Scritto da Giovanni Sidoni

Analisi della Dodicesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A.

LOTTA PER IL TITOLO: Juventus FC: 31 Pts AS Roma: 28 Pts La marcia delle prime, in vista dei decisivi scontri di UEFA Champions League di Martedì e Mercoledì, si racconta esclusivamente negli anticipi del Sabato. La Roma da una grossa dimostrazione di forza e si impone, in rimonta, su un campo difficile come quello di Bergamo contro l'Atalanta: al vantaggio dei padroni di casa, realizzato da Maxi Moralez, la squadra di Garcia risponde con il pareggio di Ljajic e e con la rete decisiva di Nainggolan, presentandosi con i migliori auspici al match decisivo di Mosca, in Champions (e sappiamo, purtroppo, che questi migliori auspici non verranno rispettati).

La Juventus, dal canto suo, si lascia affiancare dai giallorossi appena per qualche minuto: nella partita contro l'altra romana, la Lazio di Pioli, in uno Stadio Olimpico traboccante d'entusiasmo, i bianconeri compiono l'ennesima dimostrazione di forza della stagione e si impongono addirittura per 3-0; dopo un avvio volitivo della squadra di casa, i torinesi trovano il vantaggio con Pogba, raddoppiano col solito Tevez e chiudono i conti pescando la stratosferica doppietta del francese. Il risultato finale, se da una parte punisce oltremodo la partita della Lazio, dall'altra dimostra come la Juventus sia una squadra di tutt'altro livello rispetto alle altre compagini di questa Serie A. Solo la Roma, seppur a fatica, sta riuscendo a tenere i suoi ritmi: un inseguimento così sfiancante potrà durare fino a fine stagione?

CORSA PER L'EUROPA: SSC Napoli: 22 Pts UC Sampdoria: 21 Pts Genoa CFC: 20 Pts SS Lazio: 19 Pts AC Milan: 18 Pts Udinese Calcio: 18 Pts FC internazionale: 17 Pts AC Fiorentina: 16 Pts Il convoglio di formazioni che lottano per l'Europa si arricchisce dell'ormai quasi certo recupero della Fiorentina di Montella. La squadra toscana, nella difficile trasferta di Verona contro l'Hellas, passa in vantaggio con Gonzalo Rodriguez e si fa riprendere da Nico Lopez, grazie ad un'uscita non proprio perfetta del portiere Neto; a decidere l'incontro, mentre tutti aspettano il gol di un Mario Gomez al rientro tra i titolari (per lui arriverà giusto un legno), è il colombiano Cuadrado, che approfitta di un bel cross della scoperta di questo avvio di stagione viola, il terzino Marcos Alonso (al suo secondo assist di giornata). L'approdo a sedici punti della Viola fa tremare l'Inter, ferma a 17 dopo il pareggio di Joel Obi nel derby di Milano. I nerazzurri riescono a riacciuffare, con l'allenatore Roberto Mancini al suo secondo esordio sulla panchina del club del Presidente Thoir, il gol del vantaggio milanista firmato da Menez e portano a casa un pari tutto sommato positivo. Va fatto notare, purtroppo, come i grandi derby di Milano, quelli di una volta, siano lontani anni luce dai mediocri incontri cui si assiste oggi, con le due squadre lombarde in piena ricostruzione e distaccate in maniera più che netta dagli affari della capolista Juventus e dell'unica squadra di Serie A in grado di tenerle testa, la Roma di Garcia. Proprio il Milan, con questo pari, sale a 18 punti, ad appena una lunghezza di distanza dei cugini nerazzurri. Di pari passo al club di Inzaghi cammina l'Udinese di Stramaccioni. I bianconeri friulani, pur passando in vantaggio con l'eterno Antonio Di Natale (al duecentesimo gol in Serie A in quattrocento partite) contro un Chievo più che coriaceo, si fanno riprendere da un gran tiro di Radovanovic, legittimando i dubbi sulla possibilità di durata del loro cammino in una corsa all'Europa che li vede, comunque, ancora del tutto invischiati. Detto della grossa debacle interna della Lazio contro la Juventus, e quindi del conseguente stop dei romani a quota 19, la classifica racconta di un Genoa e di una Sampdoria capaci di raccogliere giusto due pareggi contro Palermo e Cesena. Gli uomini di Gasperini, nel Monday Night, vanno sotto per un gol strabiliante di Dybala e pareggiano con un tiro di Bertolacci deviato in modo decisivo di Antonelli, riuscendo poi a divorarsi un numero di gol a dir poco clamoroso; la Samp, invece, va sotto con il veleno dell'ex Lucchini, a Cesena, e riesce a pareggiare solo grazie ad un'autorete del rumeno Nica. Nel mezzo, tante super parate del portiere dei romagnoli, Leali, qualche palo doriamo (Sansone, Eder) ed un incrocio dei pali di Cascione. In un gruppo pieno di deluse, non riesce a vincere nemmeno il Napoli, terzo in solitaria a quota 22. I partenopei si fermano contro il sorprendente Cagliari di Zeman, autore di un recupero mostruoso e di un 3-3 finale, al San Paolo, che la dice lunga sulla pericolosità del gruppo sardo. Nonostante i gol di Higuain e Inler ed il parziale 2-0 degli azzurri, i cagliaritani trovano il primo pari con Ibarbo e Farias, prima di subire il 3-2 di De Guzman che taglierebbe le gambe a qualsiasi medio-piccola impegnata al San Paolo. Nemmeno dieci minuti dopo, però, ancora Farias (su assist del sempre attivo Ibarbo) è abile a trovare il 3-3 che regala un punto a squadra, palesando i limiti difensivi del Napoli e l'infinita grinta del Cagliari.

