Prima sconfitta stagionale per il Chelsea di Mourinho e i Citizens si rimettono in scia.

Si riapre improvvisamente, e per qualcuno anche “finalmente”, la Premier League grazie allo scivolone di Mourinho e i suoi blues sul campo del Newcastle. Il St’ James park non è storicamente un campo facile per nessuno: squadra di enorme tradizione (sfidiamo a trovarne una inglese che non abbia tradizione alle spalle) e con un palmarès che farebbe invidia a molti dei club nostrani ma che viene comunque tacciata in patria di essere un’altra eterna incompiuta.

Gli uomini di Pardew sono comunque i primi, ed è un bel primato, a interrompere nettamente la cavalcata del Chelsea con un secco 2-1 firmato P. Cissè, uno che con Demba Ba qualche anno fa aveva fatto sognare tutta Newcastle. L’unica rete dei Blues la sigla Drogba dopo che i Magpies erano rimasti in dieci uomini per l’espulsione di Taylor a 10’ dalla fine. Alle spalle del Chelsea e della sua frenata succede il “finimondo”, qualcosa che a Manchester già vedono come un chiaro segno del destino: Pellegrini e il City battono a fatica l’Everton di Martinez grazie al rigore di Yaya Toure. Citizens che si portano a soli 3 punti dalla vetta, pienamente in corsa titolo e con l’infortunio di Aguero che rende però tutta la giornata più amara. Il vero scossone si ha però ancora più dietro: nessuna sorpresa, lo United di Van Gaal che tanti avevano perso di vista, relegato ad una metà classifica che strideva con i milioni spesi sul mercato, è terzo. I Red Devils superano in trasferta, come risultato e come classifica, il Southampton attraverso la doppietta di Van Persie. L’olandese porta avanti suoi, raggiunti poco dopo dal solito Pellè, e sigla il sorpasso finale zittendo chi ipotizzava un suo pensionamento anticipato. A sorpresa, quarto, il West Ham che schianta con un secco 3-1 lo Swansea grazie ad una vecchia conoscenza di Liverpool e dintorni: Carrol. Chissà che qualcuno ad Anfield non abbia nostalgia di quell’ariete costato svariati milioni di sterline.

In Ligue 1 la lotta invece continua serrata: protagoniste sempre loro ovvero O. Marsiglia e Psg. Bielsa e Blanc, due idee di calcio praticamente agli antipodi, si sorpassano e risorpassano come nei migliori appuntamenti del campionato di Moto Gp. Ibra aveva portato nuovamente avanti i parigini grazie ad una doppietta mortale per il Nantes. La risposta di Bielsa è stata decisa: 3-1 al Metz con Gignac, Ayew e Payet. Dietro comincia a crearsi il vuoto, 4 punti separano il Paris dal Lione. Risale invece con decisione il Monaco che sembra essersi lasciato alle spalle l’inizio “thrilling” di stagione: altri tre punti che piazzano i monegaschi al settimo posto, nella parte alta della classifica.

La Spagna è diventata ormai terra di conquista: Cristiano Ronaldo e Messi si sfidano a colpi di record assoluti invece che di fioretto o sciabola. Il Real di Carlo Ancelotti rimane saldamente primo, due punti sopra il Barcellona, grazie al 3-0 rifilato al Celta (ex squadra tra l’altro del tecnico blaugrana Luis Enrique): tripletta che Ronaldo macchiata da una netta simulazione in area non vista dall’arbitro. Il portoghese arriva a quota 23 triplette in Liga, record assoluto, e va a segno per la 17° partita di fila. La risposta di Messi non tarda ad arrivare: 5-1 all’Espanyol e guarda caso tripletta dell’argentino. Il tutto si condisce di “paranormale” notando che i due fuoriclasse, nelle rispettive partite, siglano il terzo gol allo stesso minuto e stesso secondo.

Tralasciamo il trascendentale per tornare a situazioni “tristemente” reali: Il Borussia di Klopp vince e torna finalmente a respirare rialzandosi dopo un avvio di campionato impensabile per tutti. I gialloneri s’impongono per 1-0 sull’Hoffenheim grazie al gol di Gundogan, turco tornato a Dortmund dopo parentesi infelici a Madrid e Liverpool.Il fondo adesso dista due punti. In vetta solito Bayern mattatore che supera di misura il Leverkusen grazie a Frank Ribery. Il Wolsfburg, secondo, trionfa sul campo dell’Hannover 3-1: i punti di distanza da Guardiola e i suoi sono “solo” sette. Quando si dice che la Serie A è noiosa…