-0 firmato da Palladino ed il pari di Stefano Mauri (segnato, va detto, oltre il recupero concesso), un secondo tempo equilibrato vede la Lazio passare con Anderson solo grazie ad un errore colossale del portiere Iacobucci. Quando dice male dice male, d'altronde, e questo si sa… soltanto che, ultimamente, a Parma sta dicendo davvero malissimo.