META' CLASSIFICA: US Sassuolo: 15 Pts Hellas Verona: 14 Pts Città di Palermo: 14 Pts Empoli FC: 13 Pts Torino FC: 12 Pts Cagliari Calcio: 11 Pts In un insolitamente largo gruppo di metà classifica, non può che fare notizia la vicinanza del Cagliari alla zona retrocessione. Il gruppo di Zeman stupisce ancora una volta in positivo, come detto poco sopra, e si regala un pirotecnico 3-3 a Napoli: il risultato, però, lascia gli isolani appena ad 11 punti, giusto due lunghezze sopra il Chievo Verona, ultima squadra che, se il campionato terminasse oggi, accompagnerebbe Parma e Cesena in Serie B. L'impressione, comunque, è di quelle forti: la strada intrapresa da Zeman sta iniziando a dare i suoi risultati, ed a breve potremmo ritrovarci a parlare di ben altre ambizioni per Ibarbo e compagnia. Il Toro resta fermo a 12 punti e si fa battere, nel lunch-match della Domenica, da un Sassuolo determinato a proseguire il percorso di crescita iniziato lo scorso anno e ben ristrutturato in estate, grazie ad un mercato di ottimo livello (tra gli acquisti, il portiere Consigli, nell'occasione decisivo nel parare un rigore a Sanchez Mino). Decide la partita, a qualche manciata di minuti dalla fine, il gol di testa di Floro Flores, sancendo la definitiva crisi granata e sottolineando la pericolosità dell'accoppiata Europa League-Campionato per i torinesi. Giovedì, tra l'altro, ci sarà lo scontro decisivo con il Bruges in Coppa: per Ventura, forse, è arrivato il momento di decidere su quale cavallo puntare. Gli uomini di Di Francesco, dalla loro, salgono a 15 punti ed iniziano a gettare un'occhiata al gruppo che lotta per l'Europa: non sarà certamente l'obiettivo stagionale, ma con un campionato così livellato sognare non costa davvero nulla. Appena sopra il Torino, a 13 punti, approda l'Empoli di Sarri: la squadra toscana sbanca Parma e porta a casa uno 0-2 firmato da Vecino e Tavano. Per quanto poco si possa dire sugli incontri che riguardano il Parma (precipitato in una situazione societaria, prima che sportiva, disastrosa), il gruppo empolese si conferma in palla e ben rodato, conquista la seconda vittoria consecutiva e legittima, se non altro, il suo diritto a giocarsi la permanenza in Serie A fino alla fine. Palermo e Verona si assestano a 14 punti, con il primo che ferma il Genoa nel Monday Night (splendido il gol di Dybala, giocatore che si sussurra essere vicino ad una convocazione in Nazionale Italiana come oriundo) ed il secondo che si fa sconfiggere, seppur con tanta dignità, in casa dalla Fiorentina. L'1-2 finale evidenzia sì la crescita costante di Nico Lopez, autore del gol scaligero, ma anche un periodo di crisi dell'Hellas che pare non avere davvero fine; se dopo qualche partita s'erano azzardati discorsi continentali, all'ombra dell'Arena, oggi non si può che tornare con i piedi per terra e puntare ad una tranquilla salvezza finale.

BAGARRE SALVEZZA: Atalanta BSC: 10 Pts Chievo Verona: 9 Pts AC Cesena: 8 Pts Parma FC: 6 Pts Ristretto invece, per motivi di logica matematica, il gruppo odierno delle pericolanti. L'Atalanta continua a palesare qualcosa in più delle ultime tre, ma esce ancora sconfitta nel pur proibitivo match interno con la Roma: non basta, infatti, il gol di Maxi Moralez ed un paio di occasioni finali per recuperare l'1-2 dei giallorossi. La pochezza in classifica dei bergamaschi è davvero di difficile spiegazione: la squadra è viva, ma i risultati non sembrano proprio voler arrivare. L'ultima a scendere in B, dovessero restare così le cose, sarebbe il Chievo Verona. Nell'insidiosa trasferta del Friuli, contro un'Udinese che ha ancora parecchio da dire in ottica europea, la squadra di Maran attenta più volte all'inviolabilità del portiere greco Karnezis, e trova il pari al duecentesimo gol in Serie A di Di Natale con un super tiro di Radovanovic. Il miglioramento rispetto alle ultime partite, per i clivensi, è parso davvero palese, con un Birsa decisamente più in palla del passato e più volte vicino alla realizzazione personale. Sfiora il colpaccio interno, contro la temibile Sampdoria, il Cesena: solo un autogol di Nica regala il pari ai blucerchiati, affondati dal gol dell'ex di Stefano Lucchini e poi murati dall'eccellente portiere Leali. Alla fine, tra pali degli ospiti e salvataggi clamorosi dei padroni di casa, è addirittura Cascione a far tremare l'incorcio opposto su punizione, legittimando oltremodo il risultato finale e dimostrando, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che chiunque vorrà fare punti a Cesena dovrà sudare davvero. Desolante la situazione del Parma, sconfitto anche dall'Empoli al Tardini e vicino ad un clamoroso -2 in classifica per problemi finanziari. La crisi del club di Donadoni è stata analizzata più e più volte, e non è il caso di tornarci sopra, se non per sottolineare che, di questo passo, un qualche record negativo di punteggio finale non sarebbe davvero una sorpresa; al massimo, un'amara delusione.

powered by social2s