Scritto da Marco Bartalotta
Foto: Ansa

Dopo la batosta subita contro la Fiorentina in Coppa Italia, la Roma ad un crocevia contro un Milan che non perde da quattro partite e in più con un temibile centravanti come Piatek in squadra.

Nella 22esima della stagione, mister Di Francesco si presenta al match con una delicata situazione di disponibilità dei suoi giocatori. Squalificati Nzonzi e Cristante è costretto ad inventare il centrocampo. Grazie al rientro, dopo un lungo infortunio, di Capitan futuro De Rossi, risolve con Florenzi alto sulla fascia sinistra come centrocampista aggiunto. In attacco schiera sia Dzeko che Shick mentre la linea difensiva è formata da Karsdorp, Manolas, Fazio e Kolarov.

Mister Gattuso risponde con una formazione super offensiva, oltre al citato Piatek, destinato a diventare una stella del campionato italiano, mette in campo sia Suso che Paquetà (neo acquisto) coadiuvati da centrocampisti velocissimi e quasi tutti da considerarsi “trequartisti” come Bakayoko, Chalanoglu e Kessie.

I giallorossi iniziano la partita mostrando grande determinazione, ma il Milan si trova in un buon momento sia fisico che tecnico e risponde pericolosamente alle offensive giallorosse. La prima occasione da goal è per la Roma. Dzeko in area aggira due difensori rossoneri e spara sul primo palo di Donnarumma, il portierone nazionale si fa trovare pronto e neutralizza. Al 26’ il Milan passa in vantaggio. Pellegrini si lascia superare da Paquetà che crossa al centro dove si presenta con irruenza Piatek, Olsen si oppone, ma la palla finisce in rete. E’ lo 0 a 1 per il Milan. La Roma dimostra tutti i suoi malesseri. I tifosi temono una nuova debacle che potrebbe portare la società a prendere decisioni tragiche. La reazione è mite, anzi, sono i rossoneri che cercano di trovare la seconda rete. Al 36’ però è Zaniolo, imbeccato da Fazio, che prova a pareggiare i conti, ma Donnarumma è in serata di grazia. Al 44’ Donnarumma si supera con un doppio intervento. Schick batte a rete di testa a colpo sicuro, l’estremo difensore rossonero respinge, è pronto Dzeko col piattone, ma è ancora il rossonero ad avere la meglio. Dopo un minuto di recupero l’arbitro Maresca manda tutti negli spogliatoi. Da segnalare lo svuotamento di buona parte della Curva Sud in forma di protesta e la comparsa di molti striscioni riportanti tutti la stessa frase: PORTATE RISPETTO!

Inizia la seconda frazione di gioco senza cambi da ambo le parti. Il match riprende con uno scossone dopo 30 secondi, è Zaniolo che pareggia i conti, prontissimo a mettere in rete l’ennesima respinta di Donnarumma. La reazione del Milan è veemente, ma quella della ripresa sembra un’altra Roma. La partita è veloce e molto bella da vedere per un pubblico neutro. I giallorossi mostrano al loro allenatore ed ai tifosi segnali più confortanti rispetto al primo tempo. Anche Shick si mostra più reattivo e sembra partecipare di più alle manovre d’attacco della sua squadra. Al 65’ il pubblico di fede romanista dimostra di essere davvero arrabbiato con i suoi giocatori. Mister Di Francesco sostituisce Florenzi con El Shaarawy e, mentre il più volte capitano esce dal campo, viene accompagnato da bordate di fischi, situazione sicuramente anomala per un calciatore romano e romanista. Al 71’ la Roma ha la possibilità di passare in vantaggio. Colpo di testa di Dzeko scaturito da un calcio d’angolo battuto da Pellegrini, ma Donnarumma para ancora. Per diversi minuti si gioca ad una sola porta, quella del Milan, ma i rossoneri restano sempre pronti a ripartire con estrema velocita. Il risultato resta in bilico ed aperto a qualsiasi epilogo. All’81’ Roma ancora vicina al vantaggio, è Dzeko a centrare il palo con un colpo di testa. Qualche secondo prima in campo Kluivert al posto di Shick, quest'ultimo applaudito dai tifosi per il suo impegno nella partita. Al 90’ Laxalt, appena entrato in campo, grazie ad un mancato intervento di Santon, anch’egli appena entrato in campo, spara in porta, ma Olsen con un grande intervento neutralizza. Dopo tre minuti di recupero l'arbitro Maresca da fine alle ostilità.

Un pareggio probabilmente che sta bene ad entrambe le squadre. Per i rossoneri, continua la striscia positiva dell'imbattibilità, è un piccolo passo che li avvicina ulteriormente al terzo posto occupato dai cugini interisti sconfitti in casa dal nuovo Bologna di Mihajlovic. Per i giallorossi, che temevano l'ennesima debacle, una prova d'orgoglio non accettata dai tifosi che avrebbero preferito la vittoria.

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