Scritto da Marco Bartalotta
Foto: web

Una Roma imprevedibile batte facilmente una Lazio senza anima. Questa la sintesi del derby. Alla vigilia i tifosi romanisti erano molto preoccupati.

C’era qualcuno che paventava una goleada a favore della Lazio, viste le condizioni psicofisiche della squadra, ma così non è stato. Sono stati invece proprio i giallorossi a sfiorarla. Nel primo tempo, conclusosi con la Roma in vantaggio per 1 a 0, il punteggio sarebbe potuto essere sicuramente più largo. Molte le occasioni sprecate dai ragazzi di Di Francesco. Quelle di El Shaarawy, De Rossi, Dzeko e Pastore le più nitide.

Il vantaggio dei giallorossi giunge proprio allo scadere del primo tempo, ancora un tacco, dopo quello in volo di Amantino Mancini nel derby del 9 novembre 2003, stavolta è stata la volta di un romano e romanista, Lorenzo Pellegrini che ha fatto esplodere l’Olimpico giallorosso.

Nel secondo tempo la Lazio reagisce fino a trovare il pareggio con Immobile. Il centravanti biancoceleste sfrutta un grossolano errore di Fazio che gli permette di battere Olsen con un potente e preciso diagonale. In quel preciso istante i giallorossi dimostrano di voler uscire definitivamente dalla crisi. Proprio al 71’ (corsi e ricorsi storici, diceva un certo Giambattista Vico) e proprio un ex laziale, Aleksandar Kolarov, con un potente sinistro su calcio di punizione dal limite, riporta in vantaggio la Roma. La sua esultanza fa impazzire i tifosi romanisti e, conseguentemente, fa arrabbiare fortemente quelli biancocelesti. Poi tutto facile per la Roma fino al termine del match. All’85’ trova addirittura la rete del 3 a 1, è il riscatto di Fazio che con un colpo di testa imperiale chiude i giochi.

Una Roma che con la vittoria nella stracittadina trova l’uscita del tunnel. L’aggiudicazione del derby è sempre una botta di salute per il prosieguo della stagione. Ora tutta l’attenzione si sposta sulla Champions League. Martedì prossimo una partita importantissima contro il Viktoria Plzen, una partita da vincere a tutti i costi per riprendere anche in Champions le redini della stagione.

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