Scritto da Alessandro Maria Savoia

E’ TORNATO IL MONACO – Comunque andrà a finire questa stagione sarà ricordata come una delle peggiori per il Monaco.

La squadra del Principato, ultima a riuscire nell’incredibile impresa di strappare la Ligue 1 dalle terribili grinfie del Psg, si è attestata negli ultimi anni nelle zone alte della classifica. Acquisti eccellenti e tecnici dai nomi altisonanti ne hanno fatto ormai una realtà del calcio francese e vedere i biancorossi lottare strenuamente (e con scarso successo) per uscire dalla zona retrocessione ha fatto storcere il naso a molti.

Da Jardim a Jardim, passando per una sfortunata parentesi Henry, con la speranza che la breve avventura monegasca non pregiudichi la futura carriera del fuoriclasse francese, il Monaco pare finalmente uscito da quella spirale tenebrosa che sembrava averlo inghiottito. Con la vittoria sul Lille della scorsa settimana sono diventati sette i risultati utili consecutivi che portano il bottino dei biancorossi a 30 punti, ovvero a +8 dalla terz’ultima. Insomma, stagione ormai compromessa ma la faccia si può ancora salvare con un finale arrembante. Davanti invece il Psg prosegue con i suoi 20 punti di vantaggio dal Lille, secondo a +4 sul Lione e rivelazione della stagione.

CAPOLINEA SARRIBALL – Lo danno quasi tutti per spacciato Maurizio Sarri, protagonista di una stagione al Chelsea condita da alti e clamorosi bassi. Annata fallimentare, qualunque sarà l’esito, dopo un avvio esaltante. I Blues sono sesti, fuori dalla lotta per il titolo (e ne sono usciti ben presto) ma pienamente in corsa per un posto in Champions League. Peccato però che terza e quarta casella della Premier, che vogliono dire Europa dei grandi, se la stiano giocando altri tre colossi come Tottenham, Arsenal e Manchester United (in rigoroso ordine di classifica). Due posti per quattro squadre, la questione si fa dura. Gli Spurs, dopo 4 turni senza vittorie (conditi da una sconfitta contro il Chelsea e un pareggio casalingo contro l’Arsenal) si ritrovano sorprendentemente invischiati in una lotta da cui si erano tenuti fuori fino al mese scorso. L’Arsenal di contro ha risalito la china con 4 vittorie e un pareggio nelle ultime cinque, seguito a ruota dal redivivo Manchester United di Solskjaer. Fanalino di coda di questa speciale mini-classifica, a tre punti dal quarto posto, il Chelsea di Sarri che torna a vedere allontanarsi la quarta piazza dopo un pareggio e una sconfitta a sorpresa in casa dell’Everton. Una mancata qualificazione alla prossima Champions sarebbe fatale per l’ex tecnico del Napoli, ma anche qualificarsi potrebbe non bastare. Tanto che, visto l’andazzo, i sostenitori del Chelsea hanno iniziato a vendere i propri abbonamenti in vista delle ultime gare di campionato. Occhio però all’Europa League, dove il Chelsea ha raggiunto i quarti di finale e se la vedrà con lo Slavia Praga. Un trionfo europeo potrebbe cambiare tutto.

BAYERN TRAVOLGENTE, IL DORTMUND ARRANCA? – La cocente eliminazione in Champions League fa ancora male dalle parti di Monaco. Tanto che Nico Kovac, ciclicamente soggetto ad aspre critiche, ha visto riaprirsi una forte spaccatura con i tifosi. A salvarlo però è il grande recupero dei bavaresi in Bundesliga. Col secco 6-0 sul Mainz della scorsa settimana il Bayern mantiene infatti la vetta, pur rimanendo a parimerito col Borussia Dortmund. I gialloneri dal canto loro rispondono con un 3-2 esterno sul campo dell’Hertha arrivato nei minuti finali. E’ Marco Reus infatti a regalare la vittoria ai suoi compagni nel secondo minuto di recupero. I maggiori meriti però vanno dati a Sancho: il ragazzino inglese arriva a 12 assist annuali e supera il record segnato di Gotze diventando il primo diciottenne a servire un numero di palle decisive così alto in una stagione di Bundes. Le impressioni parlano di un Bayern che arriva alla volata finale con una forma fisica decisamente migliore, soprattutto per quanto riguarda i suoi giocatori chiave. Il 6 aprile, a Monaco, la sfida decisiva tra le due squadre.

ZIDANE, PARTENZA OK – Il ritorno di Zidane parte col piglio giusto: 2-0 al modesto Celta Vigo e reintegro dei vari desappareccidos Isco, Marcelo e Asensio. Isco, praticamente scomparso durante la guida Solari, firma il gol del vantaggio delle Merengues e a chiudere la partita ci pensa Gareth Bale, apparso lievemente più sereno rispetto agli ultimi mesi. Risultato più che normale per il Real Madrid che dovrà portare a termine una stagione ormai diventata assolutamente “senza obiettivi”. A prendersi le prime pagine dei quotidiani madridisti infatti sono più che altro i piani per il prossimo anno, tra rivoluzioni e grandi investimenti. Intanto però, Zidane, punta a recuperare i grandi campioni che il Real già ha in casa. Davanti intanto il Barcellona guadagna altri tre punti sull’Atletico Madrid uccidendo una corsa la titolo mai esistita: tripletta per Messi che si porta a 29 centri in campionato, a +11 dal compagno Suarez. I Colchoneros invece crollano a Bilbao dove l’Athletic è lesto a sfruttare l’incredibile tonfo europeo della squadra di Simeone. Insomma da una parte e dall’altra Madrid piange.

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