Scritto da Alessandro Maria Savoia

In Germania il Bayern Monaco inciampa ancora e Kovac sale sul banco degli imputati. Il Psg intanto riscrive il record per il miglior avvio di campionato.

PSG, 12 SU 12 – La squadra di Tuchel è chiaramente partita come favorita per il titolo della Ligue1. Campionato francese che ormai è diventato quasi una fastidiosa routine per il Psg che, tralasciando la parentesi monegasca del 2016-17, ha quasi sempre mostrato un distacco abissale dalle altre partecipanti. Questione di soldi, principalmente, non ce ne vogliano proprietà qatariota e Uefa. Ma tra l’essere favoriti e confermare le aspettative il passo non è poi così breve.

Ne sanno qualcosa Ancelotti e Emery, che pur guidando i galcticos d’oltralpe sono incappati in un “fallimentare” secondo posto. Un plauso quindi, pur sapendo che i complimenti si fanno sempre alla fine, va fatto a Tuchel e i suoi ragazzi che vincendo 2-1 sul Lille, sorprendentemente in seconda posizione in Ligue1, arrivano a quota 12 vittorie su 12 partite di campionato giocate. Roba da pazzi, forse. Sicuramente “roba mai vista” perché si tratta di un record assoluto per quanto riguarda i cinque massimi campionati europei. Un record che tra l’altro pare destinato ad allungarsi vista la distanza di qualità (e convinzione) tra Psg e le altre compagini. Sono Mbappè e Neymar, uomini simbolo dei parigini, a firmare la vittoria che in certa misura vale un pezzetto di storia del calcio. Il Montpellier sfrutta il passo falso del Lille e l’agguanta al secondo posto con 25 punti, -11 dalla vetta. Intanto continua ad essere buio pesto nel Principato di Monaco. L’arrivo di Henry non sembra aver acceso la luce su una squadra che rischia grossissimo. Fermati dal Digione, in casa, sul 2-2 i monegaschi si ritrovano ultimi con 7 punti. E in Champions League il 4-0 casalingo incassato dal Bruges ha chiuso anche, del tutto, le vane speranze europee.

DORTMUND ON FIRE – In Inghilterra lo definirebbero on fire, ovvero in gran forma. Infatti vincendo col Wolsfburg 1-0 il Borussia Dortmund non solo si rilancia in vetta, aggiungendo un paio di punti al distacco sul Bayern Monaco, ma continua ad evitare la sconfitta in campionato. Un club degli invincibili a cui i gialloneri, dopo 10 giornate, possono iscriversi senza grossi problemi. A fare compagnia ai ragazzi di Favre ci sono pochi intimi: Psg, Chelsea, Liverpool, Manchester City e Juventus. Stona quindi, anche se indolore, la sconfitta esterna in Europa contro l’Atletico Madrid. Al contrario è la Champions League a risollevare lo spirito del Bayern Monaco che doma 2-0 l’Aek Atene. I bavaresi infatti si ritrovano di nuovo a -4 dalla cima della classifica dopo l’inaspettato pareggio casalingo contro il Friburgo. Una situazione che definire recuperabile sarebbe poco: mancano ben 24 gare alla fine della stagione. Ma a quanto pare è stata la vittoria contro l’Aek a permettere a Kovac di mantenere una panchina che i giornali definiscono bollente. Tra tifosi spazientiti e giocatori con i musi lunghi il tecnico croato però ha deciso di prendersela proprio con i giornalisti, rei di “seminare inutile zizzania”. Insomma per quanto il tempo a disposizione sia tanto pare che l’ex allenatore dell’Eintracht sia già piuttosto nervoso.

EMERY FERMA KLOPP – Era la sfida di cartello dell’undicesima giornata di Premier League e non ha tradito le aspettative sotto l’aspetto dell’intensità. Le occasioni, da una parte e dall’altra, sono state parecchie, anche se i Reds di Klopp sono risultati meno incisivi delle gare precedenti. Avvisaglie, forse, della debacle che sarebbe arrivata pochi giorni dopo sul campo della Stella Rossa e che inguaia la compagine inglese. A pareggiare il gol di Milner comunque ci pensa una stupenda realizzazione di Lacazette. I Reds si vedono quindi scavalcare dal Manchester City di Guardiola, che vince ben 6-1 contro il Southampton, e scende al secondo posto, occupato in coabitazione col Chelsea di Sarri (3-1 contro il Crystal Palace). I Gunners invece si ritrovano al quinto posto in solitaria, con 23 punti, ad una sola lunghezza di distanza dal Tottenham di Pochettino (24) che supera il Wolverhampton con un rocambolesco 3-2 finale.

LA CURA SOLARI – Dopo settimane di tempesta sembra essere tornato un po' di sereno in casa Real Madrid. Più che soleggiato diciamo leggermente nuvoloso visto che il futuro dell’attuale tecnico, Santiago Solari, continua ad essere quello di semplice traghettatore. Traghettatore che per adesso ha racimolato solo vittorie e non è cosa da poco vista la profonda depressione in cui erano caduti i Blancos. La vittoria col Valladolid di sabato scorso non è stata assolutamente nitida, anzi: il gol con deviazione di Vinicius ha tolto Solari una bella gatta da pelare. D’altronde le squadre malate, soprattutto quando sono big in difficoltà, si curano con le vittorie: e allora ecco arrivare il netto 5-0 sul Viktoria Plzen di mercoledì sera. Un leggero passo avanti per i Blancos e per Solari che al momento sembra la scelta migliore per terminare una stagione che, vada come vada, sarà tribolata. Nel frattempo il Barcellona inanella la terza vittoria consecutiva e rimane in vetta con 24 punti. All’inseguimento, a sorpresa, i cugini dei catalani, ovvero l’Espanyol. Vincono Atletico e Siviglia che rimangono ancorate al terzo posto con 20 punti.

